Università di Sassari
CIVILTÀ MEDITERRANEA, POPOLO SARDO,
DIRITTO ROMANO: COMPITI E RESPONSABILITÀ
DELLA UNIVERSITÀ DI SASSARI *
1. L’Università degli Studi di Sassari ha ragioni particolari
di compiacimento per essere, assieme all’ISPROM, coorganizzatrice di un
programma di studi sul tema dei nessi tra tradizioni religiose e istituzioni
politico-giuridiche, attraverso lo
studio del culto di San Costantino Imperatore e secondo quella prospettiva spaziale, specificamente mediterranea,
che è la dialettica tra Oriente ed Occidente.
L’Università di Sassari è, pertanto, grata agli
studiosi promotori della iniziativa, agli studiosi i quali – accogliendone
generosamente l’invito – sono convenuti dai diversi Paesi del Mediterraneo ed a
tutti gli Enti che hanno – altrettanto generosamente – collaborato.
Lo studio della civiltà mediterranea non ha mai
cessato di essere fonte primaria di alimento delle civiltà umane; nei secoli
cd. ‘bui’ come nei secoli cd. ‘dei lumi’. Lo studio della civiltà mediterranea
resta fonte primaria di alimento della civiltà anche di questi nostri secoli,
sia che li consideriamo secoli ‘di lumi’ sia che li consideriamo (come, credo,
sarebbe più giusto fare nella prospettiva della scienza giuridica) secoli
oscuri.
Ora, se è certamente vero che la libertà sovrana
degli studiosi fa sì che tutti possiamo studiare tutto, ciò non di meno, quando
il soggetto e l’oggetto della riflessione tendono a coincidere, entriamo in
quella dimensione specifica dello studio che è la presa di coscienza, vitale e
propulsiva di sé.
L’Università degli Studi di Sassari, pienamente
cosciente della propria appartenenza alla regione ed alla koiné mediterranea,
sa – dunque – di avere legittimazione, vocazione e – conseguente –
responsabilità specifiche per gli studi mediterranei, ovverosia – nel campo
delle scienze umane – per lo studio della civiltà mediterranea, nei suoi
elementi di identità, continuità ed attualità.
2. Le istituzioni religiose e le istituzioni
politico-giuridiche nonché la loro relazione
(quale si manifesta nella concezione di Dio, del popolo degli uomini
con-cittadini e del rapporto complesso che tutti li lega) sono elementi tra i
più caratterizzanti e, insieme, più vitali e ‘più universali’ dell’ordine
civile e gentium (ovverosia del
sistema dei sistemi giuridici) del Mediterraneo, che da quella relazione è
innervato e che, alla sua volta, costituisce la nostra identità mediterranea.
Lo studio di Costantino, imperatore romano, santo
per
Non si tratta, dunque, di
studi per specialisti che si interessano di temi esotici. Il tema al centro dei
nostri studi costantiniani è, in definitiva, il popolo, nella sua relazione essenziale con Dio. È il popolo sardo, visto
nella luce speciale del proprio culto per San Costantino Imperatore. Attraverso
un argomento circoscritto localmente e tematicamente, vogliamo affrontare,
nell’ambito dei sistemi giuridici del Mediterraneo, le grandi questioni proprie
del sistema giuridico romano incentrato sul popolo e sugli Dèi: la questione
della collocazione istituzionale e quindi del ruolo istituzionale del popolo
sardo fra diritto e religione; la questione della collocazione geopolitica e,
quindi, del ruolo geopolitico del popolo sardo fra Oriente e Occidente; la questione
della collocazione storica e, quindi, del ruolo storico del popolo sardo fra
antico e moderno, fra passato e futuro.
Il sistema del Diritto
romano offre strumenti più che preziosi, insostituibili per la riflessione sul
popolo. Il popolo sardo dei cittadini, con i suoi sacerdoti, con i suoi
magistrati, non può che avvantaggiarsi dalla utilizzazione di strumenti
romanistici per riflettere su se medesimo, per cercare di dominare, attraverso
la conoscenza, la propria storia e, quindi,
attraverso la volontà, il proprio futuro.