N° 1 - Maggio 2002 - Tradizione - Lavori in corso -
Progetti
1. Linee
generali
Ricostruzione della positio studi del publicum
ius (Ulp. Dig. 1.1.1), riesame di
sue riproposizioni e deformazioni medievali e moderne, ricostruzione del suo
modello nei costituzionalismi contemporanei, studio di problemi odierni di
formazione dei giuristi e di formazione del diritto (connessi alla sua
obliterazione scientifica otto-novecentesca).
2. Temi di
ricerca
– Urbs civitas, luoghi e cittadinanza-
– Populus e respublica, foedus e municipium
–
Forme di Stato e riforme costituzionali
–
Questione morale, processi di formazione della volontà pubblica e mezzi di
difesa della libertà
–
Diritto naturale e azione popolare
I. Diritto romano,
Costituzionalismo Latino, Costituzionalismo mediterraneo e riforma dello Statuto sardo:
Municipi-Comuni e Difensore civico nel sistema federativo
1. Stato e prospettive
del dibattito costituzionale/statutario;
a. Stato del dibattito; b. Termini e responsabilità scientifici e politici del dibattito; c. Dai falsi problemi alle questioni
costituzionali essenziali: formazione della volontà pubblica e difesa della
libertà;
2. Costituzionalismo
aristocratico versus
costituzionalismo democratico;
a. Storia e sistemi: dall’‘Ancien régime’ alle costituzioni ed ai costituzionalismi
contrapposti, aristocratico e democratico; b.
“Modello” inglese e “sistema” parlamentare (rappresentativo, con l’equilibrio
dei 3 poteri) del costituzionalismo aristocratico, che diviene dominante; c. “Modello” romano e “sistema”
municipale (partecipativo, con il tribunato) del costituzionalismo democratico,
che diviene soggiacente;
3. Nessi tra
costituzionalismi e federalismi;
a. Il “federalismo” come variante accidentale del
costituzionalismo aristocratico a centralismo parlamentare; b. La organizzazione federativa o
federale come componente sostanziale del costituzionalismo democratico a
diffusione municipale;
4. Rapporto attuale
tra i due costituzionalismi con i federalismi connessi (in particolare, in
Italia);
a. Crisi profonda del costituzionalismo
aristocratico dominante e ri-sorgenza ‘spontanea’ del costituzionalismo democratico
soggiacente; b. Da “Il Parlamento” a
“Comune, Provincia, Regione, Stato”, ovverosia: dalla ‘centralità del
Parlamento’ alla “centralità del Comune”; c. Da “il
principio della divisione dei poteri”, che “non serve più”, alla previsione
costituzionale del “Difensore civico”;
5. Obiettivi essenziali
della riforma democratica e metodo necessario per perseguirli;
a. Il nesso tra contenuto e metodo dell’azione di
riforma; b. Il contenuto della
riforma democratica: Municipi e Difensore civico; c. Il metodo della riforma democratica: Assemblea costituente /
statuente.
II.
Forme giuridiche di difesa dei diritti e delle libertà dell’uomo e del
cittadino tra privato e pubblico: storia e sistema
1. Moltiplicarsi degli istituti di difesa dei
cittadini: un fenomeno costituzionale di rilevanza mondiale; 2. Deficit teorico e normativo
(pericoloso divario fra aspettative politiche e potere giuridico); 3. Ipotesi di lavoro su origine e
natura dei “Difensori” (l’esempio latinoamericano); 4. L’Istituto dei “Difensori” per una transizione dalla “sovranità
(rappresentativa) del parlamento” alla “sovranità del popolo” attraverso il
Diritto (pubblico) romano; 5. Esempi
di difesa giusprivatistica di diritti fondamentali, in una prospettiva
romanistica di “distinzione” ma non
di “separazione” tra diritto pubblico e diritto privato.
III. Urbs civitas
«Sapientissimi viri qui res publicas constituerunt qui
urbes conderunt» (Cic. div. 1.39)
IV.
i saperi locali. Tutela e valorizzazione nel Mediterraneo. Il ruolo delle
Università, delle Autonomie locali e dei privati. “Il Centro sardo-corso di
Bonifacio”