N° 2 - Marzo 2003 – Cronache

 

VIII COLLOQUIO DEI ROMANISTI

DELL’EUROPA CENTRO-ORIENTALE E D’ITALIA

 

Istituto Giuridico dell’Università dell’Estremo Oriente

Centro per lo studio del Diritto romano e sistemi giuridici – CNR

Gruppo di ricerca sulla diffusione del Diritto romano

 

“Studio e insegnamento del diritto romano.

La persona nel sistema del diritto romano.

La difesa dei debitori”

 

 

CRONACA

 

Università Statale dell’Estremo Oriente

Vladivostok, 5-7 ottobre 2000

 

 

Foto di gruppo dei partecipanti

 

 

1.     I Colloqui dei romanisti dell’Europa centro-orientale e d’Italia costituiscono la continuazione dei Colloqui dei romanisti dei paesi socialisti e d’Italia, secondo la nuova denominazione assunta in occasione del Colloquio del 1998, conseguente al mutamento della realtà politica dopo la cosiddetta “dissoluzione” dell’Unione Sovietica nel 1991.

 

L’VIII Colloquio dei romanisti dell’Europa centro-orientale e d’Italia si è svolto a Vladivostok dal 5 al 7 ottobre 2000, organizzato dall’Istituto Giuridico dell’Università Statale dell’Estremo Oriente (Juridičeskij Institut Dal’nevostočnogo Gosudarstvennogo Universiteta) in collaborazione con il Centro per gli studi su Diritto romano e sistemi giuridici del Consiglio Nazionale delle Ricerche e il Gruppo di ricerca sulla diffusione del Diritto Romano. Tema dell’VIII Colloquio è stato “Studio e insegnamento del diritto romano. La persona nel sistema del diritto romano. La difesa dei debitori”.

Hanno partecipato professori appartenenti ad accademie, istituti e università di Cina, Croazia, Federazione Russa, Italia, Iugoslavia, Kazakistan, Polonia, Romania, Ucraina: Università Statale dell’Altaj; Accademia Statale di Economia e Diritto di Chabarovsk; Università di Craiova; Scuola Superiore di Diritto privato presso la Presidenza della Federazione Russa, filiale di Ekaterinburg; Università Statale dell’Estemo Oriente; Università di Iaşi; Università Statale di Irkutsk; Istituto Giuridico “Femida”, Karaganda; Università Statale di Krasnojarsk; Università di Łódź; Istituto dello Stato e del Diritto dell’Accademia delle Scienze di Russia, Mosca; Università Russa dell’Amicizia tra i Popoli, Mosca; Università Statale di Nižnij Novgorod; Università di Novi Sad; Accademia Nazionale Giuridica di Odessa; Università Statale di Omsk; Università di Osijek; Università di Roma “La Sapienza”; Università di Roma “Tor Vergata”; Università Statale di San Pietroburgo; Università di Sassari; Università Statale di Syktyvkar; Università di Varsavia;Università di Xiamen.

Inoltre hanno inviato le loro adesioni i professori delle Universita’ di Białystok (Polonia); Cluj-Napoca (Romania); Elista (Federazione Russa, Repubblica dei Calmucchi); Košice (Slovacchia); Kragujevac (Montenegro, Jugoslavia); Olomouc (Repubblica Ceca); Petrozavodsk (Federazione Russa, Repubblica di Karelija); Poznan (Polonia); Praga (Repubblica Ceca); Rijeka (Croazia); Tbilissi (Georgia); Veliko Tarnovo (Bulgaria).

 

2.     Giovedì 5 ottobre, alle ore 10, hanno rivolto i saluti ai partecipanti al Colloquio il Prorettore dell’Università Statale dell’Estremo Oriente (DVGU - Dal’nevostočnyj Gosudarstvennyj Universitet) Rim Misbachovič Samigulin; il Vicegovernatore della Regione del Primor’e Evgenij Gennad’evič Krasnov; il Vicesindaco della città di Vladivostok Ol’ga Gelevna Korol’kova; il Direttore del Centro per gli studi su diritto romano e sistemi giuridici del Consiglio Nazionale delle Ricerche Pierangelo Catalano e, per l’Istituto Giuridico dell’Università Statale dell’Estremo Oriente, il Preside Sergej Dmitievič Knjazev e il professor Aleksandr Semenovič Ševčenko.

         Al termine della ceremonia inaugurale, si è aperta la prima seduta del Colloquio dedicata al tema “Studio e insegnamento del diritto romano”, copresieduta da Jurij Vladimirovič Kačanovskij (Accademia Statale di Economia e Diritto di Chabarovsk) e da Francesco Sini (Università di Sassari).

         Hanno svolto comunicazioni Xu Guodong (Università di Xiamen), “La struttura basilare del progetto di Codice civile per la Repubblica Popolare Cinese dell’Università del Centro-Sud di Scienze politiche e Giurisprudenza di Wuhan e le Istituzioni di Gaio”; W. Wolodkiewicz (Università di Varsavia), “I brocardi latini nella pratica giudiziaria polacca. A proposito delle iscrizioni latine sul nuovo Palazzo di Giustizia di Varsavia”; N.F. Kačur (Università Statale di Krasnojarsk), “Il diritto romano nel sistema delle discipline civilistiche”; A. Malenica (Università di Novi Sad), “La diffusione del diritto romano e del sistema istituzionale romano ed il diritto civile serbo”; M.M. Zubovič (Università Statale di Irkutsk), “Problemi di metodologia dell’insegnamento di Diritto privato romano nei primi anni del corso di Giurisprudenza”, T.A. Filippova (Università Statale dell’Altaj, Barnaul), “Il diritto romano privato e il suo ruolo nello studio del diritto civile russo” (l’insegnamento del diritto romano nell’Università di Altaj)”; V.V. Sonin (Università Statale dell’Estemo Oriente, Vladivostok), “L’esperienza dell’insegnamento del diritto romano negli Istituti giuridici d’Istruzione Superiore”; A.S. Ševčenko (Università Statale dell’Estremo Oriente, Vladivostok), “Il ruolo e il significato del diritto romano civile nell’insegnamento delle discipline civilistiche”; T.A. Alekseeva (Università Statale di San Pietroburgo), “Storia dell’insegnamento del diritto romano nell’Università di San Pietroburgo”.

         Hanno presentato comunicazioni scritte: E.B. Berg (Scuola Superiore di Diritto privato presso la Presidenza della Federazione Russa, filiale di Ekaterinburg) “Il diritto romano e la sua terminologia come discipline didattiche (un’esperienza contemporanea d’insegnamento della lingua latina e del diritto romano); B.V. Kuznecov e V.B. Romanovskaja (Università Statale di Nižnij Novgorod) “L’idea dei giuristi romani nella provincia di Nižnij Novgorod. La teoria del diritto naturale nei sermoni di Damaskin, vescovo di Nižnij Novgorod (anni 70-80 del XVIII secolo)”; Elena Pîrvu (Università di Craiova) “La bibliografia straniera nei manuali romeni di diritto romano”; Daniela Rupčić (Università di Osijek) “L’insegnamento del diritto romano in Croazia”

 

3.     I lavori sono proseguiti il 6 ottobre con la seduta sul tema “La persona nel sistema del diritto romano”, copresieduta da Nina Francevna Kačur dell’Università Statale di Krasnojarsk e da Giovanni Lobrano dell’Università di Sassari.

         Hanno svolto comunicazioni: F. Sini (Università di Sassari), “Uomini e Dèi nel sistema giuridico-religioso romano: Pax deorum, tempo degli dèi (dies festi, feriae), sacrifici”; D.V. Doždev (Istituto dello Stato e del Diritto dell’Accademia delle Scienze di Russia, Mosca), “Potestas e auctoritas negli istituti di tutela e cura: livelli di riconoscimento della capacità giuridica della persona nel diritto romano”; V.M. Zubar’ (Accademia Nazionale Giuridica di Odessa), “Il concetto di negotiorum gestio nel diritto romano”; Teodor Sâmbrian (Università di Craiova), “La capacità giuridica dei peregrini della Dacia Romana alla luce dei trittici della Transilvania”; P. Catalano (Università di Roma “La Sapienza”), “La difesa dei nascituri nel diritto romano”; A.A. Gros’ (Accademia Statale di Economia e Diritto di Chabarovsk), “La regolazione giuridico-amministrativa nel meccanismo di realizzazione dei diritti privati (ius honorarium e interdictum) nel diritto privato romano, atti normativi e atti applicativi del potere esecutivo nel diritto civile russo vigente”; A. Zdravčević (Università di Osijek), “La città di Mursa e i suoi libertini” (comunicazione letta da D. Rupčić); E.V. Sil’vestrova (Istituto dello Stato e del Diritto dell’Accademia delle Scienze di Russia, Mosca), “Il sindaco e il problema della rappresentanza processuale della comunità cittadina”.

         Hanno presentato comunicazioni scritte: A.A. Elagina (Università Statle di Omsk), su “La persona nel sistema del diritto romano secondo il XVI libro dei Digesti di Giustiniano”; A.A. Pavlov (Università Statale di Syktyvkar), su “Il tribunato della plebe e il problema della personalità. Per un’analisi del ruolo del tribunato della plebe nella formazione del paradigma d’interazione tra individuo e Stato all’epoca della costituzione della civitas romana (494-287 a.C.). e M. Sić (Università di Novi Sad), su “I dediticii secondo le Istituzioni di Gaio”.

 

4.     Nel pomeriggio di venerdì 6 ottobre si è svolta la seduta su “La difesa dei debitori”, copresieduta da Xu Guodong dell’Università del Centro-Sud di Scienze politiche e Giurisprudenza di Wuhan e Witold Wolodkiewicz dell’Università di Varsavia.

         Ju.V. Kačanovskij (Accademia Statale di Economia e Diritto di Chabarovsk), ha presentato la comunicazione introduttiva su “Eredità romana e problemi contemporanei”. Hanno inoltre svolto comunicazioni: J. Zabłocki (Università di Varsavia), “Procedura esecutiva nella legge delle XII Tavole”; G. Lobrano (Università di Sassari), “Tribunato e difesa dei debitori”; A. Pikulska-Robaszkiewicz (Università di Łódź), ”Le probleme de l’usure en Rome republicaine – aperçu de la problematique”; G.P.Byčkova (Università Statale di Irkutsk), “La tutela dei debitori nel diritto romano”; M.K. Umurkulov (Istituto Giuridico “Femida”, Karaganda), “I limiti della difesa dei diritti secondo la legislazione dell’antica Roma”; S. Schipani (Università di Roma “Tor Vergata”), “Favor debitoris” (comunicazione illustrata da P. Catalano); V.G. Ul’janiščev (Università Russa dell’Amicizia tra i Popoli, Mosca), “La responsabilità civile come mezzo universale di tutela degli interessi delle parti nel contratto”.

         Ha presentato una comunicazione scritta V.M. Ciucă (Università di Iaşi),  su “La Novella XIX. Le bénéfice de division et le souci de Justinien pour assurer une juste défense du codébiteur solidaire.

 

5.     I lavori del Colloquio si sono conclusi sabato 7 ottobre mattina con una tavola rotonda, copresieduta da Aleksandr Semenovič Ševčenko dell’Università dell’Estremo Oriente e da Pierangelo Catalano dell’Università di Roma “La Sapienza”, direttore del Centro per gli studi su Diritto romano e sistemi giuridici del CNR.

         A seguito del lungo dibattito i partecipanti al Colloquio, ritenendo la denominazione “Colloquio dei romanisti dell’Europa centro-orientale e d’Italia” inadeguata ad esprimere le realtà geografiche ora rappresentate nel Colloquio e, ponendosi nella prospettiva di un allargamento ad altri paesi del continente asiatico, hanno deciso di modificare la denominazione, a partire dal prossimo Colloquio, in “Colloquio dei romanisti dell’Europa centro-orientale e dell’Asia”.

         È da segnalare che il direttore del Centro per gli studi su Diritto romano e sistemi giuridici del CNR, durante la seduta inaugurale, sottolineando le radici asiatiche della tradizione romana a partire da Enea, aveva ricordato l’affresco della Lupa capitolina nel Palazzo del Principe di Bundžikat in Tagikistan (VIII-IX secolo); questo riferimento alla legenda della Lupa è stato ripreso, durante la tavola rotonda, dal professore kazako M.K. Umurkulov.

         I copresidenti della tavola rotonda hanno presentato due schemi di “conclusioni”, che sono stati approvati all’unanimità; la redazione definitiva delle conclusioni è stata affidata ai responsabili degli enti organizzatori, così come le iniziative per la prosecuzione dei lavori.

 

 

 

 

 

CONCLUSIONI (in russo “Risoluzione”)

 

         I partecipanti all’VIII Colloquio dei romanisti dell’Europa centro-orientale e d’Italia (Vladivostok, 5-7 ottobre 2000), provenienti da Cina, Croazia, Federazione Russa, Italia, Iugoslavia, Kazakistan, Polonia, Romania, Ucraina, nella seduta conclusiva dei lavori dichiarano unanimemente che intendono operare per la diffusione del diritto romano e per la recezione dei suoi concetti e principi nella legislazione.

    

         Su questa base i partecipanti hanno preso le seguenti decisioni:

 

1.     Raccomandare (viste le norme dello Standard statale d’istruzione professionale superiore della Federazione Russa, approvato il 27 marzo 2000, e considerando l’importanza del Diritto romano nella formazione del giurista moderno) alle Università e agli Istituti della Federazione Russa, che contemplano la specializzazione in “giurisprudenza”, di assegnare allo studio e all’insegnamento del Diritto romano la massima quantità di ore “di auditorio” (lezioni ed esercitazioni) (nel limite delle cento ore).

2.     Sostenere le conclusioni del prof. Sandro Schipani riguardo all’utilizzazione , per l’insegnamento nei diversi paesi, delle Istitutiones di Giustiniano con l’aggiunta dei riferimenti alle legislazioni nazionali.

3.     Considerare utilissime, soprattutto a fini didattici, le traduzioni del I Libro dei Digesta di Giustiniano  in particolare quelle già pubblicate in cinese e in serbo; sostenere il lavoro dei colleghi attualmente impegnati nella traduzione nelle lingue georgiana, romena e russa del I libro dei Digesta di Giustiniano ed auspicare iniziative di traduzione in altre lingue nazionali.

4.     Riconoscere l’importanza della pubblicazione in Cina della rivista Roman Law and Modern Civil Law, diretta dal prof. Xu Guodong.

5.     Proseguire le ricerche sull’ studio e l’insegnamento del Diritto romano in Russia e negli altri paesi della CSI iniziate dal Centro di studi di diritto romano di Mosca e dal Centro per gli studi su Diritto romano e sistemi giuridici del CNR.

6.     Riconoscere l’importanza ed approvare dell’attività del Corsi di perfezionamento in Diritto romano dell’Università di Roma “La Sapienza” e delle analoghe iniziative preannunciate dall’Università di Mosca “M.V.Lomonosov” e dall’Università di Varsavia.

Sostenere le proposte dei colleghi dell’Università dell’Amicizia tra i Popoli (Mosca) e dell’Istituto Giuridico “Fetida” di Karaganda (Repubblica del Kazakistan) per una collaborazione con specialisti del diritto musulmano.

 

         Conformemente alle decisioni sopraelencate, i partecipanti al Colloquio promuoveranno:

a)     la creazione e l’attività di centri universitari, regionali e interuniversitari per lo studio e l’insegnamento del diritto romano in collaborazione con il Centro per gli studi sul diritto romano e sistemi giuridici del Consiglio Nazionale delle Ricerche e col Gruppo di ricerca sulla diffusione del Diritto romano;

b)     la partecipazione delle rispettive istituzioni all’organizzazione dei futuri colloqui;

c)     la diffusione della “cronaca” e delle “conclusioni” dell’VIII Colloquio nella pubblicazioni dei propri paesi;

d)     l’organizzazione di “incontri nazionali” di romanisti dei rispettivi paesi;

e)     la partecipazione agli incontri “nazionali” in altri paesi e agli incontri “continentali”.

 

         I partecipanti,

         preso atto con soddisfazione che all’VIII Colloquio, organizzato a Vladivostok nell’anno 2000, hanno preso parte numerosi colleghi provenienti da Università della Russia asiatica nonché della Cina e del Kazakistan, hanno stabilito che il prossimo Colloquio dovrà denominarsi Colloquio dei romanisti dell’Europa centro-orientale e dell’Asia, anche in vista di un futuro incontro con giuristi specialisti del sistema musulmano;

         hanno dato mandato ai rappresentanti degli enti organizzatori dell’VIII Colloquio di studiare le possibilità di svolgere il prossimo Colloquio nel 2002, possibilmente in Asia;

         hanno definito il tema del 2002 nel seguente modo: ‹‹Studio e insegnamento del diritto romano. Diritto romano, legislazioni e codificazioni contemporanee. La persona nel sistema giuridico romano. Difesa dei debitori››.