2 - Marzo 2003 – Cronache

XIV VOLUME DE “L'AFRICA ROMANA”

 

 

Questo quattordicesimo volume stampato per iniziativa del Dipartimento di Storia e del Centro di studi interdisciplinari sulle province romane dell'Università degli Studi di Sassari e dell'Institut National du Patrimoine di Tunisi, contiene i testi delle comunicazioni presentate a Sassari tra il 7 ed il 10 dicembre 2000, in occasione del Convegno internazionale promosso sotto gli auspici dell'Association Internationale d'Épigraphie Grecque et Latine, dedicato al tema «Lo spazio marittimo del Mediterraneo occidentale: geografia storica ed economia». Hanno partecipato oltre 200 studiosi, provenienti da 12 paesi europei ed extra-europei, che hanno presentato oltre 120 comunicazioni. Una sessione è stata dedicata alle nuove scoperte epigrafiche ed un'altra alle relazioni tra Nord Africa e le altre province;  in parallelo si sono svolte alcune mostre fotografiche e presentazioni di libri. Il congresso si è svolto sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e con il Patrocinio del Ministro per gli Affari Esteri.

Questo volume, curato da Mustapha Khanoussi, Paola Ruggeri e Cinzia Vismara, segna un ulteriore allargamento geografico verso la penisola iberica e verso l'Africa centrale ed un'apertura cronologica più ampia verso l'età pre-romana e la tarda antichità, tra permanenze, continuità e rotture medioevali, con una varietà di temi che certamente non potrà non sorprendere il lettore.

Il volume documenta la miriade di ricerche archeologiche, storiche ed epigrafiche in corso nel Mediterraneo e la coraggiosa acquisizione tra gli umanisti delle più sofisticate tecniche informatiche, verso nuove competenze, dal GIS all'indagine archeologica sottomarina, dalle prospezioni territoriali anche con l'uso del satellite alle nuove catalogazioni dei materiali e dei dati su base stratigrafica, ma anche dai posters ai filmati ed alle mostre, che hanno animato i lavori e che hanno consentito di presentare in tempo reale i risultati delle ricerche più recenti.

Da questo volume risulta evidente la complessità di una problematica che veramente mette in contatto epigrafisti, archeologi, numismatici, storici con il versante più innovativo della pianificazione territoriale e della ricerca sperimentale di ambito scientifico, dalla paleogeografia alla cartografia storica, dalla topografia alla storia del paesaggio, dall'archeometria alla chimica ed alla fisica.

«I nostri mari - scrive Attilio Mastino nelle conclusioni – sono stati percorsi in lungo ed in largo, attraverso gli itinerari geografici, le fonti letterarie, le iscrizioni, le monete, con lo studio dei relitti sommersi, con il contributo dell'archeologia subacquea alla conoscenza egli approdi, dei porti, delle rotte fino alle foci dei fiumi, nelle isole, ma anche con riferimento alla navigazione nei laghi interni. Gli straordinari casi di Leptis o di Cartagine o di Biserta o di Hippo Regius fino ai porti della Numidia e delle Mauritanie, dalle isole Aegimures alle colone d'Ercole, ma anche i porti delle Baleari, della penisola iberica e della Gallia, i nuovi dati sui porti di Genova, di Pisa, di Portus Lunae, di Miseno, di altri porti dell'Apulia e della Calabria, fino ad Olbia, a Turris Libisonis, a Nora ed a Karales in Sardegna. E poi l'economia marittima, la pesca, il commercio, gli aspetti militari, le flotte da guerra, la pirateria ed i naufragi, la capitaneria di porto, ed ancora le gente di mare, i saperi tradizionali con aspetti tecnici, etnografici, religiosi per noi preziosi, con incredibili sopravvivenze fino ai nostri giorni, nelle tecniche della pesca, ma anche nella cantieristica e nella navigazione a vela. Testimonianze di un artigianato sapiente che era arrivato a risultati di grande specializzazione. E poi i grandi trasporti, i prodotti, dal garum all'olio, dal vino al frumento, dai marmi ai lingotti di Aglientu, fino alla straordinaria mobileria della nave di Mahdia nel nuovo allestimento al Museo del Bardo, inaugurato di recente. Ed i relitti, le spettacolari navi di Pisa come quelle di Olbia, scoperte preziose che cambiano profondamente il nostro modo di vedere il mondo antico e di ricostruire anche la storia generale: dai trattati romano-cartaginesi fino alla navigazione di Cesare e dei figli di Costantino».

Questo volume si apre nel nome di un grande indimenticato Maestro, Sabatino Moscati: come scrive Piero Bartoloni nella Presentazione, «a questo mare, al Mediterraneo, è legato in modo indissolubile il nome di Sabatino Moscati, profondo conoscitore delle civiltà che vi si affacciarono: Significativo è il titolo del volume postumo di Sabatino Moscati, "Civiltà del mare", che in definitiva racchiude anche nel titolo l'immagine a lui tanto cara del Mediterraneo quale azzurro e mobile trait d'union tra i diversi popoli delle differenti sponde e incarna, al di fuori dei suoi studi specifici, il suo grande interesse, o forse è meglio dire, la sua curiosità per tutti i popoli, anche minori, che parteciparono alla storia del nostro mare».

 

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In copertina: Le colonne d'Ercole, tra l'Oceano ed il Mare Nostrum, in una carta tolemaica.

 

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Mustapha Khanoussi (Gafsa 1948) è Directeur de recherche e Directeur des Monuments et des Sites presso l'Institut National du Patrimoine di Tunis ed è il responsabile degli scavi di alcuni tra i principali siti archeologici della Tunisia: Thugga, Simitthus, Uchi Maius (in collaborazione con Attilio Mastino). Dirige il museo di Chimtou. Ha pubblicato moltissimi lavori di epigrafia latina, di archeologia classica, di storia antica, dedicati in particolare all'Africa Proconsolare. Fa parte del Comitato scientifico che organizza i convegni internazionali de "L'Africa Romana".

 

Paola Ruggeri (La Maddalena 1962) è professore associato di Antichità romane presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Sassari. Ha pubblicato lavori sulla Sardegna e sul Nord Africa in età  romana, con particolare attenzione per l'età di Nerone, la politica di colonizzazione e di municipalizzazione, l'esercito, le popolazioni non urbanizzate, l'economia, l'onomastica, la storia della storiografia. Fa parte del Comitato scientifico che organizza i convegni internazionali de "L'Africa Romana".

 

Cinzia Vismara (Roma 1950) insegna Archeologia e storia greca e romana presso l'Università di Cassino. Ha diretto scavi in Italia e all'estero. Le sue ricerche hanno come oggetto l'ambiente anfiteatrale, la città di Vintium nelle Alpes Maritimae, la colonia di Turris Libisonis in Sardegna, le testimonianze monumentali di Uchi Maius in Africa Proconsolare, tra persistenze e trasformazioni. Ha diretto il Centro di studi interdisciplinari sulle province romane dell'Università di Sassari.