N° 2 - Marzo 2003 – Notizie

 

PER L’OTTANTESIMO COMPLEANNO

DELLA PROF.SSA IJA LEONIDOVNA MAJAK

[Testo russo]

 

 

Il presente fascicolo di Ius Antiquum ha un’importanza speciale. Innanzitutto il numero 10 sulla copertina indica un certo anniversario anche se la rivista esiste solo da sette anni. Ma ognuno dei fascicoli ha segnato per il collegio di redazione e, speriamo, per i nostri lettori un nuovo grado di sviluppo della scuola romanistica russa.

Tuttavia, la data principale a cui è dedicato tutto il numero della rivista è l’ottantesimo compleanno della notissima (in tutta la Russia e anche all’estero) studiosa della storia di Roma arcaica, docente della cattedra di storia antica della Facoltà di Storia, professoressa emerita dell’Università M.V. Lomonossov di Mosca Ija Leonidovna Majak.

Al nome di questa scienziata è legata tutta un’epoca negli studi romanistici in Russia. Ija Leonidovna Majak è nata nel 1922 a Mosca nella famiglia di una famosa ballerina russa, la coreografa di danza plastica Vera Vladimirovna Majà. Nel 1940 si è iscritta nellIstituto di Storia, Filosofia e Letteratura dell’Università di Mosca (così si chiamava la futura Facoltà di Storia). Nel 1941, dopo che la casa era stata distrutta in un bombardamento, la famiglia Majak è stata evacuata nella città di Vladimir. Nel 1944 Ija Leonidovna torna a Mosca e continua gli studi universitari. Nel 1948 si laurea a pieni voti e rimane all’università, frequentando un dottorato di ricerca presso la Cattedra di Storia antica. Suo relatore fino al 1950 è stato il famosissimo storico russo Nikolai Aleksandrovič Maškin, il cui libro «Principato di Augusto» è stato tradotto in molte lingue europee. L’enorme potenziale scientifico del professor N.A. Maškin, il suo straordinario interesse verso il diritto romano sono diventati già favolosi e leggendari. Così, raccontano che Nikolaj Aleksandrovič non si staccava dal diritto romano nemmeno di notte, mettendosi sotto il cuscino il Digesto di Giustiniano. Delle sue profonde conoscenze in questo campo testimoniano le stesse opere scientifiche del professor N.A. Maškin. Egli manteneva inoltre un continuo contatto scientifico con i docenti di diritto della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Mosca. Specialmente stretti erano i rapporti scientifici con un professore della detta Facoltà, Ivan Borissovič Novitskij. Il professor I.B. Novitskij era spesso ospite della Cattedra di Storia antica e partecipava regolarmente nelle sue riunioni scientifiche.

Una speciale attenzione alle fonti giuridiche romane, al diritto romano in generale, è stata trasmessa dal relatore alla sua giovane dottoranda Ija Majak. Ancora studentessa, lei ha seguito nella cattedra il corso speciale «Fondamenti di diritto romano», tenuto dal noto giurista professor Piotr Nikolajevič Galanza. Dopo la morte del professor N.A. Maškin, diventa relatore di Ija Leonidovna il professore Konstantin Konstantinovič Zeljin, apprezzato studioso di papiri dell’epoca ellenistica e romana. Da lui I.L. Majak ha imparato a fare un lavoro accurato con le fonti scritte, ivi compresi i papiri.

Nel 1954 Ija Leonidovna difende la tesi di dottorato sul tema «I rapporti fra Roma e le comunità degli alleati (socii) italici nel III–II s. a. C. (fino alla sommossa dei Gracchi)». In quest’opera viene prestata molta attenzione allo status giuridico degli alleati italici di Roma. In generale, tutti gli ulteriori scritti di Ija Leonidovna si caratterizzano per uno speciale interesse verso l’organizzazione politica di Roma arcaica, la formazione dei principali istituti del potere statale, il che nel linguaggio giuridico può essere espresso come «storia del diritto pubblico romano».

La biografia scientifica di Ija Leonidovna Majak è stata assai ricca e molto varia. Dal 1951 al 1954 ha lavorato come bibliografo capo nella Biblioteca Storica di Stato (GPIB) e allo stesso tempo ha insegnato lingua latina nell’Istituto (Università) di Lingue straniere Maurice Thorez. Dal 1954 al 1961 ha lavorato come ricercatore e referente di scambi librari interbibliotecari nell’Istituto di Informazione Scientifica in Scienze Sociali (INION) dell’Accademia delle Scienze dell’URSS. Infine, nel 1961 è stata chiamata ad insegnare presso la cattedra della sua formazione universitaria la Cattedra di Storia antica della Facoltà di Storia – nell’Università Lomonossov di Mosca; dove continua a lavorare tuttora, avendovi percorso tutta la carriera universitaria, da assistente a professore ordinario.

Nel 1983 Ija Leonidovna ha difeso la tesi del suo secondo dottorato in scienze storiche sul tema «Roma dei primi re. Genesi della polis romana». Quest’opera è diventata un vero e proprio modello di studio accademico nella storia delle istituzioni politiche romane. Il lavoro di ricerca è stato svolto tenendo conto non solo della storiografia russa, ma anche della vasta letteratura occidentale (specialmente italiana e tedesca) sulla storia della Roma arcaica, di cui pressoché la metà delle opere sono di giuristi e storici del diritto. La monografia pubblicata sulla base dei materiali della tesi è diventata ormai uno degli studi più consultati da storici e giuristi, poiché in essa è sviluppata un’analisi assai approfondita di istituti giuridici romani quali la gens, la familia, lo stato giuridico degli schiavi, e di istituzioni del potere politico: le tribù, le curie, i comizi, il Senato, il potere dei re.

Diventata dottore in scienze storiche e – dal 1987 – professoressa ordinaria, Ija Leonidovna ha svolto un’importante attività scientifica e didattica nella preparazione dei quadri scientifici più giovani. Ha seguito come relatore le ricerche di 17 dottorandi, i quali sono diventai validi specialisti della storia del diritto e dello “Stato” di Roma antica. Sono pochi, ora, gli studiosi più rinomati di storia romana che non si considerino, in qualche misura, suoi allievi. Si tratta di studiosi che lavorano non solo a Mosca, ma in molte città della Russia e di altri paesi, per esempio, la Germania, la Grecia, l’Ungheria, l’Azerbajgian. La professoressa I.L. Majak è stata più volte invitata a tenere lezioni all’estero: in Germania e in Italia; mantiene continui contatti scientifici con molti studiosi di diversi paesi del mondo, specialmente dell’Italia e della Germania. Insieme a Elene Serghejevna Golubtsova, I.L. Majak ha contribuito alla fondazione dell’«Associazione Russa degli Antichisti», dedicandosi con passione allo sviluppo e al sostegno di questa importante iniziativa.

All’inizio degli anni ’90 si è formata la scuola scientifica della professoressa Majak, rappresentata da tutt’una serie di giovani docenti e studiosi, specialisti nella storia dello Stato e del diritto arcaico romano. Si è venuto a stabilire anche uno stretto contatto con i giuristi moscoviti, soprattutto quelli della facoltà di giurisprudenza dell’Università Lomonossov di Mosca, e in seguito con i giuristi italiani. Ciò ha permesso con i comuni sforzi degli storici e dei giuristi di avviare il processo di rinascita della romanistica, cioè la scienza che studia il diritto romano, in Russia. Nel 1994 la professoressa I. L. Majak insieme con la professoressa E. S. Golubtsova nell’ambito dell’Associazione russa degli antichisti in collaborazione con il gruppo di giuristi italiani con a capo il professor P. Catalano e con l’appoggio dei propri allievi ha partecipato all’organizzazione e allo svolgimento a Mosca di un importante colloquio internazionale sulla storia del diritto pubblico romano «Tribunato. Costituzioni miste. Principato» in cui hanno preso parte storici e giuristi russi, italiani e latinoamericani. Nel 1996 è stata fra i fondatori del Centri studi di diritto romano a Mosca, il cui principale organo di stampa è diventata appunto la nostra rivista Ius Antiquum.

Insieme a ciò Ija Leonidovna è a capo del gruppo di storici russi impegnati, insieme a un gruppo di giuristi e storici italiani con a capo il professor F. Sini, nella realizzazione di un progetto scientifico comune «Sacerdoti di Roma repubblicana nel diritto sacro pubblico e privato: documenti sacerdotali e formule solenni». Questo immenso lavoro deve in futuro concludersi con l’edizione del corpo di testi giuridico-sacrali che abbracci al massimo l’antica tradizione scritta.

Infine, è terminata la traduzione di una delle fonti più importanti sulla storia dello Stato e del diritto romano arcaico – le Antiquitates romanae di Dionigi D’Alicarnasso, che deve uscire di stampe nel prossimo futuro. Ija Leonidovna ha presieduto al lavoro del gruppo dei traduttori impegnandovi tutte le sue forze spirituali e anche il suo potenziale scientifico. Indubbiamente la prima edizione di una tale fonte diventerà un evento importantissimo nella storia della romanistica russa.

Al giorno d’oggi I. L. Majak ha pubblicato più di 150 opere sulla storia dello Stato e del diritto romano, fra cui tre monografie, manuali di storia e storiografia di Roma antica, crestomazie ed antologie, numerosi articoli e recensioni. Lo stile scientifico della professoressa Majak è caratterizzato dal lavoro minuziosissimo con le fonti insieme alla massima attenzione a tutta la contemporanea storiografia nazionale e occidentale, allo stesso tempo nel suo lavoro lei si appoggia soprattutto sui progressi ottenuti dalla scuola scientifica russa, conservando e tramandando in questo modo le migliori tradizioni di essa. Grazie a ciò, la scuola scientifica di Majak si è resa nota in Russia e all’estero. I suoi discepoli parlano con fierezza della loro appartenenza a questa scuola. Infatti, essa ha saputo mantenere le migliori tradizioni scientifiche russe nate ancora nel XIX secolo. È stato grazie a ciò, ma anche all’enorme entusiasmo scientifico di Ija Leonidovna che gli storici e i giuristi, uniti nella soluzione di grandi problemi scientifici e di organizzazione, hanno saputo iniziare il processo, come avevamo detto, della rinascita della scuola romanistica russa.

La professoressa Majak ha molti programmi scientifici per il futuro: di nuove monografie, traduzioni, nuovi allievi e nuovi progetti. Il collegio di redazione e la redazione della rivista augurano a Ija Leonidovna Majak ulteriori successi in tutte le sue iniziative. I suoi colleghi si rendono conto pienamente del fatto che il successo scientifico della nostra rivista è sotto molti aspetti condizionato dal suo straordinario entusiasmo, dalla sua chiara intelligenza capace di vedere e di risolvere sia i piccoli problemi quotidiani (non per ciò meno importanti) della rivista, sia la lontana prospettiva, infine, dalla sua inesauribile energia che fa invidiare molti dei suoi colleghi più giovani.

 

Consiglio di redazione,

Collegio di redazione,

Redazione della rivista

Drevneje pravo – Ius Antiquum