N.
9 – 2010 – D.-&-Innovazione
Comitato di
autocertificazione delle riviste romanistiche
Il 19
maggio 2009 si sono riuniti a Napoli nella sede del Consorzio
Interuniversitario Gérard Boulvert i direttori responsabili di tutte le
riviste romanistiche italiane tradizionali: dell’Archivio Giuridico Filippo Serafini, prof. G. Dalla Torre, del Bullettino dell’Istituto di Diritto
Romano Vittorio Scialoja, M. Talamanca, di Studia et Documenta Historiae et Iuris, F. Amarelli, in
rappresentanza anche di G.L. Falchi, di Iura.
Rivista internazionale di diritto romano e antico, A. Corbino, di Index. International Survey of Roman Law.
Quaderni camerti di studi romanistici, L. Labruna, di Roma e America, S. Schipani, e i direttori delle seguenti riviste
on-line: Diritto@storia, F. Sini, Teoria e Storia del Diritto Privato, L.
Solidoro.
I presenti, dopo ampia discussione, affermano
di
rappresentare tutte le tradizionali riviste italiane e la gran parte di quelle
recentemente istituite operative on-line, nelle quali si pubblica la quasi
totalità della produzione romanistica a uscita periodica nel nostro
Paese;
che
il contenuto prevalente delle riviste romanistiche è il «diritto
romano» inteso secondo lo statuto tradizionale della disciplina, tenendone
presenti le diverse articolazioni;
che
gli studi giusromanistici hanno connotati particolari nell’ambito
dell’area giuridica, perché caratterizzati da una parte dalla
connessione con le metodologie storico-filologiche, dall’altra
dall’internazionalità del contesto di riferimento;
che
le riviste non specificamente romanistiche coinvolte nell’iniziativa
accettano le presenti dichiarazioni e risoluzioni con riguardo alla parte
romanistica delle stesse.
Ciò
premesso, rilevano l’esigenza di un’organizzazione omogenea dei
criteri di valutazione della produzione scientifica pubblicata nelle riviste
stesse, che garantiscano oggettività e trasparenza.
Decidono
quindi di costituirsi in Gruppo e congiuntamente di istituire un Comitato di
autocertificazione delle riviste romanistiche italiane, operante presso il
Consorzio Boulvert e con il suo sostegno. Il Gruppo delle riviste invita altri
periodici con simili caratteristiche di disciplina e qualità per
ampliare la partecipazione a tutte le riviste romanistiche europee. Ulteriori
adesioni saranno possibili a seguito di richiesta e sottoponendo la rivista
candidata a una valutazione di merito, che prevederà requisiti minimi.
Per
ottenere una valutazione corretta delle pubblicazioni, il Comitato stabilisce i
seguenti criteri, che sono basati sulla qualità, l’indipendenza e
la terzietà dei valutatori.
La
responsabilità della rivista è del Direttore. Egli assume la
funzione di garante della valutazione. È coadiuvato in ciò da un
Consiglio scientifico internazionale (che può avere anche un nome
diverso).
Direttore
e membri del Consiglio scientifico devono essere professori ordinari nelle
Università, anche fuori ruolo o cessati dal servizio (o in una posizione
accademica comparabile).
Il
Direttore assegna in forma anonima saggi e articoli da pubblicare a lettori
specialisti, scelti in primo luogo in seno al Consiglio.
Il
giudizio espresso resterà strettamente riservato, come
l’identità del valutatore. A richiesta il candidato potrà
avere accesso alla valutazione.
Il Direttore,
sulla base di essa, potrà accogliere, respingere, o reinviare per
correzioni l’originale all’autore.
Gli
autori ‘candidati’ dovranno inviare contributi non solo anonimi, ma
anche privi di elementi di identificabilità (una volta accettato il saggio
si potranno modificare, ad esempio, i modi di autocitazione).
Gli
autori ‘invitati’ dal Direttore o da scelte collegiali del
Consiglio scientifico sono identificati come esperti di una determinata
materia, sulla quale la rivista chiede loro un contributo. In tal caso facendo
eccezione alla procedura sopra descritta l’anonimato e il giudizio non
sono necessari (se non richiesti dall’autore).
Il
Comitato si ripropone di studiare l’utilizzabilità di criteri di impact factor nelle discipline
romanistiche, riconoscendo che – allo stato attuale – esso
può essere applicato solo a pochi settori scientifici, mentre per altri
risulta fuorviante e non significativo, tanto piú che nell’area
umanistica non esistono spogli sistematici né certificati.
Il
Gruppo di autocertificazione è programmaticamente aperto. Possono
aderire, secondo le procedure sopra indicate (per invito o per cooptazione a
seguito di valutazione, secondo la procedura sopra indicata), riviste della
disciplina che, munite di un Direttore responsabile e di un Consiglio
scientifico internazionale, corrispondano a tali requisiti (da quantificare):
anni
di vita
autorevolezza
del Direttore
autorevolezza
del Consiglio scientifico
internazionalizzazione
del Consiglio scientifico
continuità
della pubblicazione
diffusione
(per le riviste on-line: numero dei contatti)
percentuale
di internazionalità dei contributi pubblicati per volume.
Il
Comitato, quantificati tali requisiti, stabilisce l’ammissione e
l’esclusione, anche temporanea (o delega la procedura a una Commissione ad hoc). Sulla base dei requisiti si
stabilisce un ranking di fasce alle
quali attribuire le singole riviste (e – di conseguenza – i
contributi che vi siano pubblicati).
Al
Comitato potranno essere ammesse le altre riviste romanistiche internazionali,
quelle giusantichistiche, poi eventualmente le altre storiche, filologiche e
giuridiche, che – tenendo presenti le peculiarità dei diversi
ambiti disciplinari – ne condividano motivazioni di fondo e organizzazione
di base.
Si
istituisce un registro delle riviste ammesse al Comitato. Esse utilizzeranno il
marchio di certificazione comune CGB.
Il
modello di certificazione è esportabile anche alle Collane di
pubblicazioni della stessa disciplina.
Operativamente
si procederà a prendere contatto con i Direttori delle altre riviste
coinvolgibili nel progetto.
Sarà
possibile prevedere quote di iscrizione al Comitato per coprire eventuali spese
di gestione.
Tutte
le riviste coinvolte s’impegnano a pubblicare questo documento nel primo numero
in uscita e a seguire la procedura di certificazione a partire
dall’annata 2011.