N. 7 – 2008 – Notizie

 

Tommaso Masiello

 

corso di storia del diritto romano

 

 

 

 

cacucci editore – Bari 2008

pp. 255 – Isbn  978-88-8422-789-8

 

 

 

 

 

 

Prefazione

 

La ragione per cui decisi di scrivere un Corso di Storia del Diritto Romano fu quella di poter utilizzare uno strumento didattico chiaro, senza troppe concessioni a citazioni colte, comprensibile dagli studenti, frequentanti e non. I risultati sono stati con­fortanti. Per di più, cercai di coordinare la storia delle fonti con quella degli istituti di diritto privato romano, per far comprendere, per exempla, che il Diritto Romano e "un oggetto unico", da indagare da prospettive diverse.

In questa seconda edizione ho aggiunto alcuni paragrafi relativi al diritto pubblico romano e al diritto penale.

Un Corso dialoga con la letteratura esistente. La presenza di quasi tutte le ricerche di Mario Bretone e anche ora evidente, e non poteva essere diversamente, a della mia formazione scientifica.

Mi sono stati utilissimi i Lineamenti di Storia del Diritto romano, a più voci, volume curato da Mario Talamanca, nonché i classici manuali di Vincenzo Arangio-Ruiz e Paolo Frezza.

Sulla storia della giurisprudenza romana, accanto alla History of Roman Legal Science di Fritz Schulz, ho utilizzato le ampie trattazioni di Mario Bretone, Carlo Augusto Cannata e di Aldo Schiavone e preziosi contributi particolari di numerosi studiosi. Nella parte dedicata al diritto penale romano mi sono avvalso delle ricerche di Bernardo Santalucia e di Vincenzo Giuffrè.

Sono stato a lungo indeciso se inserire delle note. Alla fine ha prevalso il mio spirito conservatore. Non fuggirà che ho volutamente fatto riferimento alle pubblicazioni di tutti i miei colleghi baresi, maiores e minores, dal punto di vista accademico, perché ho inteso in questo modo far risaltare la realtà di una comunità di studi estremamente operosa. Segno che i Maestri che ci hanno preceduto, F.M. de' Robertis, F. Casavola, M. Bretone, F. Grelle non hanno 'seminato' invano.

 

Bari, novembre 2008

 

 

 

Indice del volume

 

Prefazione      [ p. 7]

 

I.         Prolegomeni per una storia del diritto romano      [p. 11]

1. La Storia del Diritto Romano nell'ordinamento degli studi di Giurisprudenza, p. 11 - 2. I significati del diritto romano, p. 14 - 3. Periodizzazione e documenti, p. 19 - 4. Il tempo della storia giuridica romana, p. 21.

 

II.        L'ordinamento politico e le fonti di produzione del diritto in età monarchica (753-509 a.C.)        [p. 25]

1. Dai villaggi alla città, p. 25 - 2. Gli organi di direzione politica in età monarchica: il Re, p. 27 - 3. Il consiglio degli anziani e le assemblee popolari, p. 29.

 

III.       Costituzione politica in età repubblicana    [p. 33]

1. Le magistrature e la nobilitas patrizio plebea, p. 33  - 2. Il senato, p. 38 - 3. Le assemblee popolari: i comizi centuriati e tributi, p. 41 - 4. Gli organi politici della plebe, p. 42 - 5. Conquista e amministrazione dell'Italia e delle province in età Repubblicana p. 44.

 

IV.       Le fonti del diritto in età monarchica e proto repubblicana         [p. 49]

1. I mores, p. 49 - 2. La Legge delle XII Tavole, p. 51 - 3. Le leggi pubbliche del popolo Romano, p. 59 - 4. Il rapporto tra i mores e la legge, p. 60 - 5. I giuristi pontefici, p. 63 - 6. La difesa giudiziale dei diritti: il processo civile per legis actiones, p. 71.

 

V.        Il ius novum tra media e tarda Repubblica          [p. 75]

1. I contesti, p. 75 - 2. Il superamento del 'vecchio diritto civile' e il diritto commerciale, p. 77 - 3. Il processo formulare, p. 81 - 4. L'editto perpetuo: contenuto e ordine, p. 84 - 5. Il diritto onorario, p. 87 - 6. Il fondamento e i criteri ispiratori dell'attività pretoria, p. 90 - 7. La repressione criminale dalla Monarchia alla fine della Repubblica, p. 92.

 

VI.       Giuristi laici e giurisprudenza tra quarto e primo secolo a.C.      [p. 99]

1. Politica e diritto: i giuristi laici, p. 99 - 2. Il luogo e le finalità del responso, p. 102 - 3. L'educazione del giurista, p. 103 - 4. Il diritto diventa scienza, p. 105 - 5. Pratica e scienza del diritto, p. 109 - 6. La letteratura giuridica, p. 113 - 7. È la giurisprudenza fonte del diritto?, p. 118.

 

VII.     La costituzione politica del Principato        [p. 121]

1. La caduta della Repubblica, p. 121 - 2. L'avvento del principato, p. 125 - 3. Il principe e gli organi costituzionali repubblicani, p. 127 - 4. Il nuovo ordinamento amministrativo, p. 129 - 5. Il principe e i giuristi: il ius publice respondendi ex auctoritate principis, p. 131 - 6. Il consilium principis, p. 134 - 7. Il principe e il processo civile: la cognitio extra-ordinem, p. 140 - 8. Il principe e il processo penale, p. 142 - 9. L'amministrazione dell'Italia e delle province nel Principato, p. 144.

 

VIII.    Le fonti del diritto nell’età del Principato  [p. 149]

1. Gli iura populi Romani, p. 149 - 2. Le costituzioni imperiali, p. 153 - 3. La giurisprudenza in età giulio-claudia: i giuristi e le scuole di diritto, p. 156 - 4. La letteratura giuridica fra Augusto e Nerone, p. 160 - 5. La giurisprudenza da Vespasiano ai Severi, p. 167 - 6. L'attività letteraria, p. 168 - 7. I metodi di lavoro dei giuristi classici: ratio e bonum et aequum, p. 176 - 8. Ancora sui metodi, p. 184 -9. Alcuni temi della giurisprudenza classica: l'autonomia della scienza giuridica, p. 190 - 10. Temi gaiani, p. 192 -11. La crisi dell'impero e la legittimazione del potere imperiale in età severiana, p. 205 - 12. La romanizzazione del diritto, p. 207 - 13. Diritto e valori etico-politici, p. 210 - 14. Il diritto naturale in età severiana, p. 213.

 

IX.       Il diritto romano nell’età del dominato       [p. 217]

1. Dal principato alla monarchia assoluta: la tetrarchia e l'organizzazione amministrativa centrale e periferica, p. 217 - 2. Le classi sociali, p. 220 - 3. L'imperatore e i segni del potere, p. 221 - 4. Il diritto: leges, p. 222 -5. Il diritto: iura e leggi delle citazioni, p. 224 - 6. I giuristi e la letteratura giuridica burocratica, p. 226 - 7. I Codici privati e ufficiali, p. 232 - 8. Le codificazioni romano barbariche, p. 236 - 9. La codificazione di Giustiniano, p. 239.

 

Indice delle fonti       [p. 247]