N. 5 – 2006 – Notizie

 

 

L'eccezione di dolo generale.

Applicazioni giurisprudenziali e teoriche dottrinali

 

a cura di Luigi Garofalo

 

 

Padova, CEDAM, 2006.

 

Indice              Presentazione

 

 

Indice

 

 

Presentazione, XI

 

 

Silvia Viaro,  Abuso del diritto ed eccezione di dolo generale

 

1. Introduzione, 1. – 2. L’abuso del diritto e la categoria degli atti emulativi, 9. – 3. Il principio di buona fede, 25. – 4. L’eccezione di dolo generale, 38. – 5. L’abuso del diritto per occasionem iuris civilis, 53. – 6. Cenni sull’abuso dell’azione giudiziale, 66. – 7. Conclusioni, 71.

 

 

Federico Procchi, L’exceptio doli generalis  e il divieto di venire contra factum proprium

 

1. Premessa, 77. – 2. La giurisprudenza tedesca all’indomani dell’entrata in vigore del BGB: il recupero di antichi brocardi, 78. – 3. La costruzione del moderno istituto su basi storico-comparatistiche, 81. – 4. Le fonti del diritto romano e la sanzione contro certuni comportamenti leciti contraddittori: l’exceptio doli praesentis e strumenti affini, 82. – 5. La tradizione del diritto comune, 88. – 6. Il silenzio della pandettistica, 92. – 7. La prassi giurisprudenziale nella Germania del XIX secolo, 93. – 8. L’exceptio doli generalis ed il divieto di venire contra factum proprium dopo l’entrata in vigore del BGB, 94. – 9. Precisazioni terminologiche, 100. – 10. Le varie accezioni del principio del non venire contra factum proprium: limiti della presente indagine, 101. – 11. Le costruzioni dogmatiche a giustificazione del divieto di venire contra factum proprium, 102. – 12. Il complesso dibattito dottrinale circa il fondamento dogmatico della c.d.Verwirkung’, 106. – 13. In particolare: il dibattito alla luce dell’esperienza giuridica italiana, 111. – 14. L’esperienza giuridica italiana: identificazione di fattispecie ‘socialmente tipiche’, 115. – 15. Divieto di venire contra factum proprium e diritto di famiglia, 116. – 16. Divieto di venire contra factum proprium ed adempimento del contratto, 120. – 17. Divieto di venire contra factum proprium ed interpretazione negoziale, 123. – 18. Divieto di venire contra factum proprium e rappresentanza apparente, 124. – 19. Divieto di venire contra factum proprium e scadenza della fideiussione, 126. – 20. Divieto di venire contra factum proprium e proposizione di eccezioni, 127. – 21. Divieto di venire contra factum proprium e diritto del lavoro, 129. – 22. Divieto di venire contra factum proprium e diritto commerciale, 131. – 23. Divieto di venire contra factum proprium e obbligo di coerenza processuale nell’allegazione delle circostanze di fatto, 133. – 24. Divieto di venire contra factum proprium e diritto amministrativo, 134. – 25. Conclusioni, 137.

 

 

Paola Lambrini,  Eccezione di dolo generale

 

1. Premessa, 139. – 2. Schema base del contratto autonomo di garanzia, 143. – 3. Il sistema di rivalse, 147. – 4. Opponibilità dell’eccezione di dolo generale ad opera del garante, 148. – 5. Esperibilità dell’inibitoria da parte del debitore principale, 152. – 6. La questione delle prove «pronte e liquide, 155. – 7. Alcuni chiarimenti in merito alla configurazione e al fondamento dell’exceptio doli generalis, 157. – 8. Il problema della causa del contratto autonomo di garanzia, 162. – 9. Nostra proposta ricostruttiva per l’applicazione dell’exceptio doli generalis al contratto autonomo di garanzia: dolo facit, qui petit quod redditurus est, 166.

 

 

Paola ziliotto, Eccezione di dolo generale e solidarietà nelle garanzie autonome

 

1. Garanzie autonome ed eccezione di dolo, 173. – 2. Eccezione di dolo e rigore probatorio. Critiche dottrinali, 176. – 3. Tutela del garante affidata alla solidarietà del vincolo: ipotesi di una eccezione di adempimento sollevata dal garante e capace di superare il rigore probatorio, 177. – 4. La nozione di solidarietà: brevi cenni, 180. – 5. Solidarietà e garanzia: l’art. 1294 cod. civ., 183. – 6. L’estinzione del debito solidale come adempimento del debito di ciascun coobbligato, 187. – 7. Conseguenze sulle garanzie autonome. Rapporto tra eccezione di adempimento ed eccezione di dolo, 189. – 8. Diversità di giudizi nell’exceptio doli e nell’eccezione di adempimento: riflessi sul piano probatorio. Conclusioni, 191.

 

 

laura bonfanti, Applicazione e applicabilità dell’exceptio doli generalis alla fideiussione omnibus

 

1. La fideiussione omnibus: clausole di deroga e riconducibilità alla disciplina codicistica, 193. – 2. La fideiussione omnibus prima della legge 17 febbraio 1992, n. 154: il problema della validità, 200. – 3. La clausola di deroga all’art. 1956 cod. civ. e il principio di buona fede, 204. – 4. Applicazione dell’eccezione di dolo generale alla fideiussione omnibus: le sentenze dell’estate ’89, 207. – 5. Considerazioni parzialmente conclusive, 211. – 6. La fideiussione omnibus nel sistema vigente: l’importo massimo garantito come requisito di validità, la nullità della clausola di deroga all’art. 1956 cod. civ. e il problema del diritto transitorio, 215. – 7. Il ruolo della buona fede nella fideiussione omnibus riformata, 219. – 8. Applicabilità dell’eccezione di dolo generale: un’ipotesi ricostruttiva, 220. – 9. Applicabilità dell’art. 1955 cod. civ. in caso di inosservanza del principio di buona fede, 222. – 10. Considerazioni conclusive, 223.

 

 

Daniele Berardi, Eccezione di dolo generale, apertura di credito e credito documentario

 

1. Apertura di credito: disciplina,  227. – 2. Eccezione di dolo generale e recesso ad nutum, 228. – 3. Credito documentario: disciplina, 232. – 4. Eccezione di dolo generale e regolarità dei documenti, 236. – 5. Eccezione di dolo generale e frode del beneficiario, 239. – 6. Fondamento normativo dell’exceptio doli generalis: buona fede oggettiva e abuso del diritto, 241. – 7. Eccezione di dolo generale e provvedimenti cautelari, 245.

 

 

Tommaso Dalla Massara, Eccezione di dolo generale, exceptio litis dividuae e domanda frazionata

 

1. La fattispecie della domanda frazionata, 251. – 2. Gli ‘ambiti argomentativi’ richiamabili in senso avverso alla frazionabilità, 254. – 3. Buona fede e correttezza: l’opponibilità dell’eccezione di dolo generale, 257. – 4. La natura dei problemi e l’adeguatezza dell’eccezione di dolo generale alla loro soluzione, 259. – 5. Le questioni poste dall’opponibilità dell’eccezione di dolo generale, 262. – 6. Dai problemi di regime a un diverso regime, 267. – 7. Il regime della domanda frazionata nel processo formulare, 268. – 8. Il principio di buona fede oggettiva applicato al processo, 270. – 9. Una via per il superamento dei problemi della domanda frazionata nel sistema vigente, 272.

 

 

Lorena Manna, Per un’applicazione dell’exceptio doli generalis  al contratto telematico

 

1. Aspetti generali della contrattazione ‘on-line’, 275. – 2. Ambito di applicazione delle regole dettate dall’art. 12, comma 1, d. lgs. 70/2003, 279. – 3. Limiti della sanzione amministrativa e problematiche civilistiche, 280. – 4. La ricostruzione in favore del riconoscimento di una responsabilità precontrattuale, 282. – 5. Superamento dell’art. 1337 cod. civ. e riconduzione all’annullabilità per dolo, 284. – 6. Reimpostazione dei problemi, 285. – 7. Proposta in favore dell’applicabilità della nullità di protezione, 287. – 8. Nullità relativa ed exceptio doli generalis in funzione limitativa della legittimazione ad agire, 292.

 

 

romualdo richichi, Eccezione di dolo generale e diritto di famiglia

 

1. Considerazioni introduttive, 299. – 2. Eccezione di dolo generale e diritto di famiglia: premesse di metodo, 303. – 3. Un’ipotesi di applicazione della eccezione di dolo generale in tema  di diritto di famiglia: l’assegnazione della casa familiare in comodato, 307. – 4. Cenni in merito alla opponibilità ai terzi del provvedimento di assegnazione della casa familiare, 312. – 5. La composizione del conflitto fra il comodante e il coniuge assegnatario della casa familiare. La soluzione raggiunta dalla Corte di Cassazione, 319. – 6. Una ipotesi di soluzione fondata sull’applicazione della eccezione di dolo generale, 321.

 

 

Antonio Pasquino, Eccezione di dolo generale e correttezza nei rapporti societari

 

1. Premessa, 325. – 2. Ricostruzione dei fondamenti normativi della nozione di abuso di maggioranza: l’eccesso di potere. Sua critica, 328. – 3. Abuso di maggioranza come violazione dei principi di correttezza e buona fede ex artt. 1375 e 1175 cod. civ., 333. – 4. Abuso di minoranza ed eccezione di dolo generale, 344. – 5. Ipotesi sintomatiche di abuso di maggioranza, 347. – 6. Le fattispecie elaborate in tema di abuso di minoranza, 351. – 7. Ricorso all’exceptio doli con riferimento a comportamenti diversi dall’esercizio del diritto di voto, 357. – 8. Regole comportamentali e clausole generali con specifico riguardo alla riforma del diritto societario: possibili ambiti di estensione applicativa dell’exceptio doli, 360.

 

 

Marta Dalla Paola, Eccezione di dolo generale e rapporti di lavoro

 

1. Cenni sull’applicabilità delle clausole generali nel diritto del lavoro, 367. – 2. Attività sindacale, 371. – 3. Diritto di sciopero, 373. – 4. Eccezione di dolo e ‘Verwirkung’, 377. – 5. Il mutuo consenso, 381. – 6. Eccezione di dolo e discrezionalità datoriale, 384. – 7. Rimedi demolitori o sanzionatori, 389. – 8. Osservazioni conclusive, 392.

 

 

Chiara Cacciavillani, Il ruolo dell’eccezione di dolo generale nel diritto amministrativo

 

1. Genesi romanistica della figura e sua elaborazione a opera della dottrina civilistica, 395. – 2. Il ruolo della buona fede oggettiva nel diritto amministrativo, 403. – 3. Disinteresse della dottrina e della giurisprudenza amministrativistiche nei confronti dell’exceptio doli generalis e sue ragioni, 409. – 4. Rilevanza della figura nel diritto amministrativo, 415.

 

 

Ludovica Berardi, Exceptio doli generalis  e giudizio amministrativo

 

1. Oggetto e ragioni dell’indagine, 425. – 2. Cenni sui caratteri peculiari del processo amministrativo, 428. – 3. L’exceptio doli generalis nella giurisprudenza amministrativa, 431. – 4. L’eccezione di dolo generale quale rimedio a favore della parte resistente, 435. – 5. L’eccezione di dolo generale quale rimedio a favore della parte ricorrente, 439. – 6. Conclusioni, 445.

 

 

mauro trivellin, L’eccezione di dolo generale nel diritto tributario

 

1. Eccezione di dolo generale: una definizione per circoscrivere l’ambito dell’indagine, 449. – 2. I ‘sintomi’ dell’evoluzione del diritto tributario, che depongono per l’accoglimento dell’‘exceptio’, 451. – 3. L’introduzione del principio di buona fede e lo sviluppo degli studi scientifici sulle sue applicazioni, 457. – 4. Alcuni (ineludibili) interrogativi sul metodo di indagine, 462. – 5. Analisi di fattispecie di valore ‘sperimentale’ nella dinamica del contrasto tra strictum ius e regulae ex fide bona: la buona fede come strumento di realizzazione dell’obbligazione di riparto nel rispetto del principio di capacità contributiva, 464. – 6. Il conflitto tra strictum ius e correttezza si spinge ai confini dell’indisponibilità dell’obbligazione fiscale: il limite posto dai pronunciamenti dell’amministrazione concreti e puntuali su fattispecie riguardanti uno specifico contribuente, 467. – 7. Le regole di correttezza come norme sul procedimento in casi decisi con moduli concettuali non lontani dall’exceptio doli generalis, 474. – 8. Formulazione di altre fattispecie di possibile rilevanza dell’eccezione, 480. – 9. L’exceptio sollevata dall’amministrazione finanziaria: la prospettiva ‘bidirezionale’ della buona fede ‘correttiva’, 486. – 10. Talune osservazioni sulle caratteristiche del sistema fiscale che possono giustificare la scelta legislativa di recepire il principio di buona fede in ogni sua potenzialità, 489.

 

 

 

 

Presentazione

di Luigi Garofalo

 

Credo di poter affermare che questo libro colma una lacuna. Non che prima della sua pubblicazione già non disponessimo di una nutrita serie di contributi dedicati, per l’intero o parzialmente, all’eccezione di dolo generale: mancava però un’ampia e approfondita trattazione d’insieme dell’istituto qual è la presente, che si sofferma a chiarire i legami intercorrenti fra la nostra eccezione e le figure dell’abuso del diritto e del divieto di venire contra factum proprium, dando poi specificamente conto sia dei suoi molteplici campi d’impiego – che attengono ormai non solo ai rapporti negoziali o comunque fra privati, ma anche ai rapporti fra privati e amministrazione – sia dei presupposti richiesti per il suo concreto operare, senza trascurare gli apparati argomentativi invocati e invocabili per giustificarne la persistenza all’interno dell’ordinamento nazionale di oggi, nell’assenza di disposizioni di legge che espressamente la contemplino.

Né può sorprendere che un’opera di tal genere ancora non vi fosse: solo da pochi decenni l’eccezione di dolo generale è infatti ripenetrata, e molto timidamente all’inizio, nel diritto vivente, dopo aver scontato un non breve periodo di esilio, al quale l’avevano condannata tanto la dottrina quanto la giurisprudenza, in ragione del silenzio serbato al suo proposito dai codici del 1865 e del 1942.

Introdotta dal pretore verso la fine della repubblica romana, quale mezzo processuale a difesa del convenuto, idoneo a correggere, sulla base della naturalis aequitas, i risultati cui avrebbe altrimenti condotto l’applicazione del ius civile al di fuori dei bonae fidei iudicia, e costantemente utilizzata sino a Giustiniano, essa era ricomparsa sulla scena durante la lunga stagione dominata dal ius commune, atteggiandosi ancora a rimedio volto a paralizzare l’altrui pretesa in quanto azionata, maliziosamente o meno, in spregio ai canoni della correttezza. Ma non era formalmente entrata nei codici italiani poc’anzi menzionati.

Vero è che in essi, e in specie nel più recente, sono racchiuse alcune previsioni che recuperano il cuore dell’istituto: insufficienti tuttavia, a leggere la massima parte della letteratura fiorita sino agli anni Sessanta dello scorso secolo, per dedurvi la sopravvivenza dell’eccezione. Vista da Giovanni Luigi Pellizzi, autore della voce ‘Exceptio doli uscita nel 1960 nel Novissimo digesto italiano, addirittura come un inaccettabile cavallo di Troia all’interno del sistema, in grado di scardinarne in ogni momento la stabilità, per Andrea Torrente, alla cui penna si deve la voce Eccezione di dolo apparsa nel 1965 nell’Enciclopedia del diritto, era da considerarsi definitivamente tramontata.

Un’inversione di tendenza si registra in effetti in seguito: e ne sono indici particolarmente significativi altre due voci enciclopediche relative all’eccezione in parola, l’una, del 1991, di Filippo Ranieri per il Digesto delle discipline privatistiche - Sezione civile, l’altra, del 1997, di Aldo Angelo Dolmetta, per l’Enciclopedia giuridica Treccani, nonché una monografia del 2005 di Giovanni Meruzzi, intitolata L’‘exceptio doli’ dal diritto civile al diritto commerciale. Nei tre lavori l’istituto viene invero dato per nuovamente vigente: e a comprova vi si richiamano le decisioni giudiziarie che, sempre più frequentemente, fanno riferimento al medesimo.

Se il dibattito sulle sue sorti si è così sopito, esso prosegue comunque intorno a varie altre questioni: proprio quelle, cui ho accennato in apertura, delle quali si occupa questo libro.