DIRITTO PENALE ROMANO
FONDAMENTI E PROSPETTIVE
I
LE DISCIPLINE GENERALI
tomo primo
tomo secondo
A CURA DI
LUIGI GAROFALO
NAPOLI, JOVENE EDITORE, 2022
X-1362 pp. ISBN 978-88-243-2762-6
INDICE SOMMARIO
TOMO PRIMO
Presentazione di Luigi Garofalo
IX
FRANCESCA PULITANÒ, Autonomia del diritto penale romano? Considerazioni critiche
1
SARA GALEOTTI, Delictum e crimen: la qualificazione dell’illecito nell’esperienza giuridica romana
21
CARLO PELLOSO, Il principio di legalità penale in Roma antica: presenze in filigrana e assenze in chiaroscuro
57
MARGHERITA SCOGNAMIGLIO, L’interpretazione della legge penale e l’analogia
107
RICCARDO FERCIA – ANDREA MEREU, Materiali per una verifica storica della concezione realistica dell’illecito penale
139
GABRIELE CIVILLO, Il principio di auto-responsabilità
177
NUNZIA DONADIO, La pericolosità criminale nella riflessione retorica e giuridica di Roma antica
193
MIRIAM PADOVAN, Il soggetto passivo
279
MASSIMILIANO VINCI, Rapporto di causalità – rapporti di causalità: riflessioni frammentarie tra diritto penale moderno e giurisprudenza romana
321
SILVIA VIARO, La responsabilità per omissione nel diritto penale romano: origini e funzioni
357
LAURA D’AMATI, I reati di danno e i reati di pericolo nell'elaborazione di Claudio Saturnino
391
MARIA FEDERICA MEROTTO, La bipartizione dei delicta militum in propria e communia nel De re militari di Arrio Menandro
421
MARCO FALCON, Reato impossibile e putativo in diritto romano a partire da Gai 3.198
445
ALBERTO ZINI, Considerazioni circa alcune ipotesi di concorso tra repressione pubblica e privata in epoca classica
459
ROBERTO SCEVOLA, Sul concorso di persone nel diritto penale romano: percorsi giurisprudenziali
507
LORENZO FRANCHINI, I reati associativi
565
TOMO SECONDO
MICHELE A. FINO, La questione dell'antigiuridicità alla luce della Lex Aquilia. Per una ricostruzione della originaria funzione economico-sociale della norma
643
ROBERTO SCEVOLA, Vim vi repellere licet: configurabilità, struttura ed evoluzione della difesa reattiva in diritto romano
677
CARLO DE CRISTOFARO, Il consenso dell’avente diritto e gli atti illeciti nel diritto romano
733
ANNAMARIA SALOMONE, Intorno all'efficacia scusante della necessità
777
NATALE RAMPAZZO, Adempimento dell’ordine impartito dal superiore (dominus o pater familias)
801
PAOLA PASQUINO, La valenza scriminante dell'esercizio di un diritto nell’esperienza giuridica romana
843
MARTA BEGHINI, L’eccesso colposo nell’esperienza giuridica romana
885
PAOLA LAMBRINI, Tra imputabilità e colpevolezza
919
FRANCESCO SILLA, La dimensione etica del dolo
933
PAOLA LAMBRINI, Il dolo: un concetto multiforme
953
ELEONORA NICOSIA, Sulla non intenzionalità nella repressione criminale romana
989
MIRKO SCANTAMBURLO, La responsabilità oggettiva nel diritto criminale romano
1027
ISABELLA ZAMBOTTO, Ignorantia facti non nocet e ignorantia iuris nocet: natura ed efficacia dell’errore
1083
CHARLOTTE CHEVALIER, Dolus pro facto accipitur: alle origini del concetto di tentativo
1137
MATTIA MILANI, Le circostanze nel diritto penale romano
1187
MARTINA BEGGIATO, Alle origini della recidiva nell’esperienza giuridica romana
1235
STEFANIA FUSCO, Mitigare leges et intendere: la variazione della pena nel diritto romano
1277
ALBERTO ZINI, La funzione della pena
1281
FRANCESCO FASOLINO, Note sulla prescrizione dei crimini nell’ordinamento giuridico romano
1349
ROBERTO SIGNORINI, La permanenza dell’illecito penale tra dogmatica moderna ed elaborazione giurisprudenziale romana
PRESENTAZIONE
Articolato in due tomi, vede la luce il primo volume di un’opera tripartita, dedicata al diritto penale romano privato e pubblico. Alla ricostruzione delle discipline generali che vi è contenuta seguirà la trattazione dei singoli illeciti e poi delle forme di repressione criminale.
Anche il secondo e terzo volume, al pari di quello iniziale, constano di contributi concepiti e discussi nell’ambito degli ormai tradizionali seminari romanistici di Bressanone, propaggine estiva dell'Università di Padova. Per un triennio, questi appuntamenti sono stati riservati al tema dei principi e della vitalità del diritto penale romano, nel quadro di un programma di ricerca finanziato a livello ministeriale e da me coordinato, che ha impegnato anche gli Atenei di Udine e di Verona, attraverso due gruppi di lavoro di cui erano rispettivamente responsabili Paola Ziliotto e Carlo Pelloso.
A Bernardo Santalucia, che ha presenziato agli incontri mettendo a disposizione dei più giovani studiosi le sue magistrali competenze, molto debbono questi libri.
Luigi Garofalo