Marco Falcon
Pellegro Piola e la dicatio ad patriam
della Madonna degli Orefici
IMAGO Iuris
X
Collana diretta da
Luigi Garofalo
Pisa, Pacini Editore, 2020
180 pp. – ISBN 979-12-5976-243-6
INDICE
Premessa
11
I. Introduzione
17
II. Pellegro Piola
21
III. Tragica fine di Piola
35
IV. Processi per l’uccisione di Piola
57
V. La Madonna degli Orefici
69
VI. La collocazione in pubblico della Madonna degli Orefici e l’avvio delle controversie
77
VII. La dicatio ad patriam nel diritto romano
95
VIII. Le fonti romane sulla dicatio ad patriam
107
IX. La sentenza della Corte d’appello di Genova del 10 giugno 1865
121
X. La Madonna degli Orefici e le sorelle Parodi
143
XI. La prima controversia del Comune di Genova con Luigi Parmetler
153
XII. La seconda controversia con Luigi Parmetler
159
XIII. Le vicende del Novecento nei documenti della Soprintendenza e la situazione odierna
165
Elenco delle tavole
179
Seconda di copertina
Nel giorno della morte del pittore genovese Pellegro Piola, venne collocata in pubblico la sua opera più famosa, la Madonna degli Orefici, commissionatagli dall’omonima corporazione. Disciolto tale ente, le sorti del quadro diedero luogo a una controversia di vasta eco, decisa, in ultimo, dalla Corte d'appello di Genova nel 1865. Questa qualificò la tavola di ardesia come dedicata perpetuamente al pubblico godimento, inamovibile e non soggetta a distrazione, segnando il primo passo di un percorso giurisprudenziale che è culminato nella definizione della figura della dicatio ad patriam, forma di vincolo di beni privati all’uso pubblico che trova ancora oggi larga applicazione nelle sentenze italiane. Le vicende della Madonna degli Orefici svelano interessanti risvolti – non solo giudiziari – relativi alla drammatica esperienza personale del suo autore; raccontano, inoltre, dei tentativi di appropriazione che l’hanno riguardata, della sua acquisizione da parte di un noto mecenate genovese e del salvataggio dalle insidie del secondo conflitto mondiale: tutte circostanze, queste, che concorrono a tratteggiarne lo statuto giuridico, conforme, nei suoi elementi essenziali, alla disciplina posta dal diritto romano.
Terza di copertina
Marco Falcon è assegnista di ricerca presso l'Università di Padova. Autore di varie pubblicazioni attinenti all'ordinamento romano, tra le quali ‘Dicatio ad patriam’. La collocazione in pubblico di beni privati nella riflessione dei giuristi romani (Napoli, 2020), ha dedicato particolare attenzione al diritto di età arcaica e alla disciplina dei beni in età classica.