FRANCESCO ARCARIA

 

 

CITTÀ CITTADINI CITTADINANZE

 

DALLA CIVITAS ROMANA

ALLA CITTADINANZA EUROPEA

 

 

 

 

 

 

 

 

NAPOLI, SATURA EDITRICE, 2023

VIII-180 pp.  ISBN 978-88-7607-239-0

 

 

 

 

 

 

 

INDICE SOMMARIO

 

 

 

1.         Introduzione

1

2.         Cittadinanze

8

3.         Cittadinanza, democrazia e libertà

29

4.         Crisi della cittadinanza

41

5.         Città

46

6.         Imperi

58

7.         Constitutio Antoniniana

71

8.         Cittadinanza europea

103

9.         Civis europaeum sum

142

10.       Conclusioni

156

 

 

Indice degli autori

169

 

Indice delle fonti

179

 

 

Quarta di copertina

 

Tra le numerose categorie giuridiche fondanti che la tradizione romana ci ha trasmesso, quella della cittadinanza è certamente una delle più importanti. La storia del concetto di cittadinanza è quindi assai lunga, concretizzandosi così in una serie di modelli dei quali significato ed efficacia dipendono dal dialogo instaurato con l’itinerario vissuto da questo paradigma tra passato, presente e futuro. Pertanto, una riflessione sull’idoneità di tale istituto ad afferrare ed a distinguere situazioni giuridiche romane può gettare nuova luce su idee e concetti politico-costituzionali fatti propri dal vocabolario e dalla simbologia istituzionale della modernità e, insieme, aiutare l'interprete moderno a comprendere le ragioni della crisi che oggi attraversa in profondità l’essenza stessa della cittadinanza. Ciò consente allora di rispondere a numerosi interrogativi: cosa vuol dire fare storia della cittadinanza? Ancora, come ci si muove, da storici del diritto, in un campo ormai intensamente frequentato da sociologi, filosofi e politologi? Infine, quali operazioni storico-ermeneutiche possono essere compiute con il concetto di cittadinanza? Ed è proprio in quest’ottica che si pone l’interrogativo se si possa, o meno, individuare nella cittadinanza romana concessa dalla Constitutio Antoniniana del 212 d.C. a tutti (o quasi) gli abitanti dell’impero romano una cittadinanza paradigmatica di quella europea, al quale il libro, anche alla luce degli archetipi di ‘città’ ed ‘impero’ e del rapporto tra cittadinanza, democrazia e libertà, cerca di dare una risposta.

 

 

FRANCESCO ARCARIA (1961), professore ordinario di Istituzioni di diritto romano e di Storia del diritto romano nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania, è autore di 197 pubblicazioni sulle istituzioni giuridiche e politiche di Roma antica, tra le quali le monografie «Senatus censuit». Attività giudiziaria ed attività normativa del senato in età imperiale (1992), «Referre ad principem». Contributo allo studio delle «epistulae» imperiali in età classica (2000), «Oratio Marci». Giurisdizione e processo nella normazione di Marco Aurelio (2003), Diritto e processo penale in età augustea. Le origini della «cognitio» criminale senatoria (2009), «Quod ipsi Gallo inter gravissima crimina ab Augusto obicitur». Augusto e la repressione del dissenso per mezzo del senato agli inizi del Principato (2013). Dal «senatus consultum ultimum» alla «cognitio senatus». Forme, contenuti e volti dell’opposizione ad Augusto e repressione del dissenso tra Repubblica e Principato (2016). Costituzione e processo nella trattatistica di diritto romano dell'Ottocento e del primo Novecento (2017). «Cognoscere, iudicare, promere et exercere iustitiam». «Princeps», giudici e «iustitia» in Plinio il Giovane (2019). «Iudicis est semper in causis verum segui, patroni, non numquam veri simile, etiam si minus sit verum, defendere». Il 'dovere di verità' tra la deontologia forense italiana e l’esperienza giuridica romana (2020). «Praetor uel praeses». I «libri, de omnibus tribunalibus» di Ulpiano (2022) e “Chi tace non dice nulla”. Il silenzio nell’esperienza giuridica romana (2023).