Francesco Arcaria

 

«COGNOSCERE IUDICARE, PROMERE ET EXERCERE IUSTITIAM»

 

PRINCEPS, GIUDICI E IUSTITIA IN PLINIO IL GIOVANE

 

 

 

 

 

 

 

NAPOLI, SATURA EDITRICE, 2019

VIII-192 pp.  ISBN 978-88-7607-197-3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

INDICE-SOMMARIO

 

 

Introduzione

1

 

 

CAPITOLO PRIMO

 

I GIUDICI ED IL PRINCEPS

 

 

1.         Il ius referendi

9

2.         Il processo civile

17

3.         Il processo penale

30

4.         Il processo amministrativo

37

5.         Il processi disciplinare

50

6.         Il processo militare

53

7.         Epistulae e competenza dei giudici

61

8.         Epistulae, rescripta ed officium iudicis

64

9.         Exemplum epistulae

75

10.       La dialettica processuale tra princeps e praeses provinciae

81

11.       Epistulae o decreta: tertium non datur

97

 

 

 

CAPITOLO SECONDO

 

LA IUSTITIA

 

 

1.         Iustitia e philosophia

107

2.         La iustitia e le virtutes iudicis

120

3.         Iustitia, economia e finanze

138

4.         Iustitia ed amministrazione

155

5.         L’ usus munusque iustitiae

163

 

Conclusioni

169

 

Indice degli autori

177

 

Indice delle fonti

189

 

 

 

 

Quarta di copertina

 

Il volume illustra l'utilizzo dell'epistula, da parte di Traiano, come strumento privilegiato per enunciare principii giuridici nuovi o, comunque, opportune soluzioni interpretative che ispirarono una puntuale, talvolta, dettagliata e minuziosa regolamentazione normativa che riguardò i giudizi civili, penali, amministrativi, disciplinari e militari e, quindi, che esplicò i suoi effetti sull'jntero ordinamento processuale dell'epoca, rappresentando così un mezzo formidabile, nelle mani di questo imperatore, per dettare una disciplina che, incidendo profondamente tanto sull'officium ed i poteri del giudice quanto sulla su competenza, era finalizzata ad esercitare un immanente controllo politico-giudiziario da parte dell'autorità imperiale sui magistrate e funzionari dell'impero, sia quelli centrali e sia quelh periferici e, tra questi ultimi, in particolare, i governatori provinciali. E, in stretta correlazione a ciò, emerge, nel pensiero di Plinio, un concetto di 'iustitia' che non coincide affatto con quello che si rinviene nel diritto romano, dal momento che questo integerrimo e fedele servitore dello Stato propone della iustitia una teorizzazione diversa, intendendola come modello ideale di etica sociale ed economica del potere e. al contempo, come guida sicura nella quotidiana pratica di governo.

 

FRANCESCO ARCARIA (1961), professore ordinario di Istituzioni di diritto romano nell’Università di Catania, è autore di oltre sessanta saggi sulle istituzioni giuridiche e politiche di Roma antica apparsi in riviste, atti di convegni e raccolte di studi e di un manualetto sulla storia e sulle fonti del diritto romano (Introduzione allo studio delle istituzioni di diritto romano. L'ordinamento costituzionale ed il sistema delle fonti di Roma antica, 2010) e coautore di opere didattiche sulle fonti (Le fonti di produzione del diritto romano, 2002 ed «Ab urbe condita». Fonti per la storia del diritto romano dall’età regia a Giustiniano, 2002) e di manuali di storia del diritto romano (Storia giuridica di Roma. Principato e Dominato, 1998 e Diritto romano. I. Storia costituzionale di Roma, 2014). Ha pubblicato le monografie «Senatus censuit». Attività giudiziaria ed attività normativa del senato in età imperiale (1992), «Referre ad principem». Contributo allo studio delle «epistulae» imperiali in età classica (2000), «Oratio Marci». Giurisdizione e processo nella normazione di Marco Aurelio (2003), Diritto e processo penale in età augustea. Le origini della «cognitio» criminale senatoria (2009) e «Quod ipsi Gallo inter gravissima crimina ab Augusto obicitur». Augusto e la repressione del dissenso per mezzo del senato agli inizi del Principato (2013).