ISPROM
ISTITUTO DI STUDI E PROGRAMMI PER IL MEDITERRANEO
Mediterraneo, Russia, Sardegna
Da antonio Gramsci a luigi Polano
Sassari, 1 -
2 dicembre 2017
Intervento di saluto
MONS. GIANCARLO ZICHI
Responsabile Ufficio Beni Culturali
Arcidiocesi di Sassari
Rivolgo un
cordiale saluto al Direttore prof. Pierangelo Catalano e agli altri membri
dell’ISPROM con i più vivi complimenti per aver organizzato questo importante
Seminario su Mediterraneo, Russia e
Sardegna.
Porgo
anche il saluto di Sua Eccellenza mons. Gian Franco
Saba, arcivescovo metropolita, di Sassari, che mi ha invitato a partecipare,
pregando di rappresentarlo essendo impegnato in attività pastorali.
I
relatori che si alternano oggi e domani presenteranno argomenti storici,
politici e religiosi. Alcuni interventi affronteranno anche tematiche
religiose relative alla Chiesa Cattolica
e a quella Ortodossa.
Ora
intendo portare l’attenzione sul periodo storico della Sardegna bizantina nel
momento cui si diffusero la devozione verso i santi orientali e il culto della
Chiesa greca. La tradizione ha conservato sino il culto dei santi orientali,
alcuni dei quali sono stati scelti come titolari di importanti chiese sarde.
Ricordo in particolare S. Nicola, titolare della cattedrale di Sassari, scelto
anche come patrono della città. A nessuno dovrà sfuggire l’evento, unico più
che raro, della devozione a San Costantino, che viene festeggiato solennemente
a Sedilo e a Pozzomaggiore. Conosciamo molto bene come la Chiesa Cattolica non
lo considera santo.
Altro
fattore significativo di legame tra i centri sardi e alcune importanti città
europee è dato dalla raccolta di interessanti exempla
del mondo cistercense di Clairveaux scritti da
Erberto, religioso di quel monastero, venuto in Sardegna alla fine del secolo
XII, perché nominato arcivescovo di Torres. Questa raccolta durante tutto il
Medioevo ebbe un’eccezionale diffusione non solo in Francia, ma anche in
Austria, Germania e perfino nel territorio ceco presso un monastero certosino
della città di Olmoucz, famoso centro culturale. Nel Liber visionum et miraculorum clarevallensium,
questo è il titolo della raccolta, la cui edizione critica è stata pubblicata
nel marzo scorso, moltissimi episodi appartengono a S. Bernardo, che percorse
l’Europa per stabilirvi la pace e l’unità ed illuminò la Chiesa con i suoi
scritti e le sue ardenti esortazioni. Oltre le figure insigni di monaci vengono
ricordati re e imperatori che ebbero relazioni con S. Bernardo. Tra questi
troviamo il giudice di Torres, Gonario, che una volta conosciuto S. Bernardo
durante un pellegrinaggio a Tours, o al ritorno dalla Terra Santa, decise di
lasciare il regno per rinchiudersi nel monastero di Clairveaux.
Oggi come ieri esistono relazioni religiose,
spirituali, culturali tra la Sardegna l’Europa e la Russia. Tutto ciò potrebbe
segnare un forte incentivo per incrementare le azioni di collaborazione e
cooperazione nel territorio europeo.
[Un evento culturale,
in quanto ampiamente pubblicizzato in precedenza, rende impossibile qualsiasi valutazione veramente anonima dei contributi ivi presentati. Al fine della
pubblicazione, questo scritto è stato valutato “in chiaro”
dai promotori dei Seminari Russia e Mediterraneo e dalla direzione di Diritto @ Storia]