D-&-Innovazione-2018

 

 

ISPROM

ISTITUTO DI STUDI E PROGRAMMI PER IL MEDITERRANEO

 

Mediterraneo, Russia, Sardegna

Da antonio Gramsci a luigi Polano

Sassari, 1 - 2  dicembre  2017

 

 

Intervento di saluto

 

MONS. GIANCARLO ZICHI

Responsabile Ufficio Beni Culturali Arcidiocesi di Sassari

 

 

Rivolgo un cordiale saluto al Direttore prof. Pierangelo Catalano e agli altri membri dell’ISPROM con i più vivi complimenti per aver organizzato questo importante Seminario su Mediterraneo, Russia e Sardegna.

Porgo anche il saluto di Sua Eccellenza mons. Gian Franco Saba, arcivescovo metropolita, di Sassari, che mi ha invitato a partecipare, pregando di rappresentarlo essendo impegnato in attività pastorali.

I relatori che si alternano oggi e domani presenteranno argomenti storici, politici e religiosi. Alcuni interventi affronteranno anche tematiche religiose  relative alla Chiesa Cattolica e a quella Ortodossa.

Ora intendo portare l’attenzione sul periodo storico della Sardegna bizantina nel momento cui si diffusero la devozione verso i santi orientali e il culto della Chiesa greca. La tradizione ha conservato sino il culto dei santi orientali, alcuni dei quali sono stati scelti come titolari di importanti chiese sarde. Ricordo in particolare S. Nicola, titolare della cattedrale di Sassari, scelto anche come patrono della città. A nessuno dovrà sfuggire l’evento, unico più che raro, della devozione a San Costantino, che viene festeggiato solennemente a Sedilo e a Pozzomaggiore. Conosciamo molto bene come la Chiesa Cattolica non lo considera santo.

Altro fattore significativo di legame tra i centri sardi e alcune importanti città europee è dato dalla raccolta di interessanti exempla del mondo cistercense di Clairveaux scritti da Erberto, religioso di quel monastero, venuto in Sardegna alla fine del secolo XII, perché nominato arcivescovo di Torres. Questa raccolta durante tutto il Medioevo ebbe un’eccezionale diffusione non solo in Francia, ma anche in Austria, Germania e perfino nel territorio ceco presso un monastero certosino della città di Olmoucz, famoso centro culturale. Nel Liber visionum et miraculorum clarevallensium, questo è il titolo della raccolta, la cui edizione critica è stata pubblicata nel marzo scorso, moltissimi episodi appartengono a S. Bernardo, che percorse l’Europa per stabilirvi la pace e l’unità ed illuminò la Chiesa con i suoi scritti e le sue ardenti esortazioni. Oltre le figure insigni di monaci vengono ricordati re e imperatori che ebbero relazioni con S. Bernardo. Tra questi troviamo il giudice di Torres, Gonario, che una volta conosciuto S. Bernardo durante un pellegrinaggio a Tours, o al ritorno dalla Terra Santa, decise di lasciare il regno per rinchiudersi nel monastero di Clairveaux.

 Oggi come ieri esistono relazioni religiose, spirituali, culturali tra la Sardegna l’Europa e la Russia. Tutto ciò potrebbe segnare un forte incentivo per incrementare le azioni di collaborazione e cooperazione nel territorio europeo.

 

[Un evento culturale, in quanto ampiamente pubblicizzato in precedenza, rende impossibile qualsiasi valutazione veramente anonima dei contributi ivi presentati. Al fine della pubblicazione, questo scritto è stato valutatoin chiarodai promotori dei Seminari Russia e Mediterraneo e dalla direzione di Diritto @ Storia]