D-&-Innovazione-2018

 

 

ISPROM

ISTITUTO DI STUDI E PROGRAMMI PER IL MEDITERRANEO

 

Mediterraneo, Russia, Sardegna

Da antonio Gramsci a luigi Polano

Sassari, 1 - 2  dicembre  2017

 

 

 

Sistema Sovietico e fordismo nel pensiero di Gramsci

- Stralci tratti dai “Quaderni dal carcere” (Q1 e Q22) -

 

MAURO PALA

Università di Cagliari

 

 

Gramsci evidenzia che il contenuto essenziale del fordismo doveva essere individuato nella «volontà di dare la supremazia all’industria e ai metodi industriali, di accelerare con mezzi coercitivi la disciplina e l’ordine nella produzione, di adeguare i costumi alle necessità del lavoro. Sarebbe sboccata necessariamente in una forma di bonapartismo, perciò fu necessario spezzarla inesorabilmente».

«Ciò che oggi viene chiamato americanismo è in gran parte la critica preventiva dei vecchi strati che dal possibile nuovo ordine saranno appunto schiacciati e che sono già preda di un’ondata di panico sociale, di dissoluzione, di disperazione, è un tentativo di reazione incosciente di chi è impotente a ricostruire e fa leva sugli aspetti negativi del rivolgimento».

«Non è dai gruppi sociali ‘condannati’ dal nuovo ordine che si può attendere la ricostruzione, ma da quelli che stanno creando, per imposizione e con la propria sofferenza, le basi materiali di questo nuovo ordine: essi devono trovare il sistema di vita ‘originale’ e non di marca americana, per far diventare “libertà” ciò che oggi è “necessità”».

«L’America senza “tradizione” ma anche senza questa cappa di piombo (…) La non esistenza di queste sedimentazioni vischiose delle fasi storiche passate ha permesso una base sana all’industria e specialmente al commercio e permette sempre di più la riduzione dei trasporti e del commercio a una reale attività subalterna della produzione (…). Questa razionalizzazione preliminare delle condizioni generali della produzione già esistente o facilitata dalla storia, ha permesso di razionalizzare la produzione, combinando la forza (distruzione del sindacalismo) con la persuasione (salari e altri benefici)».

«Per collocare tutta la vita del paese sulla base dell’industria. L’egemonia nasce dalla fabbrica e non ha bisogno di tanti intermediari politici e ideologici. (…) La lotta che c’è stata in America è ancora per la proprietà del mestiere, contro la libertà industriale, cioè come quelle che si è avuta in Europa nel secolo XVIII, sebbene in altre condizioni. L’assenza della fase europea segnata come tipo dalla Rivoluzione Francese, in America ha lasciato gli operai ancora grezzi».

«Le sue (di Trockij) soluzioni pratiche erano errate, ma le preoccupazioni erano giuste. In questo squilibrio fra pratica e teoria era insito il pericolo. Ciò si era manifestato già precedentemente, nel 1921. Il principio della coercizione nel mondo del lavoro era giusto (…) ma la forma che aveva assunto era errata: il ‘modello’ militare era diventato un presagio funesto, gli eserciti del lavoro fallirono».

«Attività meno sconnesse fra loro di quanto allora potesse sembrare. Il nuovo metodo di lavoro e il modo di vivere sono indissolubili: non si possono ottenere successi in un campo senza ottenere risultati tangibili nell’altro. In America la razionalizzazione e il proibizionismo sono indubbiamente connessi».

«Le inchieste degli industriali sulla vita privata degli operai sono necessità del nuovo metodo di lavoro. Chi irridesse a queste iniziative e vedesse in esse solo una manifestazione ipocrita di ‘puritanesimo’ si negherebbe ogni possibilità di capire l’importanza, il significato e la portata obbiettiva del fenomeno americano, che è anche il maggior sforzo collettivo [finora esistito] per creare con una rapidità inaudita e con una coscienza del fine mai vista nella storia, un tipo nuovo di lavoratore e d’uomo».

«Se si vuole studiare la nascita di una concezione del mondo che dal suo fondatore non è stata mai esposta sistematicamente (e la cui coerenza essenziale è da ricercare non in ogni singolo scritto ma nell’intero sviluppo del lavoro intellettuale vario in cui gli elementi della concezione sono impliciti) occorre fare preliminarmente un lavoro filologico minuzioso condotto col massimo scrupolo di esattezza, di onestà scientifica, di lealtà intellettuale, di assenza di ogni preconcetto ed apriorismo o partito preso».

«Occorre, prima di tutto, riconoscere il processo di sviluppo intellettuale del pensatore dato per identificare gli elementi divenuti stabili e ‘permanenti’, cioè che sono stati assunti come pensiero proprio, diverso e superiore al ‘materiale’ studiato e che ha servito di stimolo; solo questi elementi sono momenti essenziali del processo di sviluppo (…). La ricerca del leit-motiv, del ritmo del pensiero in sviluppo, deve essere più importante delle singole affermazioni e degli aforismi staccati».

«L’americanismo, nella sua forma più compiuta, domanda una condizione preliminare, di cui gli americani che hanno trattato questi problemi non si sono occupati, perché essa in America esiste naturalmente: questa condizione si può chiamare una ‘composizione demografica razionale” e consiste in ciò che non esistano classi numerose senza una funzione essenziale nel mondo produttivo, cioè classi assolutamente parassitarie».

«La prospettiva è internazionale e non può essere che tale. Occorre pertanto studiare esattamente la combinazione di forze nazionali che la classe internazionale dovrà dirigere e sviluppare secondo la prospettiva e le direttive internazionali. La classe dirigente è tale solo se interpreterà esattamente questa combinazione, di cui essa stessa è componente in quanto può dare al movimento un certo indirizzo in certe prospettive».

«Le costituzioni politiche sono necessariamente dipendenti dalla struttura economica, dalle forme di produzioni e di scambio. Con la semplice enunciazione di questa formula molti credono di aver risolto ogni problema politico o storico, credono di essere in grado di impartire lezioni a destra e a manca».

 

[Un evento culturale, in quanto ampiamente pubblicizzato in precedenza, rende impossibile qualsiasi valutazione veramente anonima dei contributi ivi presentati. Al fine della pubblicazione, questo scritto è stato valutato in chiaro dai promotori dei Seminari Russia e Mediterraneo e dalla direzione di Diritto @ Storia]