Francesco Arcaria
Costituzione e processo
Nella Trattatistica di diritto
romano
dell’ottocento e del primo
novecento
Napoli, Satura editrice, 2017
X-264 pp.
ISBN 978-88-7607-165-2
INDICE SOMMARIO
Introduzione
1
CAPITOLO PRIMO
IL DIRITTO PUBBLICO
1. Da
Niebuhr a Mommsen
5
2. Rubino: una Verfassungsgeschichte tra Staatsaltertümer
e Staatsrecht
13
3. Göttling:
le fonti monumentali ed epigrafiche e la ricostruzione della costituzione
romana
32
4. Lange: il diritto pubblico di Roma come storia della costituzione
romana
34
5. Willems: il superamento della prospettiva antiquaristica
38
6. Mispoulet:
la Constitution e l'Administration
44
7. Bouché-Leclercq: la trattazione unitaria del
diritto pubblico e del diritto privato romano
49
8. Karlowa: un dialogo difficile tra filologia, storia e
dogmatica giuridica
52
9. Herzog: la Staatsverfassung romana come emblema del
'costituzionalismo' antico
55
10. Costa: una Storia del diritto romano pubblico in
aperta critica allo Staatsrecht mommseniano
59
11. Conclusioni
64
CAPITOLO SECONDO
IL PROCESSO CIVILE
1. Da
Keller a Wlassak
71
2. Zimmern:
le actiones come strumento di
comprensione del diritto privato romano
73
3. Keller: il processo civile romano come 'complesso
organismo vivente in perenne movimento'
75
4. Bethmann-Hollweg: un trattato che apre una nuova stagione
di studi sul processo civile romano
85
5. Bekker: l'actio
come punto di osservazione privilegiato del processo civile romano
89
6. Karlowa: un'originale esposizione del processo civile
arcaico romano
94
7. Baron: un manuale istituzionale in omaggio alla lezione
dei grandi Maestri del passato
97
8. Hartmann: Ubbelohde: la ricostruzione della
‘macchina giudiziaria’ romana
99
9. Buonamici: il processo civile arcaico romano come sistema
di actiones
100
10. Zocco-Rosa: l'approccio comparatistico di un manuale
caduto nell'oblio
103
11. Eisele: l'incontro tra la filologia e la riflessione
storico-giuridica
110
12. Jobbé-Duval: dal processo civile arcaico alla lex
Aebutia
113
13. Samter: una suggestiva interpretazione dei rapporti tra ordo
e cognitio
115
14. Steinwenter: il processo civile contumaciale romano
120
15. Bertolini: un trattato additabile come mirabile esempio di
ricerca e didattica
124
16. Costa: la struttura privatistica dell'ordo e quella pubblicistica della cognitio
129
17. Wlassak: un momento di cesura e di svolta negli studi sul
processo civile romano
133
18. Wenger: l'ausilio della papirologia giuridica per la
ricostruzione del processo civile romano
142
19. Arangio-Ruiz: il processo civile romano nei documenti
della prassi giudiziaria
157
20. Conclusioni
162
CAPITOLO TERZO
IL PROCESSO CRIMINALE
1. Da
Geib a Wlassak
167
2. Geib:
una pietra miliare nel percorso della processualistica
criminale romana ottocentesca
171
3. Laboulaye:
il processo criminale romano come emblema della
civiltà di un popolo
179
4. Zumpt:
un inedito indirizzo metodologico storico-processualistico
189
5. Di
Marzo: il processo criminale romano tra dogmatica e sociologia
196
6. Hitzig:
dal processo penale greco al processo criminale romano
207
7. Strachan-Davidson:
un unicum nella trattatistica di diritto processuale criminale romano
213
8. Wlassak:
il processo criminale romano tra iudicium publicum e iudicium
privatum
224
9. Lengle:
il processo criminale romano come strumento di lotta per la supremazia politica
235
10. Conclusioni
247
Indice degli autori
253
Indice delle fonti
263
Quarta di copertina
Il volume
ripercorre le strade battute dalla trattatistica e dalla manualistica di
diritto pubblico e processuale civile e penale romano tra i primi decenni
dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, evidenziando come alcune opere
di questa grande tradizione storiografica delinearono un preciso itinerario,
non di rado unitario e in qualche modo omogeneo, connotato peculiarmente da
tendenze metodologiche della scienza romanistica che recarono importanti
innovazioni nel panorama degli studi dell’epoca e che mostrano
straordinari profili di attualità anche per la storiografia
contemporanea, del cui percorso continuano a costituire delle vere e proprie
pietre miliari. E ciò sulla scorta della consapevolezza che le nuove
generazioni di studiosi, e specialmente quelli delle nazioni che si affacciano
oggi allo studio del diritto romano, rischiano seriamente, anche se il
più delle volte inconsapevolmente, di vedere inficiate le proprie
ricerche laddove non terranno più in debito conto la grande lezione
tramandataci dai grandi maestri del diritto romano dell'Ottocento e dei primi
decenni del Novecento. Appare allora doveroso comprendere e rivalutare tali opere,
storicizzandole, dal momento che esse, per un verso, consentono
all’interprete moderno di impostare e risolvere problemi giuridici che la stessa letteratura
ottocentesca non era stata in grado di decifrare e, per altro verso, rispondono
ai numerosi interrogativi sul significato dello studio del diritto romano
ancora nel ventunesimo secolo e sul suo rapporto con il diritto moderno,
rammentando così agli storici del diritto romano il loro precipuo
compito di conciliare la presenza di un passato sicuramente glorioso con
l'urgenza di un presente certamente meno illustre.
FRANCESCO ARCARIA (1961), professore ordinario di Istituzioni di diritto romano e di
Storia del diritto romano nell'Università di Catania, è autore di
ottanta saggi sulle istituzioni giuridiche e politiche di Roma antica apparsi
in riviste, atti di convegni e raccolte di studi e di un manualetto sulla
storia e sulle fonti del diritto romano (Introduzione allo studio delle
istituzioni di diritto romano. L’ordinamento costituzionale ed il sistema
delle fonti di Roma antica, 2010)
e coautore di opere didattiche sulle fonti (Le fonti di produzione del diritto romano, 2002 ed
«Ab urbe condita». Fonti per la storia del diritto romano
dall'età regia a Giustiniano,
2002) e di manuali di storia del diritto romano (Storia giuridica di Roma. Principato e
Dominato, 1998 e Diritto romano. I. Storia costituzionale di Roma, 2014). Ha pubblicato le
monografie «Senatus censuit». Attività giudiziaria ed
attività normativa del senato in età imperiale (1992), «Referre ad
príncipem». Contributo allo studio delle «epistulae»
imperiali in età classica (2000), «Oratio Marci».
Giurisdizione e processo nella normazione di Marco Aurelio (2003),
Diritto e processo penale in età augustea. Le origini della
«cognitio» criminale senatoria (2009), «Quod ipsi
Gallo inter gravissima crimina ab Augusto obicitur». Augusto e la
repressione del dissenso per mezzo del senato agli inizi del Principato (2013)
e Dal «senatus consultum ultimum» alla «cognino
senatus». Forme, contenuti e volti dell'opposizione ad Augusto e
repressione del dissenso tra Repubblica e Principato (2016).