DA ROMA ALLA TERZA ROMA
SEMINARI INTERNAZIONALI DI STUDI STORICI
Campidoglio, 21-22 aprile 2017
Pierangelo Catalano *
“Sapienza”
Università di Roma
Unità
di ricerca “Giorgio La Pira” del CNR
CONTINUITÀ
ROMANA: DA SASSARI A MOSCA
PREMESSA
AGLI ATTI DEL XXXVII SEMINARIO INTERNAZIONALE
DI STUDI STORICI “DA ROMA ALLA TERZA ROMA”
Sommario: 1. “Principium” a
Sassari: Natale di Roma 1974 e 1975. Luigi Polano e Giorgio La Pira. – 2. Sviluppi a Roma e in Eurasia.
– 3. Con
Johannes Irmscher. – 4. Con Guglielmo Iozzia. – 5. Natale di Roma in Campidoglio dal 1981: per la Terza Roma. – 6. Un aggiornamento nella prospettiva lapiriana. – 7. Verso il Monastero di San Sergio a Sergiev-Posad e
l’Accademia Teologica di Mosca. Nel Centenario della Rivoluzione d’Ottobre.
In occasione del Natale di Roma, 21
aprile 1974, il Gruppo di ricerca sulla diffusione del diritto romano organizzò
a Sassari un Seminario su Lenin e Roma,
in collaborazione con l’Associazione regionale sarda per i rapporti d’amicizia
tra l’Italia e la Repubblica Democratica Tedesca, presieduta dal senatore Luigi
Polano[1].
Tenne la relazione Johannes Irmscher, dell’Accademia delle Scienze della
Repubblica Democratica Tedesca[2].
Sempre in collaborazione con
l’Associazione regionale sarda per i rapporti d’amicizia tra l’Italia e la
Repubblica Democratica Tedesca, in occasione del 21 aprile 1975, venne
organizzato nell’Aula Magna dell’Università di Sassari un Seminario di studi su
Dittatura: concetti antichi e moderni;
vi parteciparono tra gli altri Paolo Frezza dell’Università di Firenze,
Johannes Irmscher dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Democratica
Tedesca, e José Antonio Viera Gallo, già sottosegretario alla Giustizia della
Repubblica del Cile (tra il 1970 e il 1973)[3].
Nel 1975 Giorgio La Pira salutò gli
inizi delle attività del Gruppo di ricerca sulla diffusione del diritto romano
dedicate alle celebrazioni del 21 Aprile, Natale di Roma. Il 19 Aprile (annoto
ora: giorno di S. Espedito Martire,
militare romano). Giorgio La Pira ci telegrafò: «Pax orbis ex jure et
conventionibus»; già nel novembre 1974, a proposito dell’America Latina, Egli
aveva telegrafato: «Unitas et pax orbis ex jure».
Nel 1975 rappresentai
l’Università di Sassari alla “VI Conférence générale de la AIU-Association
Internationale des Universités”, in Unione Sovietica (Mosca, 17-23 agosto), su L’enseignement supérieur aux approches du
XXI siècle. In seduta
plenaria, ascoltai il coro degli studenti sovietici cantare il Gaudeamus igitur[4].
Le attività del 1975 si sono sviluppate
dapprima nei “Colloqui” con i romanisti
dei Paesi socialisti (il primo a Leipzig 1977, gli ultimi a Berlino 1988 e Roma 1991)[5]
e nei Colloqui con i romanisti
dell’Europa Centro-Orientale e dell’Asia (l’ultimo a Irkutsk, 14-16 ottobre
2009)[6].
Successivamente, dopo l’inizio nella Città di Valmontone con l’appoggio della
Provincia di Roma[7], vengono
organizzati i Seminari eurasiatici di
diritto romano: Dušanbe (14-15 ottobre 2011)[8]
e Istanbul (30-31 maggio 2014)[9].
Il prossimo seminario dovrà essere organizzato a Irkutsk nell’ottobre 2018.
Lo sviluppo più significativo della
celebrazione romanistica del Natale di Roma si ha, dal 1981 in Campidoglio, con
i Seminari internazionali di studi
storici “Da Roma alla Terza Roma” dovuti all’iniziativa di un Comitato
presieduto da Johannes Irmscher.
I Seminari
internazionali di studi storici “Da Roma alla Terza Roma” sono stati
istituzionalizzati con Deliberazione unanime del Consiglio Comunale di Roma,
del 22 settembre 1983 n. 5461 (qui ristampata all’inizio delle “Premesse”). Con
questa Deliberazione unanime del Consiglio Comunale, Roma riconosce la Terza
Roma (vedi infra, par. 5).
Johannes Irmscher, nato a Dresda il 14
settembre 1920, già membro corrispondente dell’Accademia delle Scienze della
Repubblica Democratica Tedesca, dal 1995 Vicepresidente della Leibniz-Sozietät,
è morto a Roma il 23 maggio 2000 [10].
Con e grazie a Lui abbiamo iniziato (a Sassari il 21 aprile 1974) i Colloqui con i romanisti dei paesi
socialisti[11] (poi: dell’Europa centro-orientale e d’Italia) che nell’ottobre 2000 ci
hanno condotto a Vladivostok[12].
Johannes Irmscher ha presieduto, sin
dall’inizio (1981), il Comitato promotore dei Seminari internazioni di studi storici ‘Da Roma alla Terza Roma’[13].
Index
ha dedicato a Johannes
Irmscher il volume 30 (2002), intitolato con le parole da lui pronunciate
nell’Aula di Giulio Cesare in Campidoglio il 21 aprile 2000: Res venit a triarios!
E’ stato ristampato, nel volume di Index 29/2001, uno scritto del 1969, in
cui il futuro Vicepresidente della Leibniz-Sozietät smascherava
l’«Abendlandmythus» insito nella risposta hitleriana al problema «Was ist
Europa?», ma anche in certe successive “continuità ideologiche” della
Bundesrepublik. Al fine di fissare la funzione dell’eredità culturale antica
nel «Bildungssystem» socialista, si debbono trovare, secondo l’Irmscher, gli
elementi di continuità nel «bellicoso» umanesimo del Rinascimento («dem die
Antike die Waffen im Kampf gegen die Unterjochung und Entwertung des Menschen
durch die weltlichen und klerikalen Mächte der Feudalgesellschaft lieferte»),
poi nell’umanesimo della filosofia e letteratura classica tedesca e soprattutto
nell’umanesimo socialista.
Con tale pensiero non contrasta, se bene
si interpreta, la conclusione della comunicazione su «Aeternitas nel pensiero di Cicerone» presentata dall’Irmscher al XX Seminario internazionale di studi storici
‘Da Roma alla Terza Roma’: «Per tutta la sua vita Cicerone ha creduto alla
missione eterna, alla missione mondiale della romanità. Dopo la sua morte, con
la fondazione dell’Impero romano questo sogno si è avverato. L’Impero augusteo
è esistito fino al 1453. Il suo legittimo erede è la chiesa cattolica, che è
non solo un’organizzazione sopranazionale, ma anche una forza spirituale
presente e operante in tutto il mondo»[14].
Pur se dogmaticamente non corretta, in parte (per la confusione tra sacerdotium e imperium), la conclusione di Johannes Irmscher colpisce[15].
Guglielmo Iozzia, nato a Santa Croce
Camerina (Ragusa) il 26 ottobre 1922, già titolare della Segreteria generale
del Comune di Roma dal gennaio 1975 all’aprile 1988, è morto a Sassari il 6
ottobre 2000.
Al dottor Iozzia, laureato in
Giurisprudenza nell’Università di Sassari, dobbiamo l’inizio in Campidoglio, il
21 aprile del 1981, dei Seminari
internazionali di studi storici ‘Da Roma alla Terza Roma’, istituzionalizzati
dal Consiglio comunale nel settembre 1983, con una deliberazione unanime:
«Atteso che, nel quadro di tali intenti diretti a far superare artificiose
barriere tra Oriente ed Occidente, si manifesta la possibilità di rilanciare la
tradizione universalistica di civiltà e di pace che congiunge tutt’ora l’Urbe
alla seconda Roma e alla terza Roma». A Lui dobbiamo la partecipazione del
Comune di Roma ai Seminari Roma-Brasilia,
iniziati nel 1984, e la contemporanea istituzione del Premio Roma-Brasilia Città della Pace (basato su un’idea del
prosindaco Pierluigi Severi e dell’assessore agli Affari generali Luigi Arata).
A Lui dobbiamo l’istituzione, dal 1980, delle annuali borse di studio per
stranieri iscritti al Corso di
perfezionamento in Diritto romano dell’Università di Roma (oggi ‘La
Sapienza’): «in considerazione dell’importanza degli studi romanistici, anche
in riferimento al singolare ruolo internazionale della Città di Roma ed alla
vigenza universale del Diritto romano, quale strumento di pace tra gli
individui ed i popoli» (sono parole delle Deliberazioni della Giunta comunale
del Comune di Roma).
Ha scritto il Presidente emerito della
Corte costituzionale Vincenzo Caianiello nella “Presentazione” del volume di G.
Iozzia, L’ordinamento degli enti locali (1991): «a quegli operatori [sc.
Amministratori e titolari di uffici amministrativi] si rivolge il dr. Iozzia
che, per il lavoro svolto in tanti anni, sa esprimersi nel loro stesso
linguaggio ed è perciò in grado di instaurare con essi un proficuo colloquio
per consentire a ciascuno di adempiere con serenità i compiti quotidiani che
sono chiamati ad assolvere nell’interesse della collettività. Leitmotiv delle
lezioni tenute da Guglielmo Iozzia al corso di aggiornamento per i quadri
dell’amministrazione locale, attivato in quell’anno presso la Facoltà di
Scienze Politiche dell’Università di Roma ‘La Sapienza’, fu «l’esigenza di
separare la politica dell’amministrazione» (v. Il Tempo, anno XLVIII n. 304, 27 novembre 1991)[16].
Il Natale di Roma viene celebrato in
Campidoglio, nei Seminari internazionali
di studi storici “Da Roma alla Terza
Roma”, anche in base alla Deliberazione unanime del Consiglio Comunale di
Roma che riconosce la Terza Roma (n. 5461 del 22 settembre 1983, qui ristampata
all’inizio delle “Premesse”). Nei Seminari
la prospettiva giuridica è completata con quella storico-religiosa. Roma,
Costantinopoli Nuova Roma e Mosca Terza Roma sono i soggetti dei Seminari in quanto realtà formalmente
precise, volendosi seguire un metodo interdisciplinare di ricerca, in cui si
incrocino le prospettive giuridica e storico-religiosa. Le formalizzazioni di
queste realtà “romane” sono assai diverse per natura giuridica e religiosa
(dall’augustum augurium della
fondazione di Roma al Canone 3 del Concilio ecumenico Costantinopolitano I del
381, alla Carta costitutiva del Patriarcato di Mosca del 1589); ma da esse si è
sviluppata una continuità di istituzioni e pensiero, che supera gli
esclusivismi etnici e statali[17].
Questi Seminari sono iniziati il 21 aprile 1981. In quell’anno, in Piazza
San Pietro, il 13 maggio, si ebbe l’attentato a Giovanni Paolo II; peraltro i Seminari sono proseguiti fino ad oggi a
Roma, Istanbul, Mosca, anche in base all’Accordo (1986) con l’Accademia delle
Scienze dell’URSS (poi di Russia).
Il Seminario del 1989, dedicato a
“L’idea di Roma a Mosca (secolo XV-XVI)”[18]
è stato inaugurato in Campidoglio il 21 aprile ed è proseguito a Mosca presso
l’Accademia delle Scienze dell’URSS nei giorni 29-31 maggio. Con esso si è
voluto celebrare il IV Centenario del documento in cui culmina la tradizione
che conduce da Roma a Costantinopoli a Mosca: la Carta Costitutiva (Gramota uložennaja) del Patriarcato di
Mosca del 1589 [19].
Nel 1989 fu organizzata dal Comune di
Roma la mostra Mosca: la Terza Roma.
Opere di sette artisti contemporanei sovietici[20].
Momento culminante della riflessione
sulla Terza Roma è stato il discorso “a braccio” di Giovanni Paolo II per la Via Crucis al Colosseo 1994: «il grido
di Roma, di Mosca, di Costantinopoli»[21].
Nel 1996 è stato firmato un Accordo di
amicizia dal Sindaco di Roma Francesco Rutelli a dal Sindaco di Mosca Jurij
Michajlovič Lužkov.
Sul carattere universalista della
tradizione “Da Roma alla Terza Roma” hanno scritto sacerdoti cattolici e
ortodossi[22].
Dal 2006 i Seminari internazionali di
studi storici “Da Roma alla Terza Roma” sono organizzati anche grazie al
lavoro dell’Unità di ricerca “Giorgio La Pira” del Consiglio Nazionale delle
Ricerche – “Sapienza” Università di Roma.
Nell’ottobre 2009, presso l’Accademia
delle Scienze di Russia, si è svolta la seduta del XXIX “Seminario
internazionale di studi storici Da Roma
alla Terza Roma”, sul tema “Mosca, città e pace”, per celebrare il 50°
Anniversario del “pellegrinaggio” di Giorgio La Pira a Mosca “città santa” (a
partire da Fatima, e prima dalla Terra Santa)[23],
che comprese anche una visita al Monastero di San Sergio a Sergiev-Posad
(chiamata allora Zagorsk)[24].
Fondamentale
resta lo scritto giovanile di Giorgio La Pira, inedito (1922), Mosca e Roma; in esso viene considerata
“esaurita” la “rivoluzione fascista”, Lenin è definito “Cesare Asiatico” e
Mosca “città sacra”[25].
Nei giorni 17
e 18 ottobre 2017 è stato organizzato a Sergiev-Posad, in collaborazione con
l’Accademia Teologica di Mosca, il Seminario “Mosca Terza Roma”: formula di pace e unità prima e dopo il 1917 (il tema è stato così voluto dal
Prorettore dall’Accademia Protoiereus
Aleksandr Zadornov). Credo: ritornano i concetti principali del libro di cui mi
fece dono La Pira (vedi Lettera del 9 settembre 1971)[26].
E’ questo,
per me, un modo di celebrare il Centenario della Rivoluzione russa dai punti di
vista giuridico e storico-religioso: tra restaurazione del Patriarcato (1917) e
persecuzioni anticristiane dei Bolscevichi[27].
Sassari, 7 novembre
2017
[Un
evento culturale, in quanto ampiamente pubblicizzato in precedenza, rende
impossibile qualsiasi valutazione veramente anonima dei contributi ivi
presentati. Per questa ragione, gli scritti di questa parte della sezione
“Memorie” sono stati valutati “in chiaro” dal Comitato promotore del XXXVII
Seminario internazionale di studi storici “Da Roma alla Terza Roma”
(organizzato dall’Unità di ricerca
‘Giorgio La Pira’ del CNR e dall’Istituto di Storia Russa dell’Accademia delle Scienze di Russia, con
la collaborazione della ‘Sapienza’
Università di Roma, sul tema: LE CITTÀ DELL’IMPERO DA ROMA A COSTANTINOPOLI
A MOSCA) e dalla direzione di Diritto @ Storia]
* Cittadino di Sassari, cittadino onorario di Betlemme,
responsabile dell’Unità di ricerca ‘Giorgio La Pira’ del CNR-Università di Roma
‘La Sapienza’, dottore honoris causa
dell’Accademia delle Scienze di Russia.
[1]
Vedi Gruppo di ricerca sulla diffusione
del diritto romano, “Colloqui” dei
romanisti dei paesi socialisti, Rassegna 1977-1984, Sassari s.d., 71 e 74
(“La preparazione sassarese: 1974-76”); vedi anche infra, nota 5. Su Luigi Polano vedi Sassari ricorda Luigi Polano. Atti del Convegno, Sassari 21 gennaio
2011, a cura di N. Sanna e L.
Polano, Associazione Luigi
Polano, Sassari 2016, 73 pp.
[2] Vedi
P. Catalano, Iniziative di
Sassari: 1973-1976. L’iniziale 21 aprile, in Index. Quaderni camerti di
studi romanistici 30 (2002) “Res
venit ad triarios”. Omaggio a
Johannes Irmscher, 36 ss. Su Johannes Irmscher vedi infra, par. 3.
[3]
Vedi P. Catalano, Postilla, in Dittatura degli antichi e dittatura dei moderni, a cura di G. Meloni, Editori Riuniti, Roma 1983,
238-242.
[4]
Vedi P. Catalano, Mosca e Roma. Alle radici della
collaborazione con i colleghi sovietici, in Index. Quaderni camerti di
studi romanistici 23 (1995), 453 ss.
[5]
Vedi P. Catalano, VI Colloquio dei romanisti dei Paesi
Socialisti, dell’Europa Centro-Orientale e d’Italia. Diritto romano e Diritto
pubblico: storia e attualità (Roma, 19-21 dicembre 1991), in Iura. Rivista internazionale di Diritto romano e antico 42 (1991),
256-258; Gruppo di ricerca sulla
diffusione del diritto romano, “Colloqui”
con i romanisti dei Paesi socialisti, Rassegna 1974-1991, Sassari 2000,
87-105; Index. Quaderni camerti di studi
romanistici 30 (2002), “Res venit ad
triarios. Omaggio a Johannes Irmscher”,
34-64.
[6]
Vedi Index. Quaderni camerti di studi
romanistici 38 (2010), 489-528; vedi anche X Дахумин
Коллоквиум
романистони
Аврупои Марказию
шарки ва
осиё, X
Коллоквиум
романистов
Центральной
и Восточной
Европы и
Азии, X Colloquio dei romanisti dell’Europa
Centro-Orientale e dell’Asia, Dušanbe
19-21 ottobre 2005, a cura di P. Catalano e M. Machmudov, redazione di C.
Trocini e D. Tuzov,
Dušanbe 2007, 254 pp. (scritti in italiano, russo, tagiko) e XII Коллоквиум
романистов
стран
Центральной
и Восточной
Европы и Азии
[XII
Colloquio dei romanisti dell’Europa Centro-Orientale e dell’Asia], a
cura di R. Cardilli, P. Catalano, A.
Klimovič, D. Tuzov, Irkutsk 2009, 287 pp. (scritti in italiano,
russo, francese).
[7] Nella Città di Valmontone, nel Palazzo
Doria Pamphilj, nei giorni 10-12 giugno 2010, si è tenuto un Incontro
preparatorio del I Seminario eurasiatico
di Diritto romano sul tema “Difesa dei diritti dei cittadini. Difensore
civico, Defensor del pueblo, Ombudsman”.
Questo Incontro, necessario per una migliore organizzazione del I Seminario eurasiatico, è stato
organizzato dall’Unità di ricerca “Giorgio La Pira” del Consiglio Nazionale
delle Ricerche, in collaborazione con l’Università di Roma “La Sapienza” e
l’Università di Sassari, e con il patrocinio della Provincia di Roma, del
Difensore civico della Provincia di Roma e della Città di Valmontone. E’ così
iniziata la realizzazione del Progetto
per lo studio e la diffusione del Diritto romano nei Paesi extra-europei e
dell’Europa Centro-Orientale, approvato e finanziato dalla Provincia di
Roma nel 2009: vedi Roma
e America. Diritto romano comune. Rivista di diritto dell’integrazione e
unificazione del diritto in Eurasia in America Latina
33 (2012), 57-66; v. anche A. Caruso, I Seminario Eurasiatico di Diritto romano
(Valmontone 2010-Dušanbe 2011), ibid. 67-73; e il Discorso introduttivo del Difensore
civico Alessandro Licheri, ibid. 74-76. Il volume dei pre-atti dell’Incontro preparatorio Difesa dei diritti dei cittadini. Difensore
civico, Defensor del pueblo, Ombudsman, è stato stampato a Roma nel 2011,
a cura di Anna Caruso.
[8]
Vedi P. Catalano, Eurasia e diritto romano nella prospettiva
indoeuropea di Dušanbe, in I
Евразийский
семинар по
римскому
праву, I
Seminario eurasiatico di diritto romano, Dušanbe 14-15 ottobre 2011, a cura di P.
Catalano e M. Machmudov,
Dušanbe 2013, XV-XXI (trad. russa XXII-XIX); vedi anche P. Catalano, Eurasia e diritto romano, in Roma
e America. Diritto romano comune. Rivista di diritto dell’integrazione e
unificazione del diritto in Eurasia e in America Latina, 33 (2012), 3-17.
Per la Cronaca del I Seminario
eurasiatico di diritto romano vedi Roma
e America. Rivista di diritto
dell’integrazione e unificazione del diritto in Eurasia e in America Latina 33
(2012), 69-73.
[9] A
proposito di Istanbul vedi P. Catalano,
Migrazioni e continuità del diritto
(l’apparente paradosso di Istanbul), in Index.
Quaderni camerti di studi romanistici 41 (2013), 543-544. Sullo svolgimento
a Istanbul dei Seminari internazionali di
studi storici “Da Roma alla Terza Roma” vedi Id., Istanbul 1998.
Fondamenti delle repubbliche contemporanee e Repubblica Turca, in Index.
Quaderni camerti di studi romanistici 30 (2002), 116-117; Id., Istanbul 1999. Empire romain, esprit romain et Empire ottoman,
ibid., 132-133; C. Trocini, Migrazioni : aspetti
giuridico-religiosi, economici e demografici, in Index. Quaderni camerti di studi romanistici 41 (2013), 574-583; Ead., Seminari internazionali di studi storici «Da Roma alla Terza Roma»
XXXIII (Roma 2013) e XXXIV (Roma e Istanbul 2014), in Index. Quaderni camerti di studi romanistici 43 (2015), 467-475.
[12]
Vedi Index. Quaderni camerti di studi
romanistici 30 (2002), 34-64. A Vladivostok, considerata l’ampia
partecipazione di studiosi provenienti dalla Russia asiatica nonché dalla Cina
e dal Kazakistan, fu stabilito che i successivi Colloqui si denominassero Colloqui
dei romanisti dell’Europa Centro-Orientale e dell’Asia. Questi Colloqui si sono quindi svolti a Novi
Sad (2002), Dušanbe (2005), Craiova (2007) e Irkutsk (2009), per dar poi luogo
ai Seminari eurasiatici di Diritto romano
(vedi supra, par. 2).
[13]
Vedi P. Catalano, Johannes Irmscher Presidente del Comitato
promotore dei Seminari internazionali di studi storici ‘Da Roma alla Terza
Roma’, in Index. Quaderni camerti di studi romanistici 30
(2002), 9-11.
[14] J. Irmscher, Aeternitas nel pensiero di Cicerone, in Index. Quaderni camerti di studi romanistici
30 (2002), 30-32. Cfr. Id., Oratio finalis, ibidem, 33.
[15]
Vedi P. Catalano, Index, in Index. Quaderni camerti di studi romanistici 29 (2001), XII. Sul
problema vedi anche C.G. Pitsakis,
Empire et Eglise (le modèle de la
Nouvelle Rome): la question des ordres juridiques, in Diritto e religione da Roma a Costantinopoli a Mosca, (“Da Roma
alla Terza Roma. Documenti e Studi”, Rendiconti dell’XI Seminario. Campidoglio,
21 aprile 1991), Roma 1994, 107-123.
[17] Vedi riassuntivamente Index. Quaderni camerti di studi romanistici 23 (1995) Nel nome di Giorgio La Pira, 453-507
(“Mosca e Roma”); 30 (2002) “Res venit ad
triarios”. Omaggio a Johannes Irmscher, 65-142 (“Roma Costantinopoli Mosca:
1981-2000”); 32 (2004), 435-510; 34 (2006), 635 ss. (“Da Roma alla Terza
Roma”); 38 (2010), 473-487 (“Da Roma alla Terza Roma”); 43 (2015), 465-524
(“Terza Roma e Cesare Augusto”); 44 (2016), 403-432 (“Terza Roma e
migrazioni”). Vedi anche Iura. Rivista internazionale di Diritto
romano e antico XXXIV (1983),
266-269; XXXV (1984), 226-229; XXXVI (1985), 211-213; XXXVII (1986), 217-219;
XXXVIII (1987), 267-268; XXXIX (1988), 271-273; XL (1989), 195-197; XLI (1990),
254-256; XLII (1991), 238-241; XLIII (1992), 264-266; XLIV (1993), 369-37; XLV
(1994), 218-221; XLVI (1995), 215-218; XLVII (1996), 293-295; XLIX (1988),
222-225; L (1999), 369-371; LI (2000), 245-247; LII (2001), 411-413; LIII
(2002), 400-403; LVII (2008-2009), 533-550; LIX (2011), 431-435.
[18]
Vedi il volume L’idea di Roma a Mosca.
Secoli XV-XVI. Fonti per la storia del pensiero sociale russo (“Da Roma
alla Terza Roma. Documenti e Studi”, Documenti I, Roma-Mosca 1989), a cura di P. Catalano e V. Pašuto, Roma 1993. Il volume raccoglie i documenti
riguardanti la teoria della Terza Roma ed è il risultato della collaborazione,
iniziata nell’1981, con l’Accademia delle Scienze dell’URSS. Cfr. la recensione
di I. Biliarsky in Orientalia Christiana Periodica, vol.60,
f. II (1994), 700-703.
[19]
Vedi il volume speciale per l’anno 1989 della Collezione “Da Roma alla Terza
Roma. Documenti e Studi”, IV Centenario
dell’istituzione del Patriarcato in Russia, maggio 1589 (Conferenza
Internazionale, Mosca 5-6 febbraio 1990), Herder, Roma 1991.
[20]
Vedi il volume Mosca: Terza Roma. Opera
di sette artisti contemporanei sovietici, edizioni Sala 1, Roma,
maggio-luglio 1989.
[21]
Vedi P. Catalano, Verso il XXX Seminario: a proposito del
«grido di Roma, di Mosca, di Costantinopoli». Da Roma alla Terza Roma, in Index. Quaderni camerti di studi romanistici
38 (2010), 473; Id., I Seminari da Roma alla Terza Roma sino alle
udienze del Patriarca di Mosca e di tutte le Russie (1993) e del Romano
Pontefice (1994), in Laicità tra
diritto e religione da Roma a Costantinopoli a Mosca (“Da Roma alla Terza
Roma. Documenti e Studi”, Studi VII, 21 Aprile 1994), a cura di P. Catalano e P. Siniscalco, “L’Erma” di Bretschneider, Roma 2009, XIII-XV e
fotografia dell’udienza del Pontefice (pagina seguente).
[22]
Vedi ad esempio gli scritti: del Cardinale Achille
Silvestrini, Il ruolo delle Tre
Rome nella costruzione della civiltà cristiana in Europa, in Futuribili, 2000/3, 23-27; del
Presidente della Commissione storico-giuridica della Chiesa Ortodossa Russa
Metropolita Metodio, A proposito dei Seminari Da Roma alla Terza
Roma, in Studium, a. 99°, 6
(novembre-dicembre 2003), 851-860 (“Santi e santità nella storia e nel diritto”; “Città ed ecumene. I luoghi
dell’universalismo da Roma a Costantinopoli a Mosca”), anche in Index. Quaderni camerti di studi
romanistici 32 (2004), 415-422; dell’Arcivescovo Segretario del Pontificio
Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti Agostino Marchetto, Pace e Impero. La religione, in Index. Quaderni camerti di studi
romanistici 35 (2007), 53-55; Id.,
Imperi e migrazioni. Leggi e continuità. Discorso
introduttivo al XXX Seminario, in
Index. Quaderni camerti di studi romanistici 41 (2013), 545-549; del Padre
gesuita del Pontificio Istituto Orientale Vincenzo
Poggi, Da Roma alla Terza Roma.
Ricordi, in La Civiltà Cattolica,
Quaderno 3793 (5 luglio 2008), 59-63; dell’attuale Presidente della Commissione
storico-giuridica della Chiesa Ortodossa Russa Vladislav Cypin,
nell’Introduzione ai testi del volume
La Terza Roma nelle pubblicazioni del Patriarcato di Mosca 1944-1948
(Collezione “Da Roma alla Terza Roma. Documenti e Studi”, Testi 2), a cura di V. Cypin
e P. Catalano, “L’Erma” di
Bretschneider, Roma 2013, 3-60.
[23] P. Catalano,
A paz entre o direito de Roma e a profecia de Fátima, segundo o professor
Giorgio La Pira, in Estudos em honra de Ruy de Albuquerque, vol. 2,
Edição da Faculdade de Direito da Universidade de Lisboa, Lisboa 2006, 653-680.
[24] Vedi V. CITTERICH, Un santo al Cremlino. Giorgio La Pira,
Edizioni Paoline, Milano 1986; ID., 1959
con La Pira nella Santa Russia. Appunti di un cronista, in La “guerra impossibile” nell’età atomica.
Dialogo delle città bombardate. Atti del Convegno per il Centenario della
nascita di Giorgio La Pira (Valmontone, Palazzo Doria Pamphilj, 2-4 aprile
2004), Quaderni mediterranei 12, AM&D edizioni, Cagliari 2010, 116-127; ID.
Premesse di un pellegrinaggio a Mosca,
testo presentato al XXVIII Seminario
internazionale di studi storici “Da Roma alla Terza Roma” (Campidoglio,
21-23 aprile 2008).
[25]
Lo scritto è ora edito in G. Miligi,
Gli anni messinesi e le ‘parole di vita’
di Giorgio La Pira, Prefazione alla I edizione di A. Fanfani, Postfazione alla presente
edizione di N. Fava, Messina
1995, 227-230. Vedi anche gli scritti di G. La
Pira, L’anima russa e Dostojewsky (1920-1921), ibid. 173 ss.; cfr. P. Catalano, La
Russia nel pensiero politico e religioso di Giorgio La Pira, testo presentato al Convegno
I Domenicani e la Russia, Roma 9-10 dicembre 2016 (in corso di
pubblicazione). Si deve ricordare che La Pira definirà Lenin, “sul punto”
della guerra (e quindi della coesistenza pacifica), «quasi un profeta»: nel
Discorso Unire le città per unire le
nazioni al Congresso delle Città Unite di Leningrado 1970: vedi il libro Unità disarmo e pace cit. (supra, par. 2), 223; cfr. 164; 195; 203 ss.;
230 (cfr. V. Peri, Giorgio La Pira. Spazi storici frontiere
evangeliche, Sciascia ed., Caltanissetta-Roma 2001, 45 s.)
[26] Vedi il carteggio pubblicato dalla Fondazione Giorgio La Pira Diritto
romano vivente. “Caro Catalano…” 1967-1975.
Cinque lettere e quattro telegrammi di Giorgio La Pira, Firenze 2017.