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Starace-2015-1PIA STARACE

 

SULLA TUTELA PROCESSUALE DEL COMMUNITER GERERE.

Intorno a D. 17.2.62

 

 

 

PUBBLICAZIONI DELLA FACOLTÀ GIURIDICA

DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI

144

 

 

 

 

BARI, CACUCCI EDITORE, 2015,

158 pp. ISBN  978-88-6611-443-7

 

 

 

 

 

INDICE- SOMMARIO

 

 

CAPITOLO PRIMO

 

IL PROBLEMA, LE FONTI, LA DOTTRINA

 

1.         Il problema: Pomp. D. 17.2.62, L. 586

15

2.         Il communiter gerere nelle fonti: una prima lettura

20

3.         Difficoltà dottrinarie: il dibattito del secolo scorso

25

 

 

CAPITOLO SECONDO

 

D. 17.2.62: UN QUADRO COMPOSITO

 

1.         L’intrasmissibilità dell’actio pro socio

39

2.         D. 17.2.63.9: un accostamento significativo

47

3.         La formula dell'actio pro socio e la sua probabile evoluzione

54

4.         Il socio risponde per colpa?

63

5.         Il concetto di pars: oscillazioni

70

 

 

CAPITOLO TERZO

 

TRA DISCUSSIONI ANTICHE E INTERPRETAZIONI MODERNE

 

1.         Sospetti di autenticità

77

2.         Un’ipotesi intorno a D. 17.2.65.13

85

3.         Fra iudicium societatis e iudicium communi dividundo: interferenze

93

4.         Conclusioni

108

 

 

APPENDICE

 

«SOCIETATES PUBLICANORUM» E «COMMUNITER GESTUM»: UN'IPOTESI DI RICERCA

 

1.         Ancora sulla catena di passi ulpianei, D. 17.2.31-33

121

2.         D. 17.2.63.8: la contrapposizione tra societas vectigalium e societas volontaria

126

3.         D. 3.4.1 pr.-1: habere corpus

129

4.         Profili da rimeditare

136

 

 

Abbreviazioni

141

 

Indice delle fonti

153

 

 

Seconda di copertina

 

Pia Starace insegna Storia del diritto romano presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Autrice di diversi saggi sul pensiero giuridico romano in riviste specialistiche e autorevoli opere collettanee, per le edizioni Cacucci ha pubblicato la monografia "Lo statuliber e l’adempimento fittizio della condizione. Uno studio sul favor libertatis fra tarda Repubblica ed età antonina" (Bari, 2006).

 

 

Quarta di copertina

 

Ambiguo e sfuggente il communiter gerere, al crocevia fra communio e societas. Quale la sua rilevanza giuridica? Quale la sua tutela processuale? La riflessione scaturisce dall'esegesi di Pomp. D. 17.2.62, in cui è riferita l'opinione di Nerazio e Aristone sulla non proficuità di un iudicium societatis da parte dell'erede del socio defunto contro il socio superstite nel caso della vendita dei beni sociali realizzata da quest'ultimo in comune con l'erede putativo: situazione che rimanda, appunto, al communiter gerere. Il frammento offre l'occasione per indagare i numerosi profili tecnici e problematici collegati a questa figura, altresì complicati dalle interpretazioni della dottrina del secolo scorso, differenti nell'approccio e negli esiti, sovrappostesi all'autentico discorso classico. Il tema, che rivela all'analisi tutta la sua complessità, apre infine la via anche a un'ipotesi di ricerca sulla genesi del contratto di società.