Marialuisa Navarra
La recidiva
nell’esperienza giuridica Romana
[COLLECTANEA
GRAECO-ROMANA, 14]
TORINO,
G. GIAPPICHELLI EDITORE, 2015
IV-220 pp. ISBN/EAN
978-88-348-5946-9
INDICE-SOMMARIO
INTRODUZIONE
1
CAPITOLO PRIMO
LA RECIDIVA
IN ETA CLASSICA
1. La recidiva nella retorica pseudo-quintilianea
13
2. La recidiva nell’annalistica di
Tacito
47
3. Un rescritto dell'imperatore Adriano
66
4. La
recidiva nella giurisprudenza
dell'età dei Severi
75
5. La
testimonianza delle Pauli Sententiae
99
6. Recidiva specifica e potere punitivo dei
funzionari imperiali
105
7. La
recidiva nei reati militari
112
8. Anteacta
vitae recidiva
generica
123
CAPITOLO SECONDO
LA
RECIDIVA NELLA LEGISLAZIONE TARDOIMPERIALE E GIUSTINIANEA
1. Da Costantino a Teodosio II
145
2. Recidiva e amnistia
171
3. Nov. 123: il monaco recidivo
180
OSSERVAZIONI
CONCLUSIVE
189
INDICI
INDICE DELLE FONTI
201
INDICE DEGLI
AUTORI
211
Seconda e terza di copertina
Recidiva è termine che oggigiorno nella scienza e
negli ordinamenti ha un senso preciso: non sta a significare una semplice
ricaduta nel reato, ma la ricaduta dopo una precedente condanna. È
convinzione diffusa che questo rigore concettuale sia estraneo all'esperienza
giuridica di Roma in cui la nozione apparirebbe indistinta da quella di
reiterazione o da altre affini che presuppongono una pluralità di reati
replicati da uno stesso soggetto.
Attraverso l'analisi delle fonti che
attestano i casi di aggravamento sanzionatorio per chi ripeta il reato, si
delineano i percorsi che in età romana hanno condotto giuristi e
imperatori a individuare soluzioni giuridiche adeguate a un concreto problema di
convivenza sociale, presente nelle società di ogni tempo.
MARIALUISA NAVARRA, è professore associato di Storia e Istituzioni di diritto romano
nell’Università di Perugia. Tra i vari lavori di diritto pubblico
e di diritto privato romano, ha pubblicato con la Casa Editrice Giappichelli: Ricerche
sulla utilitas nel pensiero dei giuristi romani.
Quarta
“Collectanea
Graeco-Romana” propone una serie di opere destinate, nell'intenzione dei
curatori, a rappresentare, anche in spazi di indagine poco frequentati, gli
aspetti più significativi e le tendenze metodologiche che caratterizzano
gli studi storico-giuridici sul mondo antico e i loro rapporti con il dibattito
politico-giuridico e, più in generale, con la cultura del nostro tempo.
Gli
autori saranno scelti fra giovani studiosi e fra studiosi di già
affermata esperienza, indipendentemente da scuole o sedi universitarie, ma
sempre con responsabilità collegiale dei componenti del Comitato
scientifico.
Il
titolo della collana allude alla componente genetica della ricerca sul diritto
antico, che riguarda appunto il mondo greco e il mondo romano, in tutti i loro
aspetti e nel contesto politico, economico, sociale e culturale entro cui il
fenomeno giuridico antico esprime la propria peculiarità e quello
attuale affonda le sue radici.
La collana ospiterà studi e strumenti per la ricerca nel campo del diritto greco antico, del diritto romano pubblico e privato, del diritto bizantino, del diritto comparato a base romanistica, dell'informatica applicata alla ricerca storico-giuridica, in modo da fornire al pubblico degli specialisti contributi utili al progresso della ricerca, agli antichisti strumenti di lavoro troppo spesso frutto di un dannoso isolamento disciplinare, ai giuristi di oggi una serie di opere che superino l’ormai tradizionale e deprecabile indifferenza per la genesi storica e le ragioni profonde del loro stesso modo di concepire e vivere il diritto.