Mario Da Passano
OMICIDI, RAPINE, BARDANE
Diritto penale e politiche criminali nella
Sardegna moderna (XVII-XIX secolo)
a cura di
ANTONELLO MATTONE
Collana del Dipartimento di Storia, Scienza
dell’uomo e della Formazione dell’Università di Sassari,
nuova serie, 47
Roma, Carocci Editore, 2015
XXX-288 pp. – ISBN 978-88-430-7632-1
Indice
Ricordo di Mario Da Passano nel decimo anniversario della sua
scomparsa
di Antonello Mattone
VII
Omicidi, rapine, bardane
di Mario Da Passano
1
1. Le
discussioni sul problema della chiusura dei campi nella Sardegna sabauda
3
2. Armi
da fuoco, spari e omicidi nella Sardegna di Carlo Alberto
23
3. L'estensione
alla Sardegna dell'editto penale militare sabaudo del 1811
43
4. Riformismo
senza riforme: i Savoia e il diritto penale sardo nel Settecento
55
5. I matrimoni clandestini e sconvenienti
nella Sardegna del primo Ottocento
79
6. Insorgenze
e fazioni in Gallura nel primo Ottocento
105
7. L'estensione del Codice penale
albertino alla Sardegna
129
8. La
Marmora rapinato
147
9. I
Savoia in Sardegna e i problemi della repressione penale
175
10. Il diritto
penale sardo dalla Restaurazione alla fusione
201
11. Un crimine
feroce ed arcaico nella Sardegna
nell'Ottocento: la bardana
229
12. La «Carta
De Logu» e le «Leggi» feliciane
267
Quarta di copertina
Il volume, a cura di Antonello Mattone,
raccoglie dodici saggi sulla storia della criminalità nella Sardegna
moderna e contemporanea redatti tra il 1980 e il 2004 da
Mario Da Passano, considerato «il più grande storico della
legislazione penale che l'Italia abbia avuto» (Mario Sbriccoli). Si
tratta di studi innovativi e per certi versi anticonformisti, che respingevano
le ormai vecchie interpretazioni della storiografia locale, che consideravano i
fenomeni criminosi come manifestazioni di «resistenza» nei
confronti dei dominatori esterni. I crimini vengono ricondotti alla loro
realtà concreta, grazie all'apporto di una vasta documentazione
archivistica. Reati, omicidi, rapine, bardane, matrimoni clandestini vengono
analizzati non soltanto nella loro dimensione giuridica, ma anche in quella
sociale. Emerge un'immagine inedita della criminalità sarda, a cui si
aggiunge una profonda trattazione della normativa sette-ottocentesca e delle politiche
in materia penale seguite dal governo sabaudo e da quello unitario.
Mario Da Passano (1946-2005) è stato professore ordinario di Storia del diritto medievale e moderno presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Sassari. Tra le sue pubblicazioni: Delitto e delinquenza nella Sardegna sabauda (1823-I844) (Milano, 1984); Dalla «mitigazione delle pene» alla «protezione che esige l'ordine pubblico». Il diritto penale toscano dai Lorena ai Borbone (1786-1807) (Milano, 1988); Emendare o intimidire? La codificazione del diritto penale in Francia e in Italia durante la Rivoluzione e l'Impero (Torino, 2000). In questa collana ha curato i volumi: La vite e il vino. Storia e diritto (secc. XI-XIX) (con A. Mattone, F. Mele e P. F. Simbula; 2000); Le colonie penali nell'Europa dell'Ottocento (2004).