BREVE CRONACA
“Terze giornate di studio di Letteratura
cristiana antica”
Università degli Studi di Sassari, 3-4 ottobre 2014
Nei
giorni 3 e 4 ottobre 2014 si sono svolte a Sassari le Terze giornate di studio di Letteratura Cristiana Antica, promosse
dalla Consulta Universitaria di Letteratura Cristiana Antica (C.U.L.C.A.) e
organizzate da un apposito comitato composto da ANTONIO CACCIARI (Università di Bologna), BENEDETTO CLAUSI (Università
della Calabria), GIOVANNA MARIA PINTUS
(Università di Sassari), ANNA
MARIA PIREDDA (Università di Sassari), MARIA VERONESE (Università di Padova), con la collaborazione
del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione
dell’Università degli Studi di Sassari.
Le finalità del
convegno annuale di Letteratura cristiana antica (i primi due incontri si sono
svolti a Roma presso la L.U.M.S.A. negli anni 2012 e 2013) sono quelle di fare
il punto sulle novità bibliografiche e metodologiche, di presentare e
discutere i risultati di nuove ricerche, di operare una verifica sullo stato
della ricerca nel settore con particolare attenzione alle prospettive aperte da
e per i giovani studiosi.
Il
convegno del 2014 è stato inaugurato il 3 ottobre nell’Aula
Magna dell’Ateneo di Sassari dal Magnifico Rettore, ATTILIO MASTINO, alla
presenza dell’Arcivescovo metropolita di Sassari, PAOLO ATZEI, e del Vescovo di Alghero-Bosa, MAURO MARIA MORFINO. Hanno portato i loro saluti il Direttore del
Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione, MARIA MARGHERITA SATTA, e il
Presidente nazionale della C.U.L.C.A., ROBERTO
PALLA (Università di Macerata).
Le
“Terze giornate” si sono articolate, come di consueto, in tre
sessioni. La prima di esse, presieduta da ANTONINO
ISOLA (Università di Perugia), ha avuto come oggetto di riflessione
i generi letterari nell’ambito della Letteratura cristiana antica e si
è aperta con una relazione di ANTONIO
V. NAZZARO, accademico dei Lincei e professore emerito dell’Università
di Napoli “Federico II”, dal titolo I genera letterari tra
glorificazioni e condanne. Principi di codificazione e processi di
trasformazione. Lo studioso ha passato in rassegna le teorie della critica
letteraria relative alla codificazione dei generi letterari ed ai processi
della loro trasformazione dalla Tarda Antichità fino ai giorni nostri.
Alla
prolusione ha fatto seguito una serie di relazioni dedicate ad approfondire
aspetti e problemi dei generi della letteratura cristiana antica. CLEMENTINA MAZZUCCO (Università
di Torino) ha esaminato la presenza dei diversi genera nei libri che compongono il Nuovo Testamento (Questioni relative ai generi letterari del
Nuovo Testamento). Marcello Marin (Università di Foggia) ha incentrato
l’attenzione sul genere omiletico, evidenziando come la ricchezza
espressiva dei testi della predicazione cristiana antica sia frutto della
formazione grammaticale e retorica trasmessa dalla scuola antica (L’omiletica). MARCO RIZZI (Università Cattolica di Milano) ha posto
l’accento sui processi di trasformazione dei generi letterari, e sulla
persistenza di caratteristiche risalenti all’Antichità (Continuità e trasformazione dei
generi letterari dal mondo antico a quello cristiano). BENEDETTO CLAUSI (Università della Calabria) ha chiarito lo
sviluppo della nozione di “intreccio di generi”, avanzata per la
prima volta dal filologo tedesco Wilhelm Kroll nel 1924 (La Kreuzung der Gattungen
novant’anni dopo).
La
seconda sessione, presieduta da ANNA
MARIA PIREDDA (Università di Sassari), è stata interamente
dedicata alla lectio del Vescovo
emerito di Nuoro, già professore di Lingua e letteratura latina e di
Letteratura cristiana antica presso l’Ateneo turritano, PIETRO MELONI, insigne studioso
sassarese che con le sue ricerche ha apportato un significativo contributo nel
panorama degli studi di letteratura cristiana antica. La lezione, dal titolo «Fortis est ut mors dilectio».
L’esegesi patristica del Cantico dei Cantici, ha ripercorso, partendo
dall’enunciato posto a epilogo del libro biblico (Ct 8, 6), tutta l’esegesi patristica dedicata al Cantico: dal Commentario e dalle Omelie di
Origene fino al Commentario di
Gregorio Magno, passando attraverso gli scritti di Ambrogio di Milano e
Agostino d’Ippona.
La
terza sessione, presieduta da GIOVANNA
MARIA PINTUS (Università di Sassari), si è aperta il 4 ottobre
presso l’Aula Umanistica del Dipartimento di Storia, Scienze
dell’Uomo e della Formazione ed è stata dedicata, come nelle due
precedenti “giornate” organizzate dalla C.U.L.C.A., alla
presentazione dei lavori di giovani studiosi.
ADRIANA PUCCI (Università di
Foggia) è intervenuta con una relazione dal titolo Un esempio di ricezione del De civitate Dei di Agostino: l’opera anonima Contra philosophos. Hanno
affiancato la giovane studiosa in veste di discussants
ANTONIO CACCIARI (Università
di Bologna) e TERESA PISCITELLI
(Università di Napoli “Federico II”), che hanno espresso
apprezzamento per il metodo e per la qualità dei risultati conseguiti.
LAURA VALENTE (Università di
Macerata) ha esposto, seguendo il tema del convegno, alcuni aspetti della sua
ricerca in una relazione intitolata L’intreccio
dei generi letterari nel carm.
II,1,13 di Gregorio di Nazianzo. MARINELLA
CORSANO (Università del Salento) e CARLA LO CICERO (Università Roma Tre), che come discussants hanno affiancato la giovane
studiosa, hanno evidenziato la correttezza metodologica e
l’originalità del lavoro.
FRANCESCA BLOISE (Università della
Calabria) ha presentato una relazione intitolata Gerolamo e le oscurità di Ezechiele. I discussants, CLAUDIO
MICAELLI (Università di Macerata) ed EDOARDO BONA (Università di Torino), hanno messo in luce la
puntuale analisi condotta su un testo complesso quale il commentario
geronimiano.
Tutte le sessioni del
convegno sono state caratterizzate da una partecipazione molto forte sia da
parte dei soci della C.U.L.C.A., presenti quasi al completo, sia da parte delle
diverse componenti accademiche locali: numerosi i docenti (anche di discipline
non propriamente affini alla cristianistica) e gli studenti che hanno affollato
l’Aula Magna e l’Aula Umanistica. Hanno partecipato al Convegno
docenti e studenti dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose,
Facoltà Teologica della Sardegna, nel quadro dell’accordo di cooperazione
con l’Università degli Studi di Sassari. Va registrata anche la
presenza di insegnanti e studenti di alcuni licei cittadini. L’attenzione
riservata alle “Terze giornate di studio di Letteratura cristiana
antica”, il dibattito scaturito a margine delle tre sessioni e lo
spessore delle ricerche presentate dalle tre giovani studiose testimoniano la
vivacità del settore scientifico di Letteratura cristiana antica e
l’interesse interdisciplinare che esso è capace di suscitare.
Università di Sassari