Paola Ziliotto
Sulla non patrimonialità del danno e
dell’interesse nel diritto romano
Classica Philosophica et Iuridica
Saggi
2
Alessandria, Edizioni
dell’Orso, 2012
VI-146 pp. – ISBN
978- 88-6274-412-6
Indice generale
Introduzione
1. Premessa
1
2. L'obiettivo della ricerca. Settorialità
e descrittività delle indagini sulla rilevanza
della dimensione non patrimoniale dell'agire umano
2
3. La
dottrina della risarcibilità del danno non patrimoniale
3
4. Interesse
non patrimoniale e obbligazione nella dottrina romanistica
8
5. Sul
contenuto dell'indagine
9
cAPITOLO pRIMO
DANNO NON PATRIMONIALE E LITIS AESTIMATIO
1. Premessa
13
2. La
litis aestimatio nell'actio
iniuriarum e nell'actio sepulchri
violati
16
3. La
litis aestimatio nell'actio
de effusis vel deiectis per il caso del ferimento della persona libera
21
4. La litis aestimatio nell'actio mandati di D. 17.1.54 pr
30
5. La litis aestimatio
nell'actio
venditi di D. 18.7.6 pr. Rinvio
43
6. La
litis aestimatio nell'actio
praescriptis verbis di
D. 19.5.7
44
7. La
litis aestimatio nell'actio
depositi di D. 16.3.1.38
48
8. La litis aestimatio nell'actio tutelae di D. 27.3.1.2
54
9. La litis aestimatio nella cautio de rato di D. 46.8.8.2
58
10. La litis aestimatio nell'actio ex
stipulato di D. 45.1.135.3
61
11. Conclusioni
65
cAPITOLO SECONDO
fORME DI TUTELA PER I VALORI IMMATERIALI
1. Premessa
69
2. La
affectio del venditore in D. 18.7.7
72
3. Pudicizia,
affectio e verecundia
in D. 18.7.6 pr
81
4. La
parte finale di D. 18.7.6 pr. (‘etenim — non fecisset’)
89
5. Il
§ 1 di D. 18.7.6
93
6. D.
21.2.71 e la affectio paterna
98
7. Interesse
non patrimoniale e interdictum quod vi aut clam
115
8. La
bonorum possessio contra tabulas del patrono nel
caso di eredità dannosa
122
Indice
bibliografico
133
Indice
delle fonti
143
Quarta di copertina
Lo studio mira a fornire una
rassegna di soluzioni nelle quali i giuristi romani mostrano una certa
sensibilità per i valori immateriali che guidano l'agire dell'uomo.
Vengono dapprima esaminati casi in cui il pregiudizio all'interesse non
patrimoniale giustifica azioni di diversa natura, penale come anche
reipersecutoria, nelle quali vi è però una comune esigenza, e
cioè quella di stimare in termini pecuniari la lesione subita
dall'attore in una condanna che, secondo il tipo di azione, avrà la
funzione di vendicare l'offesa oppure di fornire una riparazione o un
risarcimento. Vengono poi considerati alcuni casi in cui i giuristi assegnano
rilevanza all'interesse immateriale per concedere varie forme di tutela alle
quali è estraneo il problema della stima della lesione. Da questa rassegna
emerge una articolata gamma di valori non patrimoniali di volta in volta
ritenuti rilevanti o comunque presi in considerazione dai giuristi romani,
valori che si identificano nella affectio, nella dignità personale,
nel prestigio, nella pietas verso i defunti, nella
sicurezza e nel rispetto delle sepolture, nella riservatezza, nella pudicizia e
nella verecundia, nella integrità fisica, e forse anche
nella piacevolezza determinata dalla amenità dei luoghi.
Paola Ziliotto è professore associato
di Diritto Romano nell'Università di Udine. È autrice di due
monografie, l'una in tema di imputazione della responsabilità aquiliana
e l'altra in tema di obbligazioni alternative, nonché di vari saggi di
diritto privato romano e anche di diritto civile.