Alessia Spina
Ricerche sulla successione testamentaria nei responsa di cervidio scevola
Università di Milano
Pubblicazioni del Dipartimento
di diritto privato e storia del diritto
51
MILANO,
GIUFFRÈ EDITORE, 2012
XII-622 pp. – ISBN 978-88-14-17404-0
INDICE
SOMMARIO
Premessa
1
CAPITOLO
I
IL
GIURISTA E LA SUA PRODUZIONE
1.
Il problema della provenienza di Cervidio
Scevola. Rassegna delle tesi sostenute in dottrina
13
2.
La produzione scientifica scevoliana.
In particolare: i Responsa
22
3.
Ipotesi
ricostruttive sulla formazione ed il rapporto tra i libri responsorum ed i libri digestorum
35
4.
Il
maestro nell’opera dei suoi allievi: i libri ad Vitellium
e le notae di Paolo e di Trifonino
50
CAPITOLO
II
IL
LIBRO II DEI RESPONSA.
LA
RUBRICA LENELIANA DE TESTAMENTIS
1. L’invalidità della exheredatio ex re certa nel parere scevoliano versato in Paul. 1 ad Vitell.
D. 28.2.19
69
2. Segue: la giurisprudenza romana dinanzi alla heredis
institutio ex re certa
83
3.
Segue: lo sfavore interpretativo per le diseredazioni ed il
criterio della benignitas applicato
all’istituzione di erede
86
4.
Un’ipotesi di sostituzione volgare sottoposta a
triplice condizione in Scaev. 2 resp.
D. 28.5.86(85)
94
5. Segue: il favor liberorum e la prevalenza
dei diretti discendenti dell’istituito sui sostituti
101
6. Segue: la ricerca “induttiva” della volontà
del de cuius
109
7.
Scaev. 2 resp. D.
28.6.47 e l’interruzione della serie di sostituzioni previste dal
testatore
115
8. Segue: il significato della condizione si antequam
nuberet decessisset e
la configurabilità di una sostituzione tacita
121
9. Su un caso di transactio
del patrimonio ereditario
135
10.
Segue: i sospetti sul testo di Scaev.
2 resp. D. 2.15.14 ed i tentativi di rico struzione del responsum
141
11.
Segue: la natura e la ragionevolezza del rimedio processuale
alla luce di Scaev. 1 dig.
D. 2.15.3
147
CAPITOLO III
IPOTESI DI LASCITI A TITOLO
PARTICOLARE AVENTI AD OGGETTO RAPPORTI OBBLIGATORI
1.
D. 31.88 come rassegna dei problemi più ricorrenti nella
produzione responsale di Cervidio
Scevola in materia testamentaria
155
2.
Legato
di peculio e kalendarium nella vicenda
di Scaev. 3 resp. D.
31.88 pr.
156
3.
Segue: la riscossione delle rationes
e la volontà di revoca. Il confronto con Afric.
6 quaest. D. 32.64
163
4.
Segue: il mutamento della voluntas
testantis in Scaev. 22 dig. D. 33.7.7 e in Ulp.
29 ad ed. D. 15.1.7.6
168
5.
Segue:
la registrazione in scritture contabili come elemento di valutazione della
volontà del de cuius
172
6. Il legato di
eredità e la sorte dei debiti in Scaev. 3 resp. D. 31.88.2
183
7. Segue: rilievo
dell’elemento temporale e natura dell’obbligazione coinvolta
188
8. Il legatum
dotis e l’inapplicabilità della
cosiddetta clausola di moltiplicazione in Scaev. 3 resp. D. 31.88.7
198
9. Segue: il diniego della repetitio
sui corpora legata già
posseduti
205
10. Il legato di chirografo
in caso di insolvenza del debitore: la vicenda di Scaev.
3 resp. D. 31.88.8
211
11. Segue: sui tentativi di
letture alternative della fonte e sulla revoca implicita del legato
215
12. Segue: l’efficacia del
legato di chirografo ed il relativo obbligo di cessione delle azioni
222
13. Scaev. 3 resp.
D. 31.88.10 e lo strumento di difesa del legato di debito non dovuto
226
14. Segue: cenni sulla corretta configurazione del legatum debiti
234
15. Segue: altri esempi nella
riflessione del terzo libro dei Responsa.
L’esegesi di D. 32.93.1 = D. 34.3.28.13-14
238
16. Segue: sulle possibili
interpretazioni del contratto menzionato. Il deposito irregolare in Scaev. 18 dig. D. 32.37.5
242
CAPITOLO IV
PROBLEMI DI INTERPRETAZIONE DEI
LASCITI INTRODOTTI DALL’ESPRESSIONE ITA UT
1. Il cosiddetto legato
modale in Scaev. 3 resp.
D. 31.88.1
255
2. Segue: sulla presunta
necessità dell’elemento liberale nel legato
259
3.
Segue: modo o condizione. Il confronto con Iav. 2 ex post. Lab. D.
35.1.40.5 e Scaev. 8 quaest.
D. 35.1.80
263
4.
Segue: legato, fedecommesso ed onere nei testi della
giurisprudenza classica tra interazioni e forme di tutela
272
5.
Segue: la possibile configurabilità del
legatario quale nudus minister
278
6.
Il legato di instrumentum gravato da un modo
divenuto impossibile: la vicenda di Scaev. 3 resp. D. 31.88.3
282
7.
Segue: inadempimento del modo e negozio condizionato. La natura
del vincolo introdotto da ita ut e l’imputabilità della mancata
realizzazione
287
8.
Segue: ancora testimonianze sul favor nei confronti delle
disposizioni a titolo particolare
295
9.
Sull’inefficacia del fedecommesso ab
origine impossibile per incapacità a ricevere in Scaev.
3 resp. D. 31.88.13
302
10.
Segue: sull’adempimento del fedecommesso e sulla sorte del
legato da
esso
gravato
309
11.
Segue: i sospetti di interpolazione sulla parte finale di D.
31.88.13 alla
luce
della discrasia contenutistica
312
12. Segue: il confronto con D.
31.88.3 e l’assenza di contraddizioni tra i due responsa
324
CAPITOLO
V
RILEVANZA
DELLE VICENDE ANTECEDENTI E SUCCESSIVE ALLA REDAZIONE DEL TESTAMENTO
1.
Scaev. 3 resp. D.
31.88.4: il dolo dell’erede e l’impedimento nella redazione della
scheda testamentaria
327
2. Segue: i giudizi di indegnità e la denegatio
actionis in fattispecie similari
335
3.
Segue: per una conferma della configurabilità
dell’azione di dolo nel caso de quo
342
4.
Un episodio di pagamento anticipato di legati sottoposti a
termine: Scaev. 3 resp.
D. 31.88.5
348
5. Segue: analisi del passo e plausibilità
dell’applicazione della lex Falcidia
353
6.
Il legato di alimenti e la pretesa dei liberti invisi al
patrono: il rilievo dell’elemento probatorio in Scaev.
3 resp. D. 31.88.11
363
7.
Segue: la riserva di una volontà diversa o contraria e la
lettura del rapporto genus/species.
Il confronto con Scaev. 3 resp.
D. 34.1.20 pr. e Scaev. 17 dig.
D. 33.1.19.1
371
8.
Il legato di insula ed
il regime di partizione delle rendite in Scaev. 3 resp. D. 31.88.14
379
9.
Segue: il significato dell’espressione ita
ut e l’azionabilità
fedecommissaria
385
10.
Segue: il confronto con brani del libro diciannovesimo dei Digesta di Scevola
388
11.
Segue: l’interdipendenza delle clausole testamentarie
nell’esempio di Paul. 7 quaest. D.
27.1.32
399
CAPITOLO VI
ESEMPI DI
FEDECOMMESSI DI FAMIGLIA E DI
CLAUSOLE DI DESTINAZIONE DEI BENI PER UN MOMENTO
SUCCESSIVO ALLA MORTE DELL’EREDE
1.
Sul fedecommesso di famiglia e sulla natura del divieto di
alienazione in Scaev. 3 resp.
D. 31.88.6
405
2.
Segue: esempi e disciplina dei lasciti a favore
della familia libertorum
416
3.
Segue: sullo scopo e sull’efficacia del fedecommesso di
famiglia nelle testimonianze della giurisprudenza classica
425
4.
Scaev. 3 resp.
D. 31.88.12: il riferimento ai figli naturali nella nota di Trifonino
437
5.
Segue: il dubbio interpretativo in riferimento
all’espressione ita ut. Le decisioni di Marco Aurelio sulla restituzione
del fedecommesso in Scaev. 20 dig.
D. 32.39 pr. e Pap. 19 quaest.
D. 31.67.10
443
6.
Segue: spunti interpretativi per una lettura di D. 31.88.12
457
7.
Il vincolo di perpetuità ed il divieto di
alienazione nella vicenda di Scaev. 3 resp. D. 31.88.15
460
8.
Segue: la configurabilità di una violazione del divieto e
la sanzione della nullità
464
9.
Segue: altre fattispecie similari in Scaev.
19 dig. D. 32.38
470
10.
La preghiera di non relinquere,
la destinazione dei beni ereditati e la tutela fedecommissaria nella
fattispecie di Scaev. 3 resp.
D. 31.88.16
480
11.
Segue: la giurisprudenza di età successiva. Le decisioni
di Marc. 8 inst. D. 30.114.6 e di Ulp. 2 fideic. D.
36.1.18(17) pr
483
12.
Segue: per un confronto con la posizione di Paul. 2 decr.
D. 36.1.76(74) pr. e Pap. 8 resp. D. 31.77.24
491
13.
Segue: una proposta di lettura diacronica
498
CAPITOLO VII
FATTISPECIE DI
SOPRAVVIVENZA DEI LASCITI A TITOLO PARTICOLARE IN CASO DI
APERTURA DI UNA SUCCESSIONE INTESTATA
1.
Scaev. 3 resp. D.
31.88.9 e la salvezza dell’obbligazione fedecommissaria a favore dei
liberti
505
2. Segue: il confronto con Scaev. 2 resp. D. 28.5.86(85) ed il significato della
clausola si sine liberis
decesserit
511
3.
Segue: il desiderio del testatore che le disposizioni a titolo
particolare valgano anche in caso di apertura di una successione ex lege
518
4.
Il ruolo degli esperti di diritto nella redazione dei testamenti
secondo la testimonianza di D. 31.88.17
523
5.
Segue: sulla configurabilità della clausola codicillare
nei testi della giuri- sprudenza classica. Un confronto
con il modus operandi paolino ed ulpianeo
532
6.
La sorte dei fedecommessi in seguito al giudizio centumvirale di inofficiosità:
la difficile ricostruzione di D. 5.2.13
550
7.
Segue: per un tentativo di coordinamento delle fonti alla luce
della nota di Trifonino versata in D. 32.36
562
Considerazioni conclusive
577
Indice degli autori
595
Indice delle fonti
609