Federico Procchi
Plinio il Giovane e la difesa di C.
Iulius Bassus
Tra norma e persuasione
Presentazione
di
REMO MARTINI
Pisa,
Pisa University Press, 2012
140 pp. – ISBN 978-88-6741-055-2
INDICE
Sigle presenti nelle
note
9
Presentazione di REMO
MARTINI
11
Prefazione
15
I. PLINIO
IL GIOVANE RETORE ED ADVOCATUS: BREVI CONSIDERAZIONI PRELIMINARI
17
1. Premessa
17
2. La
formazione oratoria di Plinio il Giovane
23
3. Gli
insegnamenti di Quintiliano: l'età del debutto e la scelta della prima
causa da difendere
29
4. Il
cd. 'tirocinium fori' di Plinio e la sua attività difensiva innanzi al
tribunale dei centumviri: cenni
31
5. Plinio
ed i processi'de repetundis' celebrati innanzi al senato: cenni
36
6. La
'deontologia' forense pliniana: scelta delle cause, 'indipendenza economica'
dell'ufficio difensivo ed incompatibilità dell'esercizio dell'avvocatura
con la carica di tribuno
43
7. Plinio
il Giovane come modello per i giovani oratori
49
8. Il
processo a carico di Giulio Basso in una nuova prospettiva di indagine: rinvio
52
II. LA
NATURA DELLA CORRISPONDENZA PLINIANA TRA RETORICA EPIDITTICA E GIUDIZIARIA
55
1. Il
carattere (reale o fittizio) della corrispondenza pliniana
55
2. Plinio
e l'oratoria giudiziaria del tempo, tra 'brevitas' ed 'amplitudo'
58
3. L’
‘oratio’ come ¢rcštupon dell’
‘actio’
65
4. La
tecnica di elaborazione usata da Plinio per passare dalle 'actiones' alla
redazione delle 'orationes' nella loro veste definitiva: l'inserimento di
elementi epidittici nella retorica giudiziaria
68
5. Il
processo di Giulio Basso in una nuova prospettiva d'indagine) 'tra norma e
persuasione'
69
III. LA
DIFESA IN GIUDIZIO DI C. IUNIUS BASSUS IMPUTATO DI REPETUNDAE INNANZI
AL SENATO TRA NORMA E PERSUASIONE
73
1.
Premessa
73
2. L'introduzione
della causa in forma di 'exordium'
75
3. Plinio
e gli altri avvocati del collegio difensivo: Lucceio Albinio, Cazio Frontone e
Giunio Omullo
82
4. L’impostazione
generale della strategia difensiva
86
5. L'imputazione
più pesante: le 'repetundae’
94
6. La
problematica scelta delle argomentazioni difensive
102
7. In
particolare: l'identificazione della strategia difensiva del 'medium quiddam
tenere'
108
8. L'interruzione
notturna e la ripresa dell'arringa il giorno successivo
111
9. La
prosecuzione del secondo giorno di dibattimento
114
10. Le
attività processuali della terza udienza
116
11. Il
quarto giorno di udienza: l'attività istruttoria, la 'rogatio sententiarum'
e la votazjone mediante 'discessio'
117
12. La
conclusione del processo
123
CONSIDERAZIONI
CONCLUSIVE
125
Indice degli Autori
129
Indice
delle Fonti
135
Quarta di copertina
Il volume ripercorre le complesse vicende processuali di C. Giulio Basso, proconsole della provincia di Bithynia processato per repetundae innanzi al senato romano nell'anno 103 d.C., così come tratteggiate da Plinio il Giovane, che ebbe un ruolo chiave nel collegio difensivo, in Epist. IV.9.
Nei primi due capitoli, di carattere introduttivo e
preparatorio, vengono messe in luce svariate questioni, tra cui la formazione
oratoria di Plinio sulla base, in particolare, dell'insegnamento di
Quintiliano, il suo tirocinio e la sua giovanile attività difensiva davanti
al tribunale dei centumviri, prima di passare a patrocinare in senato i
processi per repetundae, taluni
tratti della sua 'deontologia' professionale, nonché le
peculiarità stilistiche dell’arringa dibattimentale (actio) ed il loro
rapporto con l'opera di retractatio in vista della pubblicazione del
testo definitivo dell’oratio.
Muovendo da questi presupposti, l'a. sviluppa, alla
luce della dottrina retorica degli status causae, il proprio originale
punto di vista nella ricostruzione della strategia difensiva concretamente
adoperata da Plinio, che valse a conservare all'imputato la propria dignitas
senatoriale.
Federico
Procchi,
laureato in giurisprudenza nell’Università di Pisa, ha conseguito
il titolo di Dottore di Ricerca in ‘Diritto romano delle
obbligazioni’ presso l’Università Magna Grecia di Catanzaro
ed è ricercatore nell’Ateneo pisano, dove insegna Diritto romano
in qualità di professore aggregato. È autore di numerosi
contributi dedicati allo studio degli ordinamenti antichi e
dell’esperienza giuridica moderna.