Testatina-Notizie2013

 

 

Pietrini-2012-1Stefania Pietrini

 

 

L’Insegnamento del diritto penale

nei libri institutionum

 

 

 

 

 

 

Edizioni Scientifiche Italiane

Napoli  2012 – 172 pp. 

ISBN  978-88-495-2372-0

 

 

 

 

 

Indice

 

Ringraziamenti

9

Osservazioni introduttive

11

 

CAPITOLO PRIMO

 

INDIZI SULL’ESISTENZA DI UNA ‘PARTE GENERALE’ DE PUBLICIS IUDICIIS NEI MANUALI ELEMENTARI DI PAOLO E DI FIORENTINO

 

1.     Tracce di una illustrazione delle regole generali del processo penale nelle Istituzioni di Paolo

23

2.     Una sezione penalistica nelle Istituzioni di Fiorentino?

34

 

CAPITOLO SECONDO

 

IL DIRITTO PENALE NELLE ISTITUZIONI DI MARCIANO

 

1.     Le Institutiones marcianee: l’autore e la datazione. Natura e destinazione

47

2.     Le Istituzioni marcianee, un manuale elementare per la scuola

60

3.     Il ruolo dei rescritti imperiali e le leges iudiciorum publicorum nelle Institutiones di Marciano

80

4.     Gli studenti di Marciano

89

5.     Echi di temi ricorrenti della declamazione latina nella sezione penalistica del manuale di Marciano

103

 

CAPITOLO TERZO

 

IL TITOLO 18 DEL QUARTO LIBRO DELLE ISTITUZIONI DI GIUSTINIANO

 

1.     Le fonti di Iustiniani lnstitutiones 4.18pr.-2

129

2.     Tracce marcianee nella sintesi di I. 4.18.3-10

134

3.     Il libro 14° delle Istituzioni marcianee, modello di riferimento per il redattore di I. 4.18

158

 

Indice degli Autori

163

Indice delle Fonti

167

 

 

Quarta di copertina

 

L'indagine, concernente l'interessante vicenda dell'insegnamento del diritto penale nel mondo romano, ha preso il via da una banale constatazione: mentre il manuale istituzionale di Gaio, della metà del n secolo d.C., non sembra prestare alcuna attenzione alle diverse questioni legate al diritto e al processo criminale, quello di Giustiniano si chiude con un titolo dedicato ex professo a tali argomenti. In effetti, già in età severiana l'illustrazione delle varie leges publicae, che nell'ultimo secolo della repubblica e nei primissimi tempi del principato avevano statuito sui diversi crìmina, contestualmente disciplinandone la repressione, era stata fatta oggetto di trattazione almeno nelle lnstitutiones di Marciano. Sembrerebbe possibile che la lenta e progressiva acquisizione da parte di alcuni giuristi, prima, dei loro allievi e degli altri destinatari delle loro opere, poi, della piena consapevolezza della rilevanza (nell'ambito degli studi giuridici di base) della conoscenza dei crimini e delle regole processuali volte alla loro sanzione possa aver indirizzato già agli inizi del In secolo anche gli scrittori di opere didattiche elementari (o alméno alcuni di loro) a riservare una parte della loro esposizione alle tradizionali figure dei vari iudicia publica.

 

 

Stefania Pietrini è Professore associato di Diritto romano dal 1 gennaio 2005. Oltre ad avere tenuto per molti anni il corso di Diritto privato romano nella sede di Grosseto, insegna da circa un decennio Diritto penale romano presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Siena. L'idea di questo volume nasce anche dalla sua lunga esperienza didattica.