Anna
Maria Giomaro
Sulla presenza delle scuole di diritto
e la formazione giuridica nel tardoantico
Collana del Dipartimento di scienze Giuridiche “Collegio dei Dottori
1506”
Università di Urbino
3
Soveria Mannelli, Rubbettino, 2011
214 pp. 214. ISBN 978-88-498-3097-2
INDICE
Prefazione
IX
I. UNA PAGINA DRAMMATICA RIFERITA ALL'ETA DI
VALENTINIANO, VALENTE E GRAZIANO
5
II. SULLA PRESENZA DI SCUOLE DI DIRITTO NEL IV E V
SECOLO D.C.
13
III. LE SCUOLE E
LA TENSIONE CODIFICATORIA DEL IV E V SECOLO D.C.
35
IV. LA RIFORMA DEGLI STUDI DI DIRITTO AL TEMPO DI
GIUSTINIANO: LE ISTITUZIONI GIUSTINIANEE E IL DIGESTO COME OPERE A FUNZIONE
DIDATTICA
49
V. TRA IL VECCHIO E IL NUOVO: I PROGRAMMI DI
INSEGNAMENTO DEL "BIENNIO"
65
Appendice al capitolo V
105
VI. TRA IL VECCHIO E IL NUOVO: I PROGRAMMI DI
INSEGNAMENTO DEL terzo e del quarto anno
109
VII. LIBRI, VOLUMINA, COMPOSITIO, ORDO (O ORDINATIO), ECC.: DALLA COST. HAEC QUAE NECESSARIO ALLA CORDI
121
Appendice al capitolo VII
130
VIII. Il
quinto anno
145
IX. L’organizzazione
e il funzionamento delle scuole di diritto
157
X. La
formazione del giurista: lo studio di Papiniano
177
Appendice al capitolo X
188
XI. CONCLUSIONI (OVVERO: CHE COSA CI
SI POTEVA ASPETTARE DA QUESTA LETTURA, E CHE COSA – FORSE
– SE NE È TRATTO)
193
Indice delle fonti
201
Indice dei nomi
209
Quarta di copertina
Inserendosi nella linea di quell’esplosione
di tardoantico" (Giardina, 1999) che affascina la letteratura romanistica attuale, il presente studio trae spunto
dalla riforma degli studi giuridici operata da Giustiniano, e presente alla
storia attraverso la costituzione Omnem del 533, per approfondire i
caratteri dei percorsi formativi del tempo e la scansione logica e temporale degli studi dei giovani da avviare ad spem omnium tribunalium aut interdum ad
stipendia cognitionum sacrarum aut fortasse ad ipsa palatii magisteria (paneg.
5,5,4): ciò è occasione per
valutare in premessa la presenza delle scuole
giuridiche sia prima che dopo la riforma, la loro qualificazione e il
loro apporto, e, in definitiva, la consistenza della formazione giuridica, cui
dallo stesso Giustiniano viene indirizzata per gran parte la sua compilazione, non soltanto relativamente alle Institutiones, dichiaratamente
programmate per la cupida legum iuventus, ma anche relativamente al Digesto, nelle sue sette parti, e alla conoscenza
della nuova legislazione rappresentata dal Codice.
Anna Maria Giomaro è professore straordinario per il
Diritto romano a Urbino. Il complesso della sua produzione scientifica dimostra
una vastità di interessi capace di affrontare tematiche complesse a cavallo
tra storia, filosofia e diritto, che tendenzialmente ruotano attorno al
processo romano: per una traccia di questo filo conduttore si ricordano Cautiones
iudiciales e officium iudicis (1982),
La tipicità delle legis actiones e
la nominatio causae (1988),
fino a Per lo studio della
calumnia: Aspetti di deontologia processuale in Roma antica (2003). La sua attenzione è altresì rivolta verso le indagini sistematiche di ampio respiro,
com'è Il codex repetitae
praelectionis. Contributi allo studio dello schema delle opere normative da Teodosio a Giustiniano del 2003. È
fra i redattori della rivista giuridica «Studi Urbinati».