Gian Paolo Caselli
Gian Paolo Caselli, nato nel 1945, è Professore associato di Politica Economica. Dopo la laurea in Giurisprudenza a Modena e una borsa di studio Cospos presso l'Istituto Superiore di Sociologia dell’Università Statale di Milano, ha trascorso due anni di perfezionamento presso la Faculty of Economics and Politics di Cambridge, Inghilterra.
Il campo di ricerca ha riguardato lo studio dell’interdipendenza fra sistemi economici, la terziarizzazione dell’economia e, a partire dalla fine degli anni ’80, lo studio delle economie dei paesi dell’est Europa.
Il legame tra politiche di trasformazione e crescita economica negli ex paesi socialisti costituisce uno dei problemi economici più rilevanti dal punto di vista teorico perché permette di esaminare la validità delle teorie neoclassiche di trasformazione e crescita alla luce di un esperimento storico di portata epocale. L’interesse si è concentrato dapprima sui problemi di stabilizzazione macroeconomica delle economie pianificate, con particolare attenzione all’analisi delle conseguenze delle politiche deflazionistiche attuate in Polonia negli anni 90. Il tema della transizione da piano a mercato è stato poi affrontato con metodi diversi, che vanno dall’applicazione di tecniche simulative, all’uso di modelli classici d’impronta fisiocratica, all’analisi di casi specifici quali l’Albania e la nascita della sua economia pianificata, la difficile riforma del settore bancario russo, i rapporti economici e politici fra Europa e Russia.
Su questi temi presentato relazioni a conferenze e seminari ad invito:
1994 Is a mass consumer society possible in Eastern European countries? Workshop on Historical Perspectives on Euro-American Consumer Cultures, Columbia University, New York
1997 Problems of economic macro stabilization in Poland Workshop on transition economies Martin Luther Universitaet, Halle, Germania
1998 Dentro la globalizzazione: quale Russia nel nostro futuro, Conferenza della scuola di formazione Telecom Italia, Roma
2002 Lo sviluppo economico Albanese 1912-1950, Università di Tirana
2007 Effects of globalization on eastern european countries, Università USPI, San Paolo, Brasile
2007 Structural aspects of russian economic growth, World Public Forum - Dialogue of Civilization, Rodi, Grecia
2008 The crisis of US financial system and the new role of China, World Public Forum - Dialogue of Civilization, Rodi, Grecia
2010 Lo Sviluppo dell’economia russa da Garbachev a Putin, Relazione presso l’Accademia Russa delle Scienze di Mosca
e partecipato all’organizzazione di conferenze:
1992 Workshop on stabilization and privatization in the former centrally planned economies, Modena
2008 Forum East-West. Integration and Development, Modena
E’ autore di più di 60 pubblicazioni di cui diverse decine dedicate all’economia dei paesi est-europei. E’ autore del libro “Economia pot-sovietica da Gorbachev a Putin”, in corso di stampa presso “Limina Edizioni”.
Pubblicazioni
1. G.P. CASELLI “La Russia Nuova –economia e storia da Gorbacev a Putin”. Pag. 156. Mimesis edizioni, Milano (2013)
2. G.P. CASELLI e GABRIELE PASTRELLO “Come uscire dalla trappola della flessibilità”, Limes n. 4 (2013)
3. G.P. CASELLI e GABRIELE PASTRELLO “Welfare addio”, Limes n. 2 (2012)
4. G.P. CASELLI “La Spagna non è l’Uganda”, Limes 4 (2012)
5. G.P. CASELLI e GABRIELE PASTRELLO “La Germania non è capace di guidare l’Europa?”, Limes n. 6 (2011)
6. G.P. CASELLI “Quale futuro per l’economia russa”, East (2010)
7. G.P. CASELLI “What lies ahead for the russian economy?” Atti del convegno The European Union and Russia in the post-soviet area: share neighbourhood or battlefiled of influence October 22-23 (2010)
8. G.P. CASELLI “E’ possibile la costruzione di un’Europa più grande?”, Limes, ottobre (2010)
9. G.P. CASELLI “Gli Est nella crisi si riscoprono dipendenti dall’Ovest”, Limes n. 5 (2009)
10. G.P. CASELLI “Alcuni miti da sfatare tra UE e Russia in vista di una cooperazione strategica”, Atti del Convegno “Forum west-east integration and development, Modena 9-10 Luglio (2008)
11. G.P. CASELLI “L’economia russa in simbiosi con il vecchio continente”, Limes n. 3 (2009)
12. G.P. CASELLI “Non sarà Keynes a salvare l’America”, Limes n. 6 novembre (2008)
13. G.P. CASELLI “La crisi finanziaria americana: Wall Street e la China”, Limes, settembre (2008)
14. G.P. CASELLI, “Rapporti internazionali fra Stati Uniti e Russia: è nuova guerra fredda?”, Giano (2008)
15. G.P. CASELLI “E’ l’economia, stupido. Perché l’America non può farsi impero”, Limes vol. 1 (2007)
16. G.P. CASELLI e DMITRY KOUTZNETZOV “La riforma del sistema bancario russo dal piano al mercato: un cammino lungo venti anni”, Bancaria n. 10 (2005) pag. 112
17. G.P. CASELLI e G. THOMA “The albanian economy during world war II and the first attempt at planning”, Review of European Economic History vol. 34 n.1 93 (2005)
18. G.P. CASELLI “L’economia dello sport”, Enciclopedia dello Sport Treccani (2004)
19. G.P. CASELLI “Quel che resta del dollaro”, Limes vol. 2 (2003)
20. G.P. CASELLI e G. THOMA “Storia economica albanese e lo stabilirsi dell’egemonia italiana 1912-39”, Rivista di storia economica (2003)
21. G.P. CASELLI e DAVID LANE “Economia delle reti, teoria della complessità e cambiamenti nella formazione economica” Rapporto Fondazion eDel Monte (2002) pag. 255
22. G.P. CASELLI e D. FORNASIERO “Le nuove tecnologie dell’informazione e il settore ceramico” Rapporto Fondazione Del Monte (2001) pag. 65
23. G.P. CASELLI e T. MINERVA “The transition process in Russia and Cina and the Ising model. A Monte Carlo simulation”, Econophysics (2000)
24. G.P. CASELLI e G. PASTRELLO “La Russia da Eltsin a Putin: continuità o svolta”, La Rivista del Manifesto n. 4 (2000) pag. 43
25. G.P.CASELLI “L’economia russa ereditata da Putin”, Il Mulino n. 390, (2000) pag. 743
26. G.P. CASELLI e G. BRUNI “Il settore petrolifero russo nel gioco geopolitico nel Caspio”, Europe-Europa (2000)
27. G.P.CASELLI e M. BATTINI “The changing distribution of earnings in Poland from 1989 to 1996”, Applied Economic Letters (2000)
28. G.P. CASELLI, G. BRUNI E F. PATTARIN “Gaddy and Ickes model of russian barter economy. Some criticism and considerations”, Working Paper N. 281 Facoltà di Economia di Modena e Reggio Emilia (1999)
29. G.P.CASELLI e F. MANGHI “La transizione da piano a mercato e il modello di Ising”, Rivista di politica economica (1999)
30. G.P.CASELLI E M. BATTINI “Following the tracks of Atkinsons e Mickelwirght: the distribution of income and earnings in Poland 1988-95”, Moct-Most (1998)
31. G.P.CASELLI “The future of mass consumption society in the former planned economies; a macro-approach.” Working paper N. 243 Dipartimento di Economia Politica (1998)
32. G.P. CASELLI e S. CURATOLO “A note about the relationships among transaction costs, institutions and productivity growth”, The Service Industry Journal (1998)
33. G.P. CASELLI e S. CURATOLO “Produttività, settore terziario e crescita: il ruolo delle istituzioni”, L‘Industria n. 3 (1996)
34. G.P. CASELLI e S. CURATOLO “Do estimable relations exist between size and efficiency of institutions and growth of productivity? An exercise in the spirit of D. C. North”, Applied Economic Letters (1995)
35. G.P. CASELLI “La caduta dell’impero del male: un paradosso apparente”, Europa-Europe (1996)
36. G.P. CASELLI “L'Italia sui mercati dell'Europa centro orientale: esportazioni e investimenti diretti”, Europa-Europe, n. 1 (1996) pag. 103-120
37. G.P. CASELLI e G. PASTRELLO “Polish recovery: from the slump to an old dilemma”, Working paper n. 31 Dipartimento di Economia Politica, Università di Modena (1994)
38. G.P. CASELLI e G. PASTRELLO “The transition from hell to bliss: a model”, Moct-Most n. 3 (1992) pag. 43-53
39. G.P. CASELLI e L. MARINELLI “Italian GNP growth 1890-1992: a unit root or a segmented trend rapresentation?”, Economic Notes, vol. 23 n. 1 (1994) pag. 53-73
40. G.P. CASELLI e G. PASTRELLO “Le services en Italie, une role schumpeterien?”, Le Comunicateur, (1992) pag. 103-120
41. G.P. CASELLI e G. PASTRELLO “Zasadzki Na Historycznym Wirazu”, Zicjie Gospodarcije n. 24, Varsavia (1991)
42. G.P. CASELLI e G. PASTRELLO “Polish state enterprizes: Private vices and public virtues”, Working paper n. 83 Dipartimento di Economia Politica (1991)
43. G.P. CASELLI e G. PASTRELLO “Poland: a case of truncated multiplier process”, Moct-Most n. 3, settembre 1991
44. G.P. CASELLI e G. PASTRELLO “Poland from plan to market trough crash?”, Dismantling the command economy in eastern Europe, P. Havelik editor, Year Book III, The Vienna Institute for comparative economic studies. Westview Press (1991).
45. G.P. CASELLI e G. PASTRELLO “Service sector growth in CPE's: An unsolved dilemma”, Economic Notes vol. 20 n. 3 (1991) pag. 525-544
46. G.P. CASELLI e G. PASTRELLO “The service sector in planned economies. Past experiences and future perspectives”, The Service Industry Journal, vol. 12 n. 2 (1992) pag. 220-237
47. G.P. CASELLI e G. PASTRELLO “Il piano-mercato, paradosso polacco”, Politica ed Economia n. 5 (1990)
48. G.P. CASELLI e G. PASTRELLO “Poland 1990: from plan to market through crash?”, Forschungberichte n. 166, Wiener Institut fuer Internationale Wirtschaftvergleiche (1990)
49. G.P. CASELLI “Which way for the italian football industry?”, Colloquium paper 122/90, European University Institute, Florence (1990)
50. G.P. CASELLI e G. PASTRELLO “The linkage between tertiary and industrial sector in the italian economy: 1951-1988”, The Service Industries Journal vol. 11 n. 2 (1991) pag. 233-251
51. G.P. CASELLI e A. ROVERSI “Il calcio e la sua crisi”, Il Mulino n. 1 (1988)
52. G.P. CASELLI “Alcune considerazioni su terziario implicito, spesa militare e investimenti in entrata negli USA”, Economia e Politica Industriale n. 57 (1988)
53. G.P. CASELLI “Economia USA: perdita di competitività strutturale o politica economica errata?”, Politica ed Economia Industriale n. 53 (1987)
54. G.P. CASELLI “La trattativa GA”T sulla liberalizzazione del commercio internazionale di servizi e la bilancia dei pagamenti americana”, Politica ed Economia Industriale n. 52 (1987)
55 G.P. CASELLI e G. PASTRELLO "Un suggerimento Hobsoniano su terziario e occupazione: USA 1960-1983. La specificità americana e la debolezza europea”, Politica Economica n. 1 (1987)
56. G.P. CASELLI “USA: ma è vera deregulation?”, Politica ed Economia n. 2 (1986)
57. G.P. CASELLI “Servizi e industria nei paesi sviluppati”, Bollettino informativo Techint n. 239 (1985)
58. G.P. CASELLI e G. PASTRELLO “Crescita dei servizi e crescita dei servizi alla produzione. Problemi generali e analisi comparata regionale e provinciale”, Problemi dello sviluppo industriale e della occupazione a Bologna, Franco Angeli editore, Milano (1985)
59. G.P. CASELLI e M. RAVERA “Esportazione di vini da tavola in USA: un caso di penetrazione vincente di un prodotto e la relazione protezionistica dei produttori statunitensi”, La questione agraria n. 17 (1985)
60. G.P. CASELLI “Il dibattito USA sulla deindustrializzazione”, Politica ed Economia n. 12 (1984)
61. G.P. CASELLI e G. PASTRELLO “L'integrazione industria-terziario in Italia tra il 65 e il 75. Un'analisi input-output mediante scomposizione dei coefficienti di attivazione”, L'industria n. 3 (1984)
62. G.P. CASELLI e G. PASTRELLO “L'approccio strutturale, teoria dei grafi, analisi input-output. Un'applicazione a tre economie europee: Italia Francia e Germania”, Statistica n. 3 (1984)
63. G.P. CASELLI “A case of interdependence: Italy, France and Germany 1970-1975”, Studi e Ricerche dell'Istituto Economico, Facoltà di Economia e Commercio di Modena n. 12 (1983)
64. G.P. CASELLI “Interdipendenza economica tra due paesi vista attraverso un'analisi input-output. Il caso Italia-Germania”, Note Economiche n. 2 (1984)
65. G.P. CASELLI “Sul concetto di interdipendenza economica”, Rivista Internazionale di Scienze Economiche e Commerciali, n. 5 (1982)
66. G.P. CASELLI “Interdipendenza tra economie e crescita dell'intervento statale”, Politica ed Economia n. 5 (1981)
67. P. BOSI e G.P. CASELLI “Settori di mercato, settori non di mercato e crisi della economia keynesiana; considerazioni a proposito di un recente contributo inglese”, Rivista Internazionale di Scienze Sociali, n. 5-6 (1977)
Attività Scientifica
Gli interessi scientifici riguardano lo studio dei cambiamenti strutturali dei sistemi economici e si sono sviluppati secondo le seguenti linee di ricerca:
- terziarizzazione nelle economie occidentali ed economia dei servizi,
- studio della interdipendenza economica,
- stabilizzazione e terziarizzazione delle economie pianificate
- problemi di transizione delle economie socialiste.
Terziarizzazione delle economie ed economia dei servizi
L'interesse per il fenomeno della terziarizzazione e deindustrializzazione delle economie occidentali è presente nel lavoro svolto in collaborazione con P. Bosi in cui viene analizzata la validità delle categorie analitiche neo-smithiane settori di mercato- settori non di mercato utilizzate da W. Eltis e R. Bacon nel loro libro sulla deindustrializzazione della Gran Bretagna.
Il fenomeno della terziarizzazione dell’economia italiana viene successivamente studiato in modo quantitativo utilizzando l'approccio input-output. Quest’analisi è stata stimolata dal lavoro di F. Momigliano e D. Siniscalco che per primi hanno adottato tale metodologia per studiare questo processo, dimostrando come il terziario entri nella produzione. Si è posto in evidenza come questa ultima tesi, pur corretta, abbia bisogno di una misura più fine, che tenga conto del fatto che nella determinazione dei coefficienti di attivazione entrano influenze molteplici. Per mettere in evidenza tali influenze si è rivelato necessario adottare una tecnica di partizionamento della matrice intersettoriale che ha permesso di stabilire quanto della variazione dei coefficienti di attivazione dell'industria sui servizi sia attribuibile ad un processo di integrazione tra i due settori e quanto ad un processo di autoattivazione. Questo lavoro è stato discusso alla conferenza della Società Italiana degli Economisti del 1985 e citato su riviste internazionali quali "Revue Economique 1990", “Papeles de economia española 1990” e in contributi contenuti nei volumi “30 annes après Sraffa" e "Manuel de Economie Industrielle".
Il processo di terziarizzazione dell’economia italiana è stato ulteriormente analizzato da un lato con lo studio di una economia regionale, quella emiliana, e dall'altro con lo studio dell'andamento ciclico dei legami fra settore terziario e settore industriale dell'economia Italiana nel periodo 1951-1988. I risultati di tale ricerca sono stati presentati al 5th e 6th World Forum on Service Economies tenutisi a Ginevra nel maggio 1989 e maggio 1990
L'interesse per i problemi posti dal processo di terziarizzazione delle economie occidentali ha portato, sulla spinta del dibattito svoltosi in Inghilterra e negli Stati Uniti all'inizio degli anni ottanta, a rivolgere l'attenzione all'economia statunitense. Traendo spunto dalla lettura di alcune opere di G.A. Hobson che all'inizio del ventesimo secolo fu il primo studioso del fenomeno della terziarizzazione delle economie inglese e nord americana, si è investigato l'andamento ciclico dell’occupazione industriale e terziaria negli Stati Uniti e in tre grandi economie europee, utilizzando le categorie Hobsoniane di "make" e "deal". La relazione tra scambio internazionale di servizi e deficit della bilancia dei pagamenti americana è analizzato in un lavoro del 1987 mostrando come la liberalizzazione dello scambio dei servizi in sede GATT possa solo marginalmente contribuire ad un alleggerimento del deficit commerciale statunitense. Ha preso parte al dibattito sulla perdita di competitività dell'economia americana svoltosi sulla rivista di Economia Politica e Industriale. Sempre con riferimento all’economia americana ed alla tematica delle barriere non tariffarie al commercio internazionale, ha studiato un caso di penetrazione vincente di un prodotto italiano sul mercato americano e la reazione protezionistica dei produttori locali.
L'attenzione per un particolare settore di servizi quale l'attività sportiva professionale, settore ampiamente studiato nei paesi anglosassoni e in Francia dove ha dato luogo ad una nuova disciplina, l'economia dello sport, è sfociato in tre pubblicazioni e nella partecipazione al convegno organizzato a Firenze nel maggio 1990 dall’Università Europea sul tema "Le football e l'Europe"
Interdipendenza economica
Dopo alcuni studi preliminari sul problema della definizione teorica del concetto di interdipendenza nel pensiero economico e sulla relazione tra apertura delle economie al mercato internazionale e crescita dell’intervento statale, lo studio dell'interdipendenza tra economie è stato affrontato con tecniche quantitative basate sull’analisi input output. L'analisi input-output consente di studiare i meccanismi di trasmissione di impulsi tra settori di una stessa economia e, se estesa al caso di più paesi, tra settori di economie diverse: costruendo un’unica matrice input-output per due o più paesi, l’interdipendenza economica tra i sistemi economici può essere definita considerando la quantità di output direttamente e indirettamente attivato dalla domanda di un paese sull'altro e viceversa. Questo approccio è stato applicato utilizzando i dati Eurostat 1970 al caso di Italia - Germania, Italia - Francia e Francia – Germania, mostrando che esiste una mutua dipendenza da domanda tra Italia e Francia e tra Germania e Francia mentre la relazione tra Italia e Germania è chiaramente sbilanciata in favore della Germania.
Le potenzialità dell'analisi input-output sono state sviluppate applicando la teoria dei grafi di influenza ad una analisi comparata di tre economie europee (Italia, Francia, Germania). La teoria dei grafi, sviluppata originariamente dalla scuola di Digione, consente di seguire i cammini attraverso i quali si trasmettono gli impulsi economici tra i diversi settori, mostrandone l'interdipendenza, la gerarchia e la circolarità.
Problemi di stabilizzazione e terziarizzazione delle economie pianificate
L'interesse si è poi focalizzato sui problemi di riforma dei paesi socialisti e più precisamente sull'analisi delle conseguenze delle politiche deflazionistiche attuate in Polonia negli anni 90. Si è mostrato che il passaggio da un’economia di “shortage” ad un’economia con elementi di mercato attraverso severe politiche deflazionistiche porta necessariamente l'economia a posizionarsi in uno stato di “gap” deflazionistico di stampo keynesiano. Lo studio del settore terziario nelle economie pianificate si è svolto con l'intento di verificare la tesi corrente secondo la quale l'iper sviluppo industriale di tali economie ha determinato il sottodimensionamento del settore terziario.
I risultati di questo studio sono stati presentati al 6th world Forum on Service Economies, Ginevra 1990 e alla 1st Conference of the European Association for Comparative Economic Studies (EACES), Verona 1990.
Il ruolo improprio di stabilizzatori automatici dell'occupazione svolto dalle imprese polacche durante l'attuazione del piano di riforma economica '90-'91 è stato analizzato in due pubblicazioni, mostrando come i comportamenti delle imprese abbiano ridotto l'impatto recessivo di tali misure, impedendo una crisi ancora più grave. Si è poi studiata l'importanza dei mercati dell'est europeo per l'industria italiana, in rapporto a quella tedesca e francese.
Il processo di stabilizzazione e privatizzazione nei paesi ex comunisti è stato oggetto del convegno Workshop on stabilization and privatization in the former centrally planned economies organizzato in collaborazione con G. Pastrello e svoltosi presso la Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Modena nel giugno 1992 e che ha visto la partecipazione di economisti italiani ed economisti provenienti da diversi paesi dell'est europeo.
Nel settembre 1993 ha partecipato su invito alla riunione della Società degli Economisti polacchi, presso l’Accademia delle Scienze di Varsavia. La possibilità di un passaggio delle economie precedentemente pianificate ad un’economia di consumi di massa è stato discusso in una relazione su invito al convegno Historical Perspectives on Euro-American Consumer Cultures - Columbia University, New York tenutosi nel maggio 1994.
Problemi di transizione delle economie socialiste.
La trasformazione da economie pianificate dal centro a economie di mercato nei paesi ex socialisti rappresenta un caso storico unico che permette agli economisti di studiare dal vivo come in un laboratorio alcune dinamiche fondamentali dei processi economici. Lo studio di questi fenomeni è stato oggetto dell’attività di ricerca più recente in cui il tema della transizione da piano a mercato è stato affrontato da un punto di vista teorico, storico e geoeconomico.
Aspetti specifici legati al problema generale dei paesi socialisti e della loro transizione hanno riguardato fra gli altri: gli effetti sulla distribuzione del reddito causati dalle politiche di trasformazione, il caso albanese e la nascita della sua economia pianificata, il carattere pacifico della transizione russa, la difficile riforma del settore bancario russo, l’importanza dei rapporti energetici fra Russia ed Unione Europea.
Sui temi della transizione delle economie socialiste ha partecipato al Workshop on transition economies tenutosi presso la Martin Luther Universitaet di Halle e alla conferenza della scuola di formazione Telecom Italia sul tema Dentro la globalizzazione: quale Russia nel nostro futuro, Roma 1998. Gli spetti più attuali dei rapporti economici fra Europa e Russia sono stati oggetto del convegno Forum East-West. Integration an Development svoltosi in collaborazione con la Fondazione “Gloria della Russia- Millenium Bank” a Modena nel luglio 2008 di cui G.P. Caselli è stato responsabile del comitato scientifico.