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Peppe-2016 - Copia

LEO PEPPE

 

Civis  Romana

Forme giuridiche e modelli sociali

dell’appartenenza e dell’identità femminile

in Roma antica

 

 

 

 

 

 

 

Collección Leda

8

 

Lecce, Edizioni Grifo, 2016

510 pp. ISBN  978 88 6994

 

 

 

 

INDICE

 

PREMESSA

Trent’anni dopo

9

 

Capitolo I

IL PUNTO DI PARTENZA

 

1.         La cittadinanza femminile oggi e ieri

27

2.         Alcuni punti fermi

57

2.1.      Roma: una società di diseguali

59

2.2.      Tempo e spazio

65

2.3.      Le voci delle donne

70

3.         Da Plauto all’impero cristiano

81

3.1.      Il tempo di Plauto: un tempo di passaggio

84

3.2.      Civis femina

94

 

Capitolo II

LE PAROLE DELL’IDENTITÀ. PAROLE A CONFRONTO

 

1.         L’identità femminile tra onomastica e terminologia

101

1.1.      Un’avvertenza necessaria

119

2.         Mulier/femina

121

2.1.      Feminae probrosae’

137

2.2.      ‘Carfania improbissima femina’

140

2.3.      Una conclusione

142

3.         Filia/liberi

145

4.         Soror/uxor

150

5.         ‘Cittadina’ in latino/’cittadina’ in greco

153

6.         Cic. rep. 1.43.67: Cicerone traduttore (infedele) di Platone

168

 

Capitolo III

TRA ‘NOTA AUCTORITAS’ E ‘DETERIOR CONDICIO’

 

1.         Tra due estremi, positivo e negativo

173

2.         La civis fa cives

176

2.1.      La civis madre

177

2.2.      La manumissione

190

3.         Accesso alle guarentigie repubblicane. Esclusione dalle azioni popolari, la pubblica accusa, i ruoli di iudices e delatores

194

3.1.      Provocatio e intercessio

195

3.2.      Le azioni popolari, la pubblica accusa, i ruoli di iudices e delatores

197

4.         ‘Deterior est condicio feminarum’

202

5.         L’ideologia della ‘infirmitas sexus’

209

6.         Tra normalità ed eccezioni

219

6.1.      Donne e religione

219

6.2.      Donne e spazi civici

227

6.3.      Delle donne della famiglia imperiale e delle clarissimae

238

 

Capitolo IV

AGli inizi del I sec. a.c.: le donne nelle ‘verrinae’ di cicerone

 

1.         Premessa

253

2.         Le Verrine di Cicerone

254

3.         Le donne nelle Verrine, Verre e le donne

258

4.         Il termine mulier nelle Verrine: una misura di confronto

266

5.         Verre il libidinoso: Divinatio ad actio prima

270

6.         Libertino, stupratore, corrotto: l’actio secunda. Entra in scena Chelidone

275

7.         In Sicilia: Terzia e le altre

283

8.         Conclusioni

288

8.1.      Verre e le donne: in realtà Cicerone attraverso Verre e le Verrine

289

8.2.      Chelidone, una sconosciuta

292

 

Capitolo V

LE ESCLUSIONI IN ULPIANO: D. 50.17.2 pr.-1

 

1.         D. 50.17.2 pr.-1: una sintesi (quasi) perfetta

301

2.1.      Le donne avvocato ovvero l’aneddoto di Carfania

306

2.2.      Il sc. Velle(i)ano

311

2.3.      Officia civilia e officia publica. D. 1.1.2

315

 

Capitolo VI

Le escusioni nel tardo antico. Ambrosiaster Q. 45.3

 

1.         Ambrosiaster Q. 45.3: altra sintesi in un testo polemico cristiano

323

1.1.      Dominium

327

1.2.      Auctoritas

328

1.3.      Docere

329

1.4.      Testis

333

1.5.      Imperare

341

2.         L’Ambrosiaster del Commento alle lettere di S. Paolo

343

3.2.      ‘Matristica’. Il Cristianesimo e le donne

345

 

Capitolo VII

‘No taxation without rapresentation’

 

1.         ‘No taxation without rapresentation’

353

2.         L’abrogazione della lex Oppia

356

3.         Ortensia

358

4.         Il Catasto di Orange

361

5.         Decio e la persecuzione del 250 d.C.

362

 

Capitolo VIII

La donna civis

 

1.         Le origini. Civis/Quiris

367

1.1.          La terza Catilinaria

378

1.2.      Virginia in LivioAuctoritas

381

1.3.      La donna di Arezzo

384

1.4.      Legio/populus

387

2.         L’ amicitia

390

 

CONSIDERAZIONI FINALI

399

 

APPENDICE

A proposito di Moschide e Iunia Rustica: alcune pagine dimenticate di Fabio Lanfranchi

413

Abbreviazioni

419

Bibliografia

421

Indice degli autori

483

Indice analitico

491

Indice dei nomi

495

Indice delle fonti

497

 

Quarta di copertina

 

Leo Peppe è stato professore associato di diritto romano presso l'Università di Pisa, ordinario nelle Università di Perugia e Roma Tre; ha insegnato anche presso la LUISS in Roma. Studioso di storia del diritto, non solo romano, con interessi in tutti i campi del diritto, è autore di volumi, saggi, articoli, tra i quali Studi sull'esecuzione personale 1. Debiti e debitori nei primi due secoli della Repubblica romana (1981), Posizione giuridica e ruolo sociale della donna romana in età repubblicana (1984), Note sull'editto di Cicerone in Cilicio (1991), Storie di parole, storie di istituti. Sul diritto matrimoniale romano arcaico (1997), Jedem das Seine, (uni)cuique suum, 'a ciascuno il suo' (2006), Fra corpo e patrimonio. Obligatus, addictus, ductus, persona in causa mancipi (2010), Uso e ri-uso del diritto romano (2012). Ha curato opere collettive (come Fides, fiducia, fidelitas. Studi di storia del diritto e di semantica storica, 2008).