Testatina-Notizie2013 

 

 

Pajno-2013-1SIMONE PAJNO

 

GIUDIZI MORALI E PLURALISMO

NELL’INTERPRETAZIONE COSTITUZIONALE

 

un percorso tra Hart e Dworkin

 

 

ANALISI E DIRITTO, 97

 

 

TORINO, GIAPPICHELLI EDITORE, 2013

X-246 pp. – ISBN/EAN 978-88-348-8926-8

 

 

 

Indice

 

 

I.

La practice theory of norms

 

1.               Premessa

9

2.         Essere obbligati e avere un obbligo

10

3.         Norme primarie e norme secondarie

12

4.         Come si arresta il regresso all’infinito?

15

5.         Il punto di vista interno

21

6.         Problemi. L’assillo semantico e il disaccordo

23

7.         Le virtù della practice theory of norms

27

8.         A proposito delle ragioni per l’azione

31

9.         Il diritto come pratica sociale. Rinvio

32

 

 

II.

Il punto di vista interno: variazioni sul tema

 

1.               L’aspetto interno delle norme in Herbert Hart e Neil MacCormick

37

2.               Gulliver e l’orologio

39

3.               L’osservatore e il partecipante

41

4.               Segue: sui limiti del paragonare i giochi e il diritto

42

5.               La accettazione delle norme come pratica (soprattutto) linguistica

44

6.               Una primordiale capacità degli individui?

47

7.               Nino e Dido: punto di vista interno e de-citazione

50

8.               La accettazione volizionale delle norme

53

9.               Sovrapposizioni

55

10.       Chi è caratterizzato dall’internal point of view?

57

11.       MacCormick è veramente hartiano?

59

 

 

III.

La neutralità della struttura hartiana: virtù e limiti

 

0.         Premessa

63

Sezione prima: In difesa della neutralità

65

1.         L’equipollenza delle ragioni. Perché Hart viene criticato dagli hartiani

65

2.         La rilettura convenzionalista di Herbert Hart: una premessa

69

3.         Segue: Gerald J. Postema

70

4.         Segue: Chaim Gans

72

5.         Segue: Jules L. Coleman

73

6.         Equipollenza delle ragioni e convenzioni costitutive

75

7.         Alcune critiche, alcune precisazioni e un rinvio

77

8.         Alcune considerazioni interlocutorie

84

9.         Equipollenza delle ragioni e argomento della giustezza

84

10. Perché è sbagliato l’argomento della giustezza

86

Sezione seconda: Tipi di doveri e sistemi di norme

89

1.         Premessa

89

2.         Autonomia del diritto e principio di reciprocità

89

3.         Un tentativo di delimitare i confini tra ragionamento giuridico e ragionamento pratico generale

92

4.         Fatti istituzionali, circolarità e pratica sociale

99

Sezione terza: Norma di riconoscimento, pratica sociale e interpretazione giuridica

103

1.         Pratiche sociali

103

2.         Confessioni religiose

107

3.         La norma di riconoscimento come pratica sociale

110

4.         La nozione di “esperienza giuridica” nel pensiero di Riccardo Orestano

112

5.         Alcune prime ricadute sul problema dell’interpretazione giuridica

117

6.         Le ragioni per praticare la regola di riconoscimento

120

7.         Le ragioni per obbedire al diritto e l’interpretazione giuridica

124

8.         Ancora a proposito delleSCA. Un esempio

127

 

 

IV.

Scrittura e disaccordo

 

1.         Il problema della scrittura e il problema del disaccordo

135

2.         La costituzione è la norma di riconoscimento?

137

3.         La costituzione come norma sociale. Alcuni problemi

140

4.         Segue: costituzione originaria e revisioni della costituzione

145

5.         Accordi e disaccordi

149

6.         Quanto disaccordo? La libertà personale è un fuzzy set

152

 

 

V.

L’interpretazione protestante negli ordinamenti pluralisti

 

l.          Premessa

157

2.         Una rilettura di alcune teorie dworkinane sull’interpretazione. Alcune considerazioni preliminari

158

3.         Law as interpretation: una introduzione

162

4.         L’atteggiamento interpretativo al quadrato: Law as integrity

165

5.         Risposta giusta, oggettività e verità

170

6.         Law as interpretation e punto di vista interno

177

7.         Justice Siegfried in azione

178

8.         A proposito di pluralismo e interpretazione costituzionale

180

9.         Segue: traendo spunto dall’esperienza italiana

181

10.       Segue: alcune conclusioni

187

11.       La Moral Reading of the Constitution ed i suoi limiti

191

 

 

VI.

Sulla distinzione tra interpretazione costituzionale e interpretazione giuridica

 

1.         Premessa

197

2.         Traendo spunto da Hart e Ross

199

3.         Norme subcostituzionali e pratiche sociali

201

4.         Alcune considerazioni sui giudizi morali nella “comune” interpretazione giuridica

202

5.         Politicità dell’interpretazione costituzionale?

205

6.         La diffusione del giudizio di costituzionalità

208

 

 

Bibliografia

215

 

 

Quarta di copertina

 

Gli ordinamenti giuridici contemporanei sono caratterizzati da un alto grado di pluralismo e un forte dissenso su parecchie questioni di enorme importanza per la convivenza collettiva. Non è raro il rilievo secondo il quale tali questioni sono risolte dai Tribunali costituzionali mediante l’utilizzazione, nei frangenti decisivi delle loro argomentazioni, di elementi valutativi a carattere morale. Nel libro si affrontano alcuni tra i problemi teorici sottesi a questi temi, prendendo le mosse dalla teoria della norma di riconoscimento elaborata da Herbert Hart, per giungere infine ad alcune conclusioni concernenti l’interpretazione costituzionale vicine alla riflessione di Ronald Dworkin.

La saldatura tra i contributi dei due maestri, pur notoriamente distanti tra loro, è realizzata utilizzando la teoria del diritto come pratica sociale, e ciò anche nella convinzione che essa rappresenti la strada migliore per spiegare, al tempo stesso, la normatività della costituzione e il peso che i giudizi morali hanno nella soluzione dei casi di diritto costituzionale, nonché il ruolo che, in questo contesto, assume l’ineliminabile pluralismo che caratterizza gli ordinamenti costituzionali di oggi.

 

SIMONE PAJNO insegna Diritto costituzionale presso l’Università di Sassari, ed è stato assistente di studio alla Corte costituzionale nel triennio 2002-2005. Tra i suoi scritti: Considerazioni su principio democratico e principio di legalità, in Diritto pubblico (2005); Art. 74, in R. Bifulco, A. Celotto, M. Olivetti (a cura di), Commentario alla Costituzione, vol. 11 (Milano, 2006); La sostituzione tra gli enti territoriali nel sistema costituzionale italiano (Palermo, 2007); La revisione degli Statuti speciali nel sistema delle fonti, in Le Regioni (2007); Il Presidente della Repubblica come organo di garanzia: You’d Better Believe it!, in Diritto & Questioni pubbliche (2011); Laicità e libertà nelle aule scolastiche: del crocifisso e di altri simboli, in S. Pajno, P. Pinna (a cura di), Il crocifisso nelle aule scolastiche, la libertà religiosa e il principio di laicità (Napoli, 2012).