Testatina-internaseconda-pagnot

 

actio

A cura di

Luigi Garofalo

 

 

‘ACTIO IN REM’ E ACTIO IN PERSONAM’

IN RICORDO DI MARIO TALAMANCA

 

 

 

CEDAM, 2011

Tomo primo - Isbn 978-88-13-30818-6

Tomo secondo - Isbn 978-88-13-30819-3

 

 

 

 

L’ARTE DEL DIRITTO

Collana diretta da Luigi Garofalo

 

 

 

 

 

INDICE SOMMARIO

 

TOMO PRIMO

Presentazione

1

FRANCESCO MARIA SILLA

Sulla distinzione gaiana tra ‘actio in rem’ ed ‘actio in personam’

3

ELEONORA NICOSIA

 ‘Actioin rem’ e ‘actio in personam’ nella impostazione di Gaio

53

FILIPPO BRIGUGLIO

Gai 402 e la definizione di ‘actio in personam’ e ‘actio in rem’: Esame paleografico e nuova lettura del ‘folium’ 52r del ‘Codex’ XV (13) delle 'Institutiones' di Gaio

73

MARIA MICELI

 L’‘aktionenrechtliches Denken’ dei giuristi romani e le forme dell'appartenenza

97

CARLO PELLOSO

Il concetto di ’actio’ alla luce della struttura primitiva del vincolo obbligatorio

127

MICHELE A. FINO

'Recte agere potes’: Contributo allo studio e al recupero di una prospettiva dei giuristi romani in tema di processo

333

ANNALISA TRIGGIANO

‘Nascita’ dell’azione e problemi di tutela processuale: diritto romano e tradizione romanistica

389

NUNZIA DONADIO

‘Praeiudicia’ e ‘divisio actionum’

453

PAOLO FERRETTI

Azione atipica di accertamento negativo: l’actio negativa’ e la. regola ‘de suo iure agere oportet’

 523

GIULIETTA ROSSETTI

Azioni penali private e azioni reipersecutorie: fonti giurisprudenziali classiche e costruzioni teoriche moderne

573

SILVIA VIARO

Azioni penali munite di clausola arbitraria: una contraddizione in termini?

639

ROBERTO SCEVOLA

Accertamento sulla fondatezza degli interdetti: considerazioni a margine di Gai 4.161-170

657

ANTONIO SACCOCCIO

Il modello delle azioni popolari romane tra diritti diffusi e 'class actions'

713

MASSIMO MIGLIETTA

'Regis actiones’. Linee e prospettive per una indagine critica sui rapporti intercorrenti tra diritto (processuale) romano e sistema inglese dei 'writs'

779

NATALE RAMPAZZO

‘Plus petere’: problemi romanistici e proiezioni dogmatiche

801

LAURA D'AMATI

Sulla cooperazione dei convenuto nel processo formulare

851

BARBARA CORTESE

Tipizzazioni e presunzioni nella casistica della giurisprudenza romana

915

ANNAMARIA SALOMONE

Per una storia degli accordi in sede esecutiva

959

 

TOMO SECONDO

 

actioII0001

Presentazione

pag.  1

 

LORENZO GAGLIARDI

La tutela prevista dal diritto romano per i superficiari: dalle azioni 'in personam' alle azioni 'in rem'

3

ROSANNA ORTU

'Actio in rem' e 'actio in personam 'di matrice pretoria: il caso del pegno

 41

MASSIMILIANO VINCI

Un esempio di 'causa mixta' nelle azioni divisorie: prime riflessioni sulla costituzione di pegno/ipoteca su bene indiviso

77

LORENZO FRANCHINI

Osservazioni in merito alla recezione nel 'ius civile' dei 'iudicia bonae fidei'

113

BENEDETTA VERONESE

Buona fede e duplicità delle tutele processuali nei contratti di deposito e comodato

239

LORENA MANNA

Buona fede e doveri di protezione: tutele processuali

279

IOLE FARGNOLI

'Culpa in contrahendo' e azioni contrattuali

437

FEDERICO PROCCHI

Dall’‘id quod interest’ alla costruzione dello. cd. 'Differenzhypothese’ ad opera di Friedrich Mommsen

481

 

R!CCARDO FERCIA

IL contratto annullabile e la sua ‘ombra’: invalidità, processo e autonomia privata tra storia e sistema

551

 

PAOLA LAMBRINI

'Actio de dolo malo' e risarcimento per fatto illecito

585

 

TOMMASO DALLA MASSARA

Tra regole di validità e regole di correttezza: la sanzione processuale del dolo incidente

609

FRANCESCA PULITANÒ

La violenza nella contrattazione: tutela processuale e legittimazione passiva

665

MARGHERITA SCOGNAMIGLIO

'Stipulatio poenae’:· concorso di azioni e poteri del giudice

735

PAOLA ZILIOTTO

'Stipulatio poenae:· inadempimento del coerede e divisibilità della 'poena'

785

DANIIL TUZOV

La 'rescissio' della compravendita nel diritto romano tardo classico e postclassico

835

PIA STARACE

La tutela processuale del ‘communiter gerere’ tra discussioni antiche e interpretazioni moderne

893

ENRICO SCIANDRELLO

'Actio de aestimato' e tipicità dei mezzi processuali. Riflessioni su Ulp. 32 ‘ad ed.’ D. 19.3.1 pr.

959

 

 

 

È soprattutto grazie al diritto interno di matrice europea, ormai esteso a settori nevralgici del traffico negoziale, tra i quali - a tacere di molti altri - quello della vendita dei beni di consumo, che sta tornando d'attualità o almeno suona sempre meno remoto l’‘akrionenrechtliches Denken’ che fu proprio del mondo romano. Centrale, in quel diritto, tende infatti a essere l'approntamento di un adeguato apparato rimediate più che la strutturazione di variegate situazioni soggettive, che spetta poi all'interprete raccordare all'uno o all'altro dei mezzi processuali messi a disposizione dall'ordinamento al fine di'sottrarle al limbo delle vuote declamazioni, conformemente a un modello di schietta derivazione pandettistica fino a ieri univocamente praticato. Di qui, e all'interno di una scienza giuridica consapevole del mutamento d'impostazione e desiderosa di affrancarsi dall'ipoteca rigorosamente sostanzialistica che per lungo tempo ne ha condizionato pesantemente l'operare, il rifiorire dell'interesse per le articolazioni anche processuali delle nuove nude assicurate al singolo dalla legge. Interesse che, in seno alla cerchia dei giuristi dediti allo studio del diritto antico, ha ridestato l'attenzione per le dinamiche squisitamente processuali peculiari dell'esperienza romana. Come dimostra l'ampia silloge di scritti dedicati all’actio in rem e all’actio in personam che occupa i due tomi in cui si suddivide il volume ventesimo della Collana.

Destinata a onorare la memoria di Mario Talamanca, essa è peraltro nata anche per suo impulso. Convinto dell'opportunità di una pluralità di indagini corali sugli aspetti più significativi delle realtà processuali romane, aveva individuato con me - ed eravamo agli inizi del 2009  - il primo argomento da approfondire, appunto l’actio in rem e l’actio in personam, accettando di coordinare gli incontri seminariali in cui il gruppo di lavoro da noi prescelto avrebbe dovuto dar conto delle ricerche in corso. Ma ancor prima dell'appuntamento d'esordio a Bressanone, fissato per la fine dell'estate del 2009, egli ci ha lasciato. Incredulo e sbigottito all'apprendere della sua morte, mi sono più volte chiesto se non fosse meglio lasciar cadere l'iniziativa, che aveva perso il carismatico Maestro che ne era a capo. E ho in seguito optato per la prosecuzione del nostro impegno, pensando, in ciò confortato dall'opinione di tutti gli interessati, che a lui sarebbe piaciuto vederci immersi in accese discussioni intorno al tema che avevamo selezionato e intenti poi alla pubblicazione dei risultati conseguiti.

Pervenuti a questa, l'auspicio è che il progetto scientifico abbozzato da Mario Talamanca possa trovare ulteriore compimento. E che presto si traducano dunque in pagine edite le investigazioni, già avviate dai più degli autori dei contributi qui raccolti e da altri ancora e già oggetto di vivaci dibattiti consumati nel corso delle nostre consuete riunioni, in ordine alla figura del giudice privato nel processo civile romano e alla rilevanza nell’ambito dello stesso della res iudicata.

Luigi Garofolo